martedì 12 maggio 2009

Pellegrino e lo “sbandamento” da fine mandato. Chiuda in bellezza dando ai cittadini tutte le risposte mai date finora


Lo scontro furioso e personale che il Presidente Pellegrino continua a cercare con il ministro Fitto non ha alcuna speranza di coprire la gestione personalistica, familiare e pasticciata della provincia di Lecce negli ultimi cinque anni.

Una intera legislatura in cui tutti noi del centrodestra abbiamo continuato a porre questioni gravissime dal punto di vista etico, politico, morale sugli intrecci tra interessi di famiglia di Pellegrino e atti istituzionali della provincia di Lecce e il Presidente ha risposto con autodenunce alla Magistratura, querele, citazioni di Leggi e commi che, lungi dallo smentire il merito dei fatti da noi denunciati, non hanno mai dato quelle risposte politiche che i cittadini meritano.
Continui e costanti intrecci tra gli interessi particolari di alcuni clienti dello Studio legale Pellegrino e l’interesse generale dei cittadini e del territorio del Salento. Interessi spesso in contrasto tra loro.
Ebbene, se Pellegrino vuol continuare solo sulla via tecnico - giudiziaria, faccia pure, ma non serve: ciò che potrebbe anche essere giuridicamente legittimo, non è detto che sia anche moralmente e politicamente corretto.
A proposito: cosa sarebbe successo se un qualsiasi altro Presidente ieri avesse usato la sede istituzionale della Provincia di Lecce per tenere una conferenza stampa con accanto il portavoce della Provincia di Lecce, peraltro profumatamente pagato dai cittadini, con in platea la moglie del Presidente, per informare la stampa di un fatto personale e familiare del Presidente, ossia una querela intentata da sua moglie?
E cosa sarebbe successo ad un qualsiasi altro Presidente se la Provincia si fosse trovata, insieme con altri Enti, ad esprimere parere su un insediamento industriale che sorgerà sui terreni di sua moglie?
Pellegrino dice sciocchezze anche sull’impugnativa della Legge Regionale pugliese sull’energia: per competenze istituzionali quella impugnativa la propone proprio il ministero di Raffaele Fitto che quindi ha ritenuto incostituzionali le restrizioni che la Regione Puglia voleva porre a nuovi impianti da energie rinnovabili, dimostrando con i fatti di non essere né contro le aziende né contro energie alternative ma solo contro i pasticci.
I parlamentari salentini del Pdl con cui oggi Pellegrino dice di avere ottimi rapporti, sono gli stessi che da 5 anni gli chiedono invano, insieme a Raffaele Fitto, queste risposte e sono gli stessi che qualche giorno fa lui definiva “uomini di Fitto” non titolati a parlare di regole e moralità.
Capiamo lo sbandamento e nervosismo da fine mandato e vogliamo dare un consiglio al Presidente Pellegrino: per chiudere in bellezza la sua carriera politica faccia un regalo di trasparenza ai cittadini e dia tutte le risposte mai date finora. Perché se risponderà con l’ennesima querela i cittadini capiranno come a volte le “non risposte” siano più eloquenti delle risposte.
On. Luigi Lazzari
Deputato Pdl

da www.corrieresalentino.it

da www.ilpaesenuovo.it

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Video da www.salentoweb.tv

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