Il Pdl convoca una conferenza in cui Fitto cerca di minimizzare gli accordi di D'Alema ed il candidato alla presidenza attacca il centrosinistra su agricoltura, rifiuti, scuola, viabilità e sprechi
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| Antonio Gabellone tra il ministro Fitto ed il neo eurodeputato Baldassarre. |
Nessuna citazione, in seno al terzo polo, dell’altro alleato, il novello Io Sud di Adriana Poli Bortone, ma è chiaro che nel Pdl un po’ tutti contano, al di là della frattura personale della senatrice, sulle radici di buona parte della base e auspicano, dopo il voto di dissenso della prima ora, nell’appoggio al programma di centrodestra. Non solo. Fitto sostiene che D’Alema guardi troppo alle prospettive future, vale a dire alle prossime regionali, ma non osservi quello che è ora sotto gli occhi di tutti: fra cinque giorni ci sarà un nuovo presidente alla Provincia, “ed è di questo che vogliamo discutere”. Ma chissà se intanto, proprio questi preliminari del “leader Massimo”, non infastidiscano in qualche modo il centrodestra, che già sembra pronto a festeggiare la conquista di Palazzo dei Celestini e che quindi minimizza, non volendo turbare quell’aria di solidità che intende esibire. Tanto più, e qui a parlare è Gabellone, che “si sta sottovalutando il dato del 42 per cento che abbiamo raggiunto alla prima tornata, dove il centrosinistra ha perso il 15 per cento”. E se questo fosse accaduto nel Pdl “parleremmo di una debacle epocale”. Da considerare che la sinistra ha radici a Palazzo dei Celestini da un quindicennio. “Non capiamo cos’abbia da rallegrarsi Pellegrino”, ironizzano nello schieramento avversario.
Insomma, il terreno dello scontro torna sul piano della Provincia e Gabellone spiega: “Vi ho scomodati perché voglio ribadire una cosa, noi desideriamo confrontarci con i temi che riguardano il rilancio del Salento”. Una risposta secca al centrosinistra, che spesso e volentieri ha accusato la formazione opposta di non portare idee, ma di essere abile solo a montare un j’accuse dietro l’altro. “Oggi siamo stati a Racale – spiega così Gabellone, iniziando un lungo monologo sulle proposte della coalizione -, dove abbiamo evidenziato un grave problema, quello dell’agricoltura, in particolare quello delle patate sieglinde”. Si tratta di un comparto dell’economia agricola “abbandonato a se stesso, senza un rapporto con la grande distribuzione”. E che segnerebbe, a suo giudizio, il fallimento della Provincia. “Non c’è un’iniziativa politica che metta in contatto il mondo produttivo con la grande distribuzione e con le imprese turistiche che potrebbero consumare il prodotto in loco”, dice Gabellone. “Non ci sono iniziative per controllare i prodotti spacciati per salentini e che invece derivano da Grecia e Nordafrica. Non c’è un’iniziativa, in questo momento di crisi – aggiunge -, volta alla defiscalizzazione degli oneri contributivi per gli agricoltori ed i produttori, che attraversano una situazione disperata”. Dunque? “ Intendiamo offrire un contributo, da questo punto di vista – sottolinea Gabellone -, per migliorare il marketing, la promozione della qualità del prodotto salentino. E’ tutto nel nostro programma. Così come la necessità di un marchio ‘made in Salento’ che caratterizzi i prodotti della nostra agricoltura, sempre di alta qualità, ma assolutamente non valorizzati”.
E dall’agricoltura, ecco il salto alla polemica degli ultimi giorni, quella più recente e scottante, sui rifiuti. Praticamente, l’argomento principe di tutti i giornali locali, dopo il G8 dell’economia. “Il governo del centrosinistra non vuol riconoscere le proprie responsabilità”, sbotta Gabellone. “L’abbiamo ripetuto più volte, e non solo in questi giorni di campagna elettorale. Da due anni in Consiglio ribadiamo che la Provincia non s’è preoccupata di stare dietro ad un commissario delegato assolutamente inadempiente che ha portato alla saturazione delle discariche ed evidentemente all’inesistenza dell’impiantistica che dovrebbe completare il ciclo dei rifiuti. Da tutto ciò ne deriva, non per colpa dei sindaci e dei presidenti degli Ato, che i comuni siano pieni di rifiuti in una stagione, quella estiva, che comporta situazioni dal punto di vista igienico-sanitario gravissime. Per non parlare dell’immagine delle nostre cittadine più belle, Gallipoli su tutte, che vivono drammaticamente questo problema”.
