Lecce (salento) - Nel fine settimana il summit decisivo del Pdl per la formazione della nuova Giunta. Per ora solo incontri formali con gli esponenti delle liste. Soppressioni, accorpamenti, ridimensionamenti. Il presidente della Provincia punta ad esse per piazzare i propri uomini e per contenere i costi. Gallo avverte Uccella e Ruggeri: “Naturale lo spoil system“. Partecipate, la scure di Gabellone.
“Per adesso solo incontri informali, la riunione decisiva verso la fine di questa settimana”. Sta per iniziare il rush finale verso la nascita della nuova Giunta provinciale e il neo presidente Antonio Gabellone, reduce dall’ennesimo festeggiamento di domenica in piazza Santa Croce, è cauto e non fa nomi, mantenendosi fermo sui criteri di scelta dei prossimi assessori di Palazzo dei Celestini: “Stiamo parlando di questo con i responsabili di tutte le liste che mi hanno appoggiato alle elezioni precisa Gabellone -, è chiaro che gli eletti hanno una corsia preferenziale, d’altra parte la rappresentanza territoriale è un punto cardine nella determinazione della Giunta, così come le competenze e le professionalità in campo amministrativo. Ma questo discorso non vale solo per gli uomini. Anche le donne che entreranno nell’esecutivo dovranno rispettare questi criteri”.
Sul fronte “quote-rosa”, sia il presidente che gli altri esponenti del Pdl continuano a mantenere la consegna del silenzio, spunta però un nome nuovo che va ad affiancarsi a quelli di Simona Manca, Mariangela De Carlo, Ada Fiore, Filomena Dantini e Fernanda Metrangolo. E’ quello di Nunzia Brandi, consigliera comunale a Lecce, presidente della Commissione Ambiente e “regina delle preferenze” all’ultima tornata elettorale per Palazzo Carafa. La Brandi verrebbe nominata assessore in quota Azzurro Popolare, il cui presidente Aldo Aloisi ha già fatto sapere di puntare ad un assessorato e alla vicepresidenza. Nel caso in cui Gabellone dovesse puntare a una vice del gentil sesso la scelta a questo punto potrebbe ricadere su una tra Simona Manca e Nunzia Brandi, il cui destino di “quota rosa” a Palazzo dei Celestini o nella nuova Giunta di Perrone a Palazzo Carafa, appare comunque una certezza.
Superato lo “scoglio” Giunta per Gabellone e per il centrodestra che approda alla Provincia dopo 15 anni di “esilio” all’opposizione, partirà il toto-nomine per le società, le agenzie e gli istituti collegato a Palazzo dei Celestini: da Alba Service a Stp, dall’Agenzia assistenza tecnica agli enti locali all’Istituto culture mediterranee, al Consorzio Agenzia dell’Energia e via dicendo. Proprio quest’ultima, insieme a Stp e Alba Service sono sicuramente le entità più “appetibili” soprattutto come compensi ai presidenti e agli amministratori (fra i 30mila e i 50mila euro annui).
“Lo spoil system è un processo naturale ad ogni cambio di amministrazione - ammette il coordinatore provinciale del Pdl, Cosimo Gallo - anche se si tratta di incarichi a tempo l’auspicio è quello di un passo indietro da parte di chi è stato nominato da partiti che ora non sono più al governo dell’ente di riferimento”. In linea con le parole di Cosimo Gallo, anche Antonio Gabellone: “Sarebbe un atto di sensibilità politica, non dico presentare le dimissioni, ma quantomeno rimettere il mandato al presidente. E’ chiaro che tra l’Amministrazione provinciale e i vertici di determinate società debba intercorrere un patto di fiducia”.
I vari Uccella, Polimeno, Ruggeri, Caputo e gli altri sono avvertiti insomma. Ma spoil system a parte, la galassia di società, istituti e agenzie che ruotano intorno a Palazzo dei Celestini potranno comunque subire una consistente sforbiciata, in linea con le promesse di contenimento dei costi fatte da Gabellone in campagna elettorale. Un progetto “naufragato” col mantenimento di almeno 12 assessorati, ma che potrebbe essere ripreso con tutte le altre fonti di costo dell’ente: “Faremo una ricognizione ad ampio respiro - assicura Gabellone - ci potranno essere soppressioni, accorpamenti, sostituzioni ma il risparmio dovrà essere la linea guida. Parlerei di una rivisitazione generale del sistema-Provincia”. E la scure, assicura Gabellone si abbatterà anche sulle indennità, a 360 gradi. Le buone intenzioni, insomma, non mancano. Si vedrà.