sabato 13 giugno 2009

Gallipoli e il Salento non si sentono tutelati dalla provincia e dalla regione


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Sabato 13 Giugno 2009 12:19

Sentir affermare l’assessore regionale all’Ecologia ed anche quello provinciale all’Ambiente che il problema dei rifiuti a Gallipoli, se esiste, è da attribuire all’Amministrazione comunale è veramente troppo per poter far finta di non ascoltare quanto amministratori del territorio vanno in giro affermando e soprattutto quanto i sensi della vista e dell’olfatto ci fanno percepire nella cittadina jonica e dintorni. E’ certamente vero che non c’è peggior sordo di chi non vuol ascoltare e peggior cieco di chi non vuol vedere. Ma in questa occasione è doveroso affermare che non c’è peggior asino di quello che non vuol tirare.

E’ di una gravità inaudita oltre che il frutto di una bassa strumentalizzazione politica che gli amministratori provinciali e regionali, chiamati a risolvere i problemi di tutti i cittadini salentini e pugliesi, credano di doversi occupare e preoccupare soltanto di coloro che, militando nel centrosinistra, li hanno eletti.
Un amministratore, nel momento in cui viene chiamato a governare, deve avere a cuore le sorti di tutti i cittadini, anche di coloro che non l’hanno votato.
Basta fare un giro per Gallipoli e per le sue marine per comprendere che né gli amministratori regionali né quelli provinciali hanno a cuore le sorti dei gallipolini, perché altrimenti, anziché preoccuparsi delle polemiche politiche tra i candidati alla prossima presidenza, si rimboccherebbero le maniche e si darebbero da fare per rimuovere la spazzatura presente in ogni angolo della città. Basta con le promesse fantomatiche per il futuro; è ora di rendicontare sulle attività svolte nel presente e nel passato.
Mentre tutti i mezzi della comunicazione ci stanno facendo vedere lo scempio ambientale in cui versa la Città Bella, gli amministratori provinciali e regionali, tutto d’un tratto, con un’invenzione giuridica indegna del peggior conoscitore di diritto amministrativo, a fini ovviamente faziosi e di rottura, spiegano al Salento che nella sola Città di Gallipoli e per i soli cittadini gallipolini – a differenza di quanto avviene in tutto il resto del Paese – le competenze in materia di stoccaggio dei rifiuti non attengono alla Regione, ma addirittura al Comune.
Se finora abbiamo taciuto per sobrietà istituzionale, dinanzi a questa presa in giro della Città di Gallipoli, avverto il dovere morale di intervenire, diffidando politicamente gli assessori all’Ambiente, sia provinciale che regionale, dal fare passeggiate elettorali nel nostro territorio solo a fini esibizionistici fino a che non avranno fatto togliere ogni cumulo di immondizia dalle strade di una città che, in primis è degna di vivere nella pulizia e nel decoro, ed in secundis fa dell’attività turistico-ricettiva un elemento cardine della propria economia.

On. Vincenzo Barba

da www.corrieresalentino.it

da www.ilpaesenuovo.it

da www.lecceprima.it

Video da www.salentoweb.tv

da www.iltaccoditalia.info

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