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Mercoledì 24 Giugno 2009 17:22 | |
D’Alema, Adriana Poli Bortone, Angelo Sanza, sono tutti d’accordo: il laboratorio composto da Udc, PD e Io Sud ha stravinto e verrà riproposto per il futuro non soltanto in Puglia bensì anche a livello nazionale. Anche Vendola, che oramai da un pezzo ha sdoganato l’Udc (salvo poi a non esserne ricambiato: Sanza: “Non entreremo mai in una coalizione con Vendola), alla domanda di un giornalista su “come conciliare la sinistra radicale con la Poli Bortone” risponde: sui programmi. Anche io sono convinto che il laboratorio Puglia, ossia l’aggregazione che va dalla Poli Bortone a Vendola, ha vinto in Puglia ed è destinato ad estendersi a livello nazionale: qualche resistenza di natura tattica, e addirittura qualche pentimento per non aver spinto sull’acceleratore (D’Alema e Loredana Capone: “Avremmo dovuto apparentarci anche a Lecce con l’Udc”; Mazzarano: “Anche con Io Sud”), ma la tendenza è quella.Un’aggregazione fondata su cosa? sui programmi? Ma quali programmi possono condividere Nichi il rosso e la nera Adriana? È sufficiente il collante dell’antiberlusconismo? Ma Adriana e Casini non sono stati ministri e organici alleati di Berlusconi? e D’Alema non ci ha ampia,mente flirtato? La verità è che queste alleanze, quella di AN, Berlusconi e Lega quanto quella ancor più composita del “laboratorio”, sono fatti elettorali, aspetti strumentali della politica ridotta da una parte ad accettazione degli attuali rapporti di forza sociali (con conseguenti scontri interni tra potentati economici) e dall’altra ad autoconservazione dei ceti politici. Lo so, dobbiamo rassegnarci a 15-20 anni di meschinità della politica e di politica dei meschini; ho contemporaneamente fiducia in un filo rosso, sottile e sotterraneo, che consentirà al disagio delle categorie più deboli di riemergere con la forza della ragione e con le ragioni della analisi e della ricerca sociale. |