Continuano i movimenti in vista delle composizione delle liste in vista delle prossime provinciali: il Movimento Repubblicani Europei annuncia il proprio sostegno a Loredana Capone con una propria lista e lancia una stoccata al centrodestra, attraverso la candidatura nel Collegio di Maglie-Cursi e Melpignano, Carlo Toma, uomo storico della destra, con alle spalle due mandati di consigliere comunale. “Ho deciso di dare tutto il mio sostegno a Loredana Capone Presidente – dichiara Toma - alla luce dell’enorme gravità dei fatti che hanno toccato il mio territorio negli ultimi tempi. Sul caso Copersalento tutto il centrodestra, a cominciare dall’attuale ministro Fitto e il sindaco Antonio, hanno delle grosse responsabilità. Ho sempre combattuto per il bene del mio territorio, e di fronte a fatti così rilevanti non potevo stare dalla parte di chi in tanti anni non ha fatto nulla per evitare che si arrivasse a una simile emergenza ambientale. Questo territorio non ha bisogno di fabbriche di veleni camuffate da termovalorizzatori. Questo territorio merita molto di più. Loredana Capone su questi temi ha un programma molto chiaro e per questo sarò lieto di essere dalla sua parte nella battaglia per un Salento sostenibile”.
Nei giorni scorsi, si è riunito anche l’esecutivo provinciale di Destra di Base, per sciogliere gli ultimi nodi relativi alla presentazione di una lista identitaria a sostegno del candidato presidente del Pdl alla provincia, Antonio Gabellone: sinora già 27 collegi su 36 sono già stati prenotati da altrettanti esponenti locali di Alleanza Nazionale (presidenti di circolo, consiglieri comunali, assessori e persino due vicesindaci), che hanno già dato la propria disponibilità a candidarsi in una lista di Ddb. Oltre a loro, anche alcuni esponenti provinciali di Casa Pound e del Movimento per l’Italia di Daniela Santanchè, sono già pronti a dare vita a quella che, come sottolineano da Ddb “sarebbe a tutt’oggi l’unica lista identitaria vera di Destra del Pdl”: “Infatti – specificano da Ddb - le altre liste di destra che sostengono Gabellone sono politicamente esterne al Pdl e non rappresentano quindi né i tesserati né gli elettori di Alleanza Nazionale. Nella riunione si è dunque deciso che sino a quando le nostre richieste di avere un riconoscimento ufficiale del ruolo politico che Ddb ha a livello provinciale nel Pdl, non saranno soddisfatte, non presenteremo nessuna lista identitaria di Ddb. Oltretutto, nel corso della riunione, ad un certo punto, c’è stata un’accesa discussione sulla ipotesi, alla fine bocciata in maggioranza (ma già riproposta per l’odg della prossima riunione già fissata per il 26 aprile p.v.), di presentarci con una lista non più appoggiando il Pdl ma a sostegno dell’on. Adriana Poli Bortone, rinviando ad un eventuale ballottaggio tra il Pdl e la Capone l’appoggio di Ddb al Pdl”.
Destra di Base, dunque, intende attendere al massimo sino a domenica l’arrivo di un segnale forte e chiaro da parte del ministro Raffaele Fitto e del Sottosegretario Alfredo Mantovano, in modo da potersi regolare in conseguenza al loro atteggiamento e a come si evolverà la situazione: “Una cosa è certa – spiegano dal direttivo -, mai e poi mai Ddb manderà allo sbaraglio elettorale nessuno dei suoi dirigenti senza la garanzia reale di una copertura politica che assicuri ad ogni singolo candidato di Ddb il giusto riconoscimento e la massima valorizzazione dell’impegno elettorale profuso sul proprio territorio per il Pdl”. Insomma, “niente ruolo… niente lista”.
