mercoledì 13 maggio 2009

Maniglio: “La Puglia deve dire no al nucleare. Il Consiglio discuta e voti l'odg del PD per un no senza se e senza ma”


“La destra dà il via libera al nucleare in Parlamento e pretende di commissariare le Regioni, esautorandole di qualsiasi potere decisionale.
Siamo al tragicomico: qualche settimana fa si è votata, tra gli squilli di tromba, la legge sul federalismo; anni e anni di dibattito su come costruire un Paese federale spostando le sedi delle decisioni su ogni territorio ed oggi, alla prima occasione e su un tema così rilevante, si torna alla centralizzazione di stampo sovietico.

E’ bene subito mettere qualche punto fermo: il nucleare che serve è quello di quarta generazione, l’ultima parola sulle localizzazioni di impianti spetta alle Regioni, la Puglia è off limits per il nucleare. La destra, al contrario, ripropone un nucleare incurante dei problemi tutt’ora aperti ereditati dalla prima stagione nuclearista.
Quanti sanno che le scorie prodotte dalle centrali italiane non sono state ancora smaltite? E che da trent’anni si trovano in depositi ‘temporanei’ in attesa di individuare un sito?
Come si fa, pertanto, a riproporre oggi di tornare al nucleare di terza generazione che pone problemi immensi, sia per la sicurezza degli impianti, che per lo smaltimento delle scorie?
Il PD non ha un atteggiamento pregiudizialmente negativo, con Prodi abbiamo riammesso l’Italia nei centri di ricerca internazionale che stanno lavorando sul nucleare di quarta generazione. Sarebbe logico e lungimirante, se si dovesse fare l’opzione nucleare, guardare a quelle ricerche.
E comunque ciò non interessa la nostra regione. In Puglia abbiamo già dato. Lo vogliamo dire con nettezza, senza se e senza ma.
La nostra regione è tra le maggiori produttrici di energia ed esporta, a proposito di federalismo solidale, l’88% di quanto produce. Ma ciò non avviene a costo zero.
Per sostenere una rete energetica così potente i pugliesi pagano un prezzo altissimo in termini di danni alla salute delle persone e di degrado ambientale. E a nessuno è consentito chiedere ulteriori sacrifici alle nostre comunità. Ecco perché non c’è spazio per ipotizzare l’insediamento di una centrale nucleare o di un sito per le scorie.
E’ bene pertanto che il Consiglio regionale, responsabile di fronte ai pugliesi anche delle scelte energetiche, si esprima con chiarezza.
L’ordine del giorno del PD, presentato a settembre e ancora non discusso, corrisponde a questa esigenza. Per questo ho chiesto formalmente al presidente Pepe, in ossequio agli accordi definiti nella conferenza dei capigruppo di qualche mese fa, di porre l’ordine del giorno al primo punto del consiglio regionale del 19 maggio”

da www.corrieresalentino.it

da www.ilpaesenuovo.it

da www.lecceprima.it

Video da www.salentoweb.tv

da www.iltaccoditalia.info

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