giovedì 30 aprile 2009

Il centro (della) destra con l’incubo di non farcela al primo turno - Feste e gazebo per la pasionaria - da il paese nuovo

Un pò gli... brucia! E daì! C’è affanno nel centro (della) destra, timori che via via minacciano di trasformarsi in paure, in incubi.

A lenire si ‘armano polemichette senza sostanza per di esorcizzare un sentimento di mancanza che, giorno dopo giorno, monta e pare pervadere i loro sconsolati animi: sembra facile rinunciare alla Senatrice.


Raffiche micidiali di parole! In verità balbetii! Più sussurri che grida per incisività e costrutto politico.

Ieri, tra le e.mail, spiccava quella tutta puntuta dell’onorevole Greco de “La Puglia prima di tutto” scandalizzato per la festa che i giovani dell’Adriana si sono organizzati per festeggiare l’Io Sud.

Traditrice del suo elettorato è Poli Bortone che sale sul palco con le travesta - tuonava su carta l’onorevole fittiano - circondata da corpi dipinti sulle note del “We are the champions” dell’immortale Freddie Mercury reincarnato nell’uguale Piero Venery. Che schifo! Vade retro, c’è Satana! sembra dire tra le righe il timorato Una festa che, in verità, di sudista non aveva niente! O forse il riferimento era alla tamurriata che i femminielli napoletani dedicano, il giorno della Candelora, per grazia ricevuta alla Madonna di Montevergine? Non sappiamo, chiederemo, anche se il riferimento ci sembra molto colto!

Ma una festa è una festa, non si può star lì a cavillare. L’appeal è tutto proteso verso il popolo delle disco, degli aperitivi e degli after hours. Un popolo numeroso e variegato, tendenzialmente già destro. Già acquisito dunque!

Ma in questi giorni d’inizio campagna Poli Bortone si prova nel largo del territorio, gira inattesa tra i gazebo e, a quanto pare, riscuote successi. Preoccupati!?

La riconoscono, le vanno incontro, la invitano. C’è affetto! Non è percepita (ed è il paradosso) come un politica ma come una che ha le ..., che è capace, che è concreta insomma.

E questa sua scommessa di autonomia gasa!

Purtroppo è costretta anche a perdite di tempo, che se non ci fossero gli sciocchi sarebbe molto meglio! Tipo quelli che a scoppio ritardato s’accorgono della non originalità della simbologia adottata da Io Sud. L’ hanno copiato, è un plagio del più noto “I love New York” (uno dei primi concept di marketing territoriale firmato nel 1978 da Milton Glaser).

Che scoperta! Arguti eh, i cecchini! Sparano a vuoto!

Mauro Marino
Si fanno i conti e non tornano! Il ‘danno’ chiama alla militanza, si rispolvera tutta la vèrve necessaria e, la prima linea, ‘alzo zero’, spara a tutta forza... comunicati stampa.

da www.corrieresalentino.it

da www.ilpaesenuovo.it

da www.lecceprima.it

Video da www.salentoweb.tv

da www.iltaccoditalia.info

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