C’è poi Carlo Gervasi, avvocato galatinese, che punta il dito contro “l’esodo incontrollato dei transfughi che dal Pd stanno passando nel PdL, con sfrontata disinvoltura come se la differenza fosse determinata solo da una elle”, sottolineando che “sarà pur entusiasmante prefigurarsi una facile vittoria, ma alla fine ci sarà spazio per tutti?”. Gervasi torna ancora sul caso An: “Indubbiamente – spiega - tra tanto sovraffollamento la strategia di annientamento di Alleanza Nazionale sarà più facile da attuare. Infatti, nessuno dei candidati ex An sarà eletto, poiché nei collegi dove nelle liste del PdL c’è candidato un ex di An, i forzisti fedeli a Fitto, non voteranno quel candidato, avendo ben più opzioni di scelta per votare i candidati concorrenti schierati fra le liste fiancheggiatrici, così come indicherà il loro leader. Per cui in quel collegio la grande forza elettorale del PdL verrà spalmata fra la lista del PdL e quelle fiancheggiatrici. Mentre nei collegi in cui il candidato del PdL sarà un ex di Forza Italia, gli elettori di An non avranno altra scelta di voto, non essendovi alcuna lista fiancheggiatrice di loro riferimento, per cui dovranno votare, turandosi il naso, solo quel candidato. L’effetto conclusivo sarà quello che i candidati ex An dovranno lottare non solo contro gli avversari politici, ma anche contro i candidati delle liste fiancheggiatrici, mentre quelli ex Fi avranno le facilitazioni previste per detta strategia dal leader Fitto”.
Gervasi che pronostica “una infuocata campagna elettorale” con “colpi bassi e scorrettezze”, capaci di attentare alla stabilità delle amministrazioni comunali (così nel caso di Lecce), chiede che si valutino “migliori strategie politiche, riguardanti la convivenza con i tanti transfughi della sinistra”, ossia “alla luce delle nuove adesioni”, se sia coerente “rivedere prima gli equilibri in provincia, in tutte quelle amministrazioni dove i nuovi transfughi del PdL sono al governo con la sinistra, e poi, se necessario, pensare ai rapporti con quegli alleati che tutto sommato non stanno creando problemi amministrativi, ma solo politici”.
Intanto, Loredana Capone, ha dato inizio alla propria campagna elettorale da Piazza Cappuccini a Tricase, nelle profondità del Capo del Salento; diversa scelta, per Antonio Gabellone, che ha scelto lo scenario del cinema “Moderno” di Maglie, per riunire i simpatizzanti del centrodestra. Adriana Poli Bortone, presidente di “Io Sud” e terza candidata alla presidenza di Palazzo dei Celestini, torna sull’argomento “coerenza”, con riferimento al Pdl: “Mentre a livello nazionale – dichiara - ne fanno un problema sul dover unire tutte le sensibilità politiche sotto una stessa sigla, in sede locale affermano che questa ricchezza di espressioni va valorizzata. Così, mentre a livello nazionale An e Forza Italia hanno deciso di mettere insieme tutti i cespugli e dare vita ad un partito unico che si chiama Popolo della Libertà, in sede locale il sindaco Perrone ha affermato che chi non è del Popolo della Libertà non può stare nell’amministrazione. Salvo poi a comporre un quadro per le amministrative della Provincia di Lecce (dove vantano di avere dieci liste) con i socialisti rappresentati da Cicchitto, che hanno fatto una loro lista e con l’Udeur che non fa parte del Pdl e che alla Regione Puglia sta con Vendola”.
La Poli attacca “La Puglia prima di tutto”, perchè non “è del Pdl”, ma “espressione diretta del ministro” e che, avendo il Pdl una lista, “si presuppone che in quella lista ci siano tutti quei partiti che sono confluiti nel Popolo della Libertà”.
“La Puglia prima di tutto – si chiede la Poli - che cosa è? E’ una cosa del ministro contro il Pdl? Ci vuole un poco di chiarezza su tutto questo. Non mi sembra che in questo ci sia un disegno politico o elementi di coerenza. Se l’ingovernabilità c’era a livello nazionale e quindi era necessario eliminare i 47 partiti che c’erano in Parlamento, per dare vita ad una forma di bipartitismo, rifiutato soltanto dall’Udc, come si può proporre una Provincia governabile se a tutte le liste che partecipano a questa fiera dell’amministrazione provinciale hanno garantito pari dignità, che significa che gli garantiscono l’assessorato? Come fanno a mettere insieme tutte queste anime? Il tema della governabilità non può essere risolto in un modo a livello nazionale e in un altro modo a livello locale. Con un’ulteriore forma di incoerenza di chi vuole procedere al rimpasto o all’azzeramento dicendo: <>. Mentre noi di Io Sud abbiamo dichiarato, e lo ribadiamo, che siamo fedeli al patto fatto con gli elettori e quindi pur non essendo del Pdl manteniamo quel patto”.
domenica 26 aprile 2009
da www.corrieresalentino.it
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Video da www.salentoweb.tv
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