venerdì 19 giugno 2009

Il lavoro di tutti fa crescere il partito

Venerdì 19 Giugno 2009 12:28

Il progetto di un partito moderno non si esaurisce nel giro di qualche mese. La tensione e la visione politica non sono frutto dell’opera di un gruppo ristretto di intellettuali riuniti attorno a un tavolo, ma piuttosto è il coro delle istanze progettuali di una popolazione dinamica e consapevole. L’analisi del momento politico che stiamo portando avanti risulta particolarmente apprezzabile in questo senso perché ha avuto il merito di stimolare il dibattito e di riaprire un confronto sulle possibilità di dare un futuro al Partito democratico
in termini di appeal elettorale e di organizzazione territoriale. Il partito deve poter uscire dalle sabbie mobili dei personalismi e deve ancorarsi attorno a progetti condivisi di elaborazione culturale.
Si comprende a questo punto che le elezioni devono essere una tappa del percorso, non possono essere lo start per improvvisare ogni volta un nuovo progetto e non debbono trasformarsi in una sentenza o, peggio, in una sorta di traguardo, pena la disintegrazione di ogni spinta popolare che ne anima il percorso ideale.
In questi primi tempi il Pd si è mosso alla ricerca di un consenso provvisorio che non è parso all’altezza degli obiettivi dati in premessa, questo perché l’operazione di sintesi non ha tenuto conto a sufficienza dei rischi dei personalismi.
Lo stesso rischio che nel Centrodestra è dato dalla presenza di un leader forte e riconosciuto, unico e incontrastato capo. Nel nostro, per fortuna, caso non è così. La mancanza della leadership, infatti, intesa con caratteri e sfumature eccessivamente preponederanti, non deve essere avvertita come punto di debolezza ma come risorsa, come opportunità per la crescita di una base pensante, in grado di rappresentare i bisogni reali del popolo, non quelli presunti.
Oggi il partito democratico in provincia di Lecce ha una grande occasione per dimostrare il suo anelito democratico: sostenere Loredana Capone alla presidenza dell’amministrazione provinciale in un momento cruciale della storia locale e in una congiuntura critica per le sensibilità di centrosinistra. Ma in questo caso interviene il prezioso bagaglio di anni e anni di lavoro certosino e silenzioso, il progetto creativo che ci è servito per disegnare un territorio dotandolo di identità, per distinguerlo morfologicamente e culturalmente.
Si tratta di una presa di coscienza, di un lavoro squisito volto a portare a maturazione un percorso politico amministrativo che in questo territorio ha saputo declinare linguaggi e parole totalmente nuovi e che fanno del nostro centrosinistra un modello di riferimento mirabile di puro servizio democratico, contando sull’operosità di una classe politica che non ricerca il potere per il potere, ma il potere di cambiare le cose, per creare nuovi orizzonti di benessere solidale e sostenibile. Democratico appunto.

da www.corrieresalentino.it

da www.ilpaesenuovo.it

da www.lecceprima.it

Video da www.salentoweb.tv

da www.iltaccoditalia.info

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