E anche su questo punto, Gabellone dice forte e chiaro: “Non ci sono risposte, ma solo un tentativo di scaricare le responsabilità sui presidenti dell’Ato di centrodestra e sul governo nazionale, sull’assessore regionale Michele Losappio, insomma contro tutti”. E invece, “noi abbiamo delle proposte”. Ovvero, “accelerare la realizzazione degli impianti, anche attraverso strumenti eccezionali e l’impiego di ulteriori risorse. Dobbiamo individuare i siti dove devono nascere gli impianti di compostaggio, indispensabili per completare il ciclo. Le risorse ci sono – sostiene Gabellone -, ma Ato e Comuni non vengono messi in condizione di poterle spendere”. Ma non solo. Altro punto nodale è la differenziata. “Dobbiamo agire sulla cultura della raccolta differenziata, perché è evidente che lì si gioca gran parte del destino dei nostri rifiuti”.
E dai rifiuti, un altro balzo, verso le scuole. Meglio, verso le infrastrutture scolastiche. “Abbiamo un’edilizia ferma. Abbiamo visto una serie di cifre snocciolate dal candidato del centrosinistra – dice Gabellone -, ma la verità è che la Provincia ha emesso una serie di bandi che puntualmente non hanno raggiunto soluzioni”. Piuttosto, sostiene, “servono ad impegnarsi ulteriormente con fitti passivi che crescono costantemente e che vanno dalla gestione 2004 di 1 milione e 800mila euro ai 3 milioni attuali. Questo dimostra che sotto l’aspetto della pianificazione scolastica non c’è risposta alle esigenze del territorio”. E ancora, altro punto fermo del candidato del Pdl: la rete viaria. “Abbiamo strade dal fondo sconnesso. Esistono diverse provinciali in cui manca il convogliamento delle acque pluviali. E’ un problema serio, che in alcune circostanze, in caso di temporali, determina un grave pericolo. Abbiamo una manutenzione ordinaria che comporta un ulteriore indebitamento e che risulta insufficiente, con arbusti ed erbacce che lungo le banchine laterali impediscono una corretta visibilità. Non vogliamo speculare sugli incidenti stradali e su ciò che ne deriva in termini di perdita di vite umane, ma vogliamo far sì che le strade diventino più sicure per evitare che anche una sola vita possa essere persa”.
E se le strade non starebbero messe bene, peggiore ancora sarebbe la situazione delle casse. “E’ bene dirlo, una volta per tutte -, tuona Gabellone -: abbiamo un debito stratosferico, pari a 210 milioni di euro. Una cifra di eccezionale portata. Se la dividiamo per il numero di abitanti ci rendiamo conto di quale sia il fardello che ogni cittadino, dal neonato al centenario, hanno sulle proprie spalle”. Ma c’è di più. Il candidato alla poltrona più importante di Palazzo dei Celestini punta l’indice contro portaborse e portavoce. “Esistono incarichi che hanno determinato una crescita della spesa corrente, commissionati ad una serie di figure del tutto inutili, sulle quali abbiamo intenzione di esercitare un’azione di immediata verifica”. Obiettivo: “Ridurle al minimo e creare concretamente un fondo di solidarietà per venire incontro a quelle famiglie in stato d’indigenza che da un ente sovracomunale si attendono le dovute attenzioni”. Così come, conclude, “intendiamo ripristinare immediatamente il trasporto dei diversamente abili. Una macchia nera, perché ormai i genitori sono costretti a rivolgersi al tribunale per potersi veder riconosciuto un diritto, quello allo studio, che evidentemente la Provincia ha negato”. Insomma, l’appuntamento con il ballottaggio è vicino, gli schieramenti cacciano fuori gli artigli e si graffiano a vicenda. Sperando di far convergere quel corposo ago della bilancia che ha sostenuto il terzo polo verso la proprie prospettive. Un patrimonio elettorale che ha in mano, inutile negarlo, le sorti di due schieramenti a Palazzo dei Celestini.