Dopo il successo elettorale, inizia la caccia ai volti che comporranno la squadra di governo: nella giunta, spazio a Pdl e a tre donne, con possibile sorpresa Fiore. I piccoli partiti chiedono spazio
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![]() ![]() Palazzo dei Clestini a Lecce |
Ultimo solo in ordine di tempo è stato l’Udeur, che attraverso la voce del vicecoordinatore nazionale, Antonio Buccoliero, ha evidenziato l’importanza dei propri voti nella gestione del risultato di Gabellone. Insomma, le poltrone di prestigio, si sa, fanno gola a tutti. E non è caso, tra l’altro, che lo stesso presidente si sia affrettato a sostenere che i tagli saranno fatti su altre voci e non sulle professionalità.
Quanto, invece, alla distribuzione delle cariche assessorili la parte da leone quasi certamente la farà il Pdl che se ne assicurerà la maggioranza: in vantaggio ci sono Gianni Marra, sindaco di Squinzano, che, però, dovrà a sua volta scegliere se fare il primo cittadino a tempo pieno o dedicarsi alla provincia, Ernesto Toma, del collegio di Maglie, con un’esperienza di consigliere uscente e soprattutto l’importante riconoscimento di voti ottenuti al primo turno; una delega all’ambiente potrebbe arrivare anche per Silvano Macculi, ormai ex sindaco di Botrugno, che potrebbe, però, essere costretto a lasciare la presidenza dell’Ato Le/2; difficile che Roberto Marti entri nella squadra di governo, impegnato già nel suo ruolo di assessore all’urbanistica del comune di Lecce; Pasquale Gaetani, mantovaniano doc, potrebbe rappresentare nella giunta la componente ex An, mentre restano in attesa Giovanni Stefano, Francesco Pacella, Giorgio Primiceri, sindaco di Matino, Livio Nisi, Francesco Cimino, e Salvatore Dimattina, quest’ultimo sponsorizzato dal sentaore Vincenzo Barba.
Le sorprese in giunta potrebbero essere Biagio Ciardo e Francesco Bruni, che per riequilibrare la rappresentanza territoriale. Pierluigi Pando dovrebbe essere l’assessore per la Puglia prima di tutto, anche se resta in corsa Mino Miccoli, in attesa di comprendere quale sia l’atteggiamento del nuovo governo provinciale sulle quote rose e chi saranno le prescelte della giunta; posto quasi certo in giunta per Bruno Ciccarese, mentre ballottaggio a due per Azzurro Popolare; Mario Pendinelli dovrebbe rappresentare anche in giunta il Patto per il Salento. Resta da capire se sarà a discapito del suo ex partito, l’Udeur e se quest’ultimo, dopo le sollecitazioni di Buccoliero, troverà il suo spazio. Per la vicepresidenza, al momento sono numerose le candidature, tanto che i coordinatori provinciali del Pdl, Cosimo Gallo e Saverio Congedo, nelle scorse ore, si sono visti costretti a pubblicare un comunicato per placare le voci e i rumors sulla composizione della nuova giunta, chiarendo che è “ancora tutto prematuro”.
E resta da comprendere la questione delle quote rose, ossia della rappresentanza femminile in giunta: tre donne nell’esecutivo provinciale, con in pole position Simona Manca, la coordinatrice de “La Città”; per un posto, anche Fernando Metrangolo, fittiana doc di Squinzano, Filomena D’Antini Solero, assessore a Surbo. Outsider di prestigio, che potrebbe davvero rappresentare la sorpresa con una delega alla cultura, sarebbe Ada Fiore, sindaco di Corigliano d’Otranto e moglie di Lorenzo Ria.