mercoledì 3 giugno 2009

Berlusconi conferma: “Nessuna centrale nucleare nel Salento”. E ora? Capone e Poli Bortone destinate a cambiare pettegolezzo


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Lunedì 01 Giugno 2009 18:03
Ha ragione nel suo sfogo, il Direttore di ConfIndustria Lecce Antonio Corvino: è proprio una campagna elettorale senza elementi programmatici, giocata sul gossip e sui pettegolezzi, in cui le mie 2 avversarie – evidentemente a corto di proposte ma sempre in sintonia – si lanciano quotidianamente in illazioni e menzogne, invece di seguirmi sui temi del programma nonostante ogni giorno stia cercando di fornire ai salentini uno spaccato della mia proposta progettuale per il risveglio della Provincia.
Adesso sul nucleare speriamo sia stato chiuso un capitolo, che riguarda proprio questo campionario di gossip e di pettegolezzi: Loredana Capone e Adriana Poli Bortone avranno ben ascoltato, mi auguro, le parole del Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi a Bari, dove il Premier ha CHIUSO ogni possibilità che il nucleare arrivi in Puglia o nel Salento, come vado sostenendo da 3 settimane in cui centrosinistra e terzo polo hanno continuato a gettare ombre e menzogne, alimentando un sadico gusto di mettere paura nella gente, di terrorizzarla con un’ipotesi assurda, inapplicabile, inesistente. Pur di raccattare tristemente qualche voto in più.
Da Berlusconi è arrivata la certezza che il nucleare NON SI FARA’, che nessun sito nel SALENTO, in PUGLIA, probabilmente addirittura in tutto il SUD sarà destinato ad un impianto nucleare. L’Italia guarda piuttosto a collaborazioni con l’estero, alla gestione di impianti nei paesi dell’Est e nei Balcani. Niente assurde centrali con vista sul nostro mare, insomma, ma POTEVANO CREDERCI SOLO CAPONE E POLI BORTONE.
Vince la verità, dunque, ma è veramente un giorno amaro per entrambe, un segnale di quanto sia vuota e inconcludente, sia l’azione del centrosinistra uscente che la proposta di un terzo polo nato solo a fini elettorali, per far perdere il centrodestra.
Con il Salento fermo al palo dello sviluppo, la crisi internazionale che attanaglia la nostra impresa, il lavoro che continua ad essere sempre di meno e sempre più precario entrambe pensano bene di passare il tempo a sguazzare nel nucleare, nell’atomica o in chi sa quale altra prossima gigantesca illazione o pettegolezzo.
Preferisco raccogliere la sfida di Corvino, e provare – da solo – a pensare ai problemi del territorio.

da www.corrieresalentino.it

da www.ilpaesenuovo.it

da www.lecceprima.it

Video da www.salentoweb.tv

da www.iltaccoditalia.info

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