giovedì 25 giugno 2009

Barba: Il laboratorio? Appena cominciato è già finito…- da www.corrieresalentino.it


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Mercoledì 24 Giugno 2009 14:28

Mala tempora currunt per tutto coloro che, avendo coniato una formula sicuramente verbale ma certamente non politica, ritengono che il “laboratorio” abbia messo e metterà in crisi il Popolo della Libertà. Sono i risultati a parlare chiaro! Ed i risultati affermano, in maniera inequivocabile, che il Pdl vince ovunque mentre dove rallenta lo fa soltanto al secondo turno, contro coalizioni raffazzonate e disordinate, messe insieme all’ultimo momento e che hanno l’aspetto di essere più un’armata Brancaleone contro qualcuno che coalizioni per realizzare qualcosa di serio.

E del resto, ieri, il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, lo ha detto a chiare lettere, invitando il Partito Democratico a non nascondere i numeri, a “crescere” e a scegliere se stare con l’Idv o con l’Udc. Terzium non datur, non potendo stare un piede contemporaneamente in due scarpe.
Il quadro a questo punto si fa chiaro: il laboratorio, come si è visto chiaramente in Puglia, è soltanto una furbata per mettere, all’ultimo momento, tutti insieme contro qualcuno. Ma se poi si deve pensare al domani – e che politica è una politica che non pensa al futuro? – ritorna nel centrosinistra il disordine di prima. All’orizzonte, in quel laboratorio, si staglia, per fare un solo esempio, una battaglia tra Vendola e Poli Bortone per la corsa alla Presidenza della Regione Puglia, una corsa che ovviamente lacererà lo schieramento e, molto probabilmente, lo romperà, costringendo ognuno a tornare ai propri lidi.
Nel centrodestra, invece, è tutto assolutamente più chiaro. E questa chiarezza ha portato ad acquisire in Puglia 4 province su 6, mettendo le basi per un futuro più roseo, poiché tutti sanno, con precisione, quale è il ruolo che a ciascuno potrà essere dato in uno schema vincente.
Forse il centrodestra non ha sfondato. Ma, attenzione, certamente si è più e meglio radicato, rimandando soltanto di un anno una vittoria più completa, una vittoria che è nello stato delle cose essendo finalmente state fatte fuori le contraddizioni che ci avevano fatto rallentare. Non solo: il centrodestra vince con una classe dirigente nuova, composta da amministratori giovani e preparati sui quali adesso oltre che l’onore della vittoria spetterà l’onere del governo. Con concretezza e pragmaticità, come ci hanno chiesto i cittadini. Ma soprattutto con sensibilità verso chi è più debole e indifeso e che, votando per il Pdl, ha chiesto, in maniera indelebile, la cancellazione definitiva di un clientelismo con cui il centrosinistra non riesce proprio a fare i conti.

On. Vincenzo Barba

da www.corrieresalentino.it

da www.ilpaesenuovo.it

da www.lecceprima.it

Video da www.salentoweb.tv

da www.iltaccoditalia.info

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