“Pur di non ammettere le gravi responsabilità del presidente Vendola nell'emergenza rifiuti del Salento, Pellegrino si lancia in incredibili acrobazie. Sostiene che non è Vendola il responsabile, ma il commissario delegato dal Governo, quindi sempre Vendola ma quale "emanazione" di Berlusconi. Sostenere che Vendola sia braccio operativo di Berlusconi è grottesco e significherebbe, peraltro, sostenere che Berlusconi può salvare la Puglia, cosa che finchè ci sarà Vendola a governarla, sarà impossibile.
Detto questo, Fitto da commissario delegato, anche con disastrosi Governi nazionali di sinistra, approvò un Piano Rifiuti che, se fosse stato applicato da Vendola, avrebbe già prodotto impianti pubblici di smaltimento funzionanti in tutti i bacini e discariche private chiuse. Vendola da commissario ha solo perso due anni di tempo per firmare i contratti, nel frattempo ha ampliato e/o prorogato decine di discariche ed eliminato i termovalorizzatori. Come si vede è il commissario delegato, non il Governo a decidere, nel bene o nel male. Oggi non si può pretendere che sia Berlusconi a dire a Vendola dove portare i rifiuti salentini, anche perchè Vendola contro ogni logica e senso di responsabilità ha rinunciato ai pieni poteri da commissario il 31 gennaio 2007. Ora trovi una soluzione e con urgenza,. O forse Pellegrino sta ammettendo che il Salento rischia di diventare come la Campania e quindi serve la Protezione Civile? Se così fosse, la Regione Puglia dovrebbe ammetterlo per iscritto perchè persino per la Campania il Governo ha dovuto approvare una legge ad hoc, unico possibile strumento per esautorare Vendola, Losappio, Pellegrino e compagni e finalmente risolvere la questione dei rifiuti in Puglia”.
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