martedì 23 giugno 2009

Gabellone presidente, l’elezione fra entusiasmi e delusioni


Lecce-(salento) Antonio Gabellone è il nuovo presidente della Provincia di Lecce; una vittoria maturata dopo un lungo testa a testa. “Necessario da subito un impegno per creare una giunta forte”

(Maria Pia Mazzotta) La pioggia può dare sensazioni diverse a seconda degli umori. Può essere liberatoria o suscitare tristezza. Ieri Lecce è stata accompagnata da una fitta pioggerellina dal pomeriggio fino alla sera, proprio nelle ore in cui si decidevano le sorti della Provincia.

A pochi metri di distanza due schieramenti concentrati sui risultati che provenivano dalle urne, colori politici diversi, un’altalena di emozioni da una parte e dall’altra fino al verdetto finale: la vittoria di Antonio Gabellone e quindi del Pdl con il 51,1% sulla candidata del Pd, Loredana Capone che ha ottenuto il 48,9% dei consensi. Uno scarto di circa 6000 voti che fa la differenza perchè consegna all’intero Salento un nuovo presidente, dopo 14 anni di governo del centrosinistra.

Ecco che quella pioggia ha un “sapore” differente. Per Gabellone è rigenerante dopo tanti giorni di aspra battaglia, è una linfa “battesimale” che lo acclama presidente e lo accoglie festante, proprio come ha fatto una folta schiera di sostenitori del Pdl all’ingresso del suo quartier generale.

Una pioggia che non provoca fastidio nonostante i vestiti e i capelli siano umidi, scomposti i primi, un po’ arruffati i secondi. Stesso effetto per il Ministro Raffaele Fitto, inseparabile da Gabellone in questa campagna elettorale, per il sindaco Paolo Perrone e per l’europarlamentare Raffaele Baldassare.

Una giornata lunga quella di ieri, che ha visto rimbalzare numeri con una velocità impressionante, un ping pong che a tratti faceva gioire e a tratti azzittiva. Telefoni bollenti all’interno dei comitati e una folla di curiosi che cercava di avere qualche notizia in più per azzardare previsioni. Man mano che le 804 sezioni venivano scrutinate la temperatura saliva; dopo le 17:00 sono iniziate le visite degli esponenti politici all’interno dei comitati: da una parte Giuseppe Taurino (Pd), che manifestava “un cauto ottimismo”, dall’altra Saverio Congedo e un’apparizione fugace del sindaco di Lecce Perrone con al fianco, situazione alquanto insolita, Eugenio Pisanò che al primo turno correva con Io Sud di Adriana Poli Bortone.

Quando dal Ministero dell’Interno arrivano le prime percentuali, in vantaggio è Gabellone di 3, 4 punti, mentre i dati ufficiosi dei partiti, più avanti nella conta delle schede, vedono in testa Loredana Capone. Più in là si verifica il sorpasso della candidata, documentato dal Ministero, che innesca un boato di entusiasmo. Ma di lì a poco la situazione si sarebbe nuovamente capovolta.

Sono le 20:00 o giù di lì quando il consigliere regionale Taurino comunica informalmente al telefono a qualcuno dei suoi la presunta sconfitta. Le sue parole sono chiare: “Abbiamo perso, abbiamo perso”.

Nel comitato avversario torna invece il sereno sul viso di chi ha seguito minuto per minuto questo duello, un vero testa a testa che ha lasciato tutti col fiato sospeso.

Il resto vien da sé. Già prima che le operazioni sulle ultime sezioni venissero chiuse ufficialmente, c’è stata un’esplosione di festa per il Pdl: cori (qualcuno forse di poca attualità), caroselli d’auto e bandiere sventolate per salutare il neopresidente.

E’ una vera calca quella che si crea tra le mura del comitato: tra le urla, gli abbracci e le lacrime (da segnalare quelle di Baldassarre), raggiungere i protagonisti della vittoria sembra un’impresa ardua per giornalisti e fotografi che cercano di avere i commenti a caldo; le prime parole di Gabellone alla stampa sono una manifestazione di gioia assoluta.

Il numero uno di palazzo dei Celestini (lì si insedierà fra qualche settimana) parla di una vittoria di squadra, dell’intero Popolo della libertà, dei giovani, di tutti i candidati che l’hanno sostenuto nei vari collegi dall’inizio alla fine.

“Ci metteremo subito a lavoro – ha detto Gabellone- per dare alla provincia una giunta forte, pronta alle nuove sfide del territorio”.

Commenti radiosi arrivano anche dal capogruppo del Pdl alla Regione, Rocco Palese, dal sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, che giudicano questa vittoria come una “liberazione” dalla sinistra e quindi l’inizio di una nuova era per la politica salentina..

Felice è pure il primo cittadino di Lecce, Paolo Perrone, secondo il quale la parità sostanziale ottenuta nel capoluogo dà man forte alla giunta comunale e scaccia, come aggiunto da Saverio Congedo, l’ombra di quella spallata prevista dal Pd nei confronti del Pdl.

“Il comune gode di ottima salute, aggiungerà il Ministro Fitto, e da questa tornata elettorale esce addirittura rinforzato, soprattutto se si considera che Gabellone era l’unico candidato non leccese di nascita in corsa per la presidenza”.

Dall’altra parte i volti sono più scuri. Il capo dell’opposizione di Palazzo Carafa, Antonio Rotundo, appare deluso e sicuramente non sarà stato positivo il sentimento di Loredana Capone che pur si è dimostrata, fra la sua gente, la solita donna forte. Non si fa abbattere, almeno in apparenza, colei che avrebbe voluto essere un presidente con la schiena dritta.

“Sono briciole –sostiene la Capone-. Abbiamo perso per poco e i salentini si sono dimostrati divisi a metà. Da questo risultato comincia il nostro lavoro di opposizione per il bene dei cittadini e del territorio”.

Altrove i festeggiamenti continuano, la notte è piccola per gli uomini del Pdl in attesa di un risveglio che è stato più dolce del solito. Per Gabellone e Fitto in primis che stamattina hanno tenuto una conferenza stampa in comitato per soddisfare le curiosità dei giornalisti.

“Non sono mancati i momenti difficili –ha detto il Presidente- ma alla fine ce l’abbiamo fatta e ora dobbiamo mettere a frutto le nostre esperienze”.

In merito alla composizione della giunta, Gabellone non mette limiti numerici e parla di ambiti d’intervento ben definiti. Così sarà per l’Assessorato all’ambiente, una delega unica ed esclusiva che non potrà essere sommata ad altre.

Come da statuto, inoltre, saranno tre le donne in giunta che, per ovvi motivi (cioè la non elezione di candidate al primo turno), verranno reclutate dall’esterno, fra coloro che hanno competenze nei diversi settori della vita pubblica. E non da Villa Certosa, ironizza il Presidente.

Servirà quindi qualche settimana prima di conoscere il nuovo esecutivo di palazzo dei Celestini che, come detto da Gabellone, avrà fra i primi obiettivi quello di rimettere in uso il servizio di trasporto per diversamente abili. Ma non solo. C’è una questione rifiuti da risolvere, tema che ha tenuto banco nel corso di tutta la campagna elettorale. Gabellone ha preannunciato la chiusura della discarica di Burgesi e un lavoro di concertazioni fra comuni e Ato.

A breve la sua squadra sarà all’opera e i salentini avranno tempo per capire se la loro è stata una scelta giusta o sbagliata. Ai posteri…

da www.corrieresalentino.it

da www.ilpaesenuovo.it

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Video da www.salentoweb.tv

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