Lecce (Salento) - La leader di Io Sud arbitro della partita Capone-Gabellone. A chi andranno i voti dei fedelissimi della senatrice? Tra mezze parole e pensieri in libertà sembra che i giochi siano ormai decisi ma resta sempre il fattore-sorpresa e il possibile astensionismo.
(Fabio Zollino) - Il momento della verità è arrivato. Oggi e domani quasi 731 mila cittadini della provincia di Lecce, residenti in 97 comuni, sono chiamati a decidere chi, tra il candidato del centrodestra Antonio Maria Gabellone e quella del centrosinistra, Loredana Capone, dovrà guidare l'Amministrazione provinciale di Palazzo dei Celestini per i prossimi cinque anni.
Al primo turno ha prevalso Gabellone di poco più di 4 punti percentuali (oltre il 41% di preferenze) a fronte del quasi 37% della Capone e del sorprendente quasi 22% del Terzo Polo (o “terzo incomodo” come l'ha definito qualcuno del Pdl) guidato da Adriana Poli Bortone. Ma il risultato del primo turno conta ormai ben poco, si riparte da zero e con due soli candidati in lizza basterà anche un solo voto in più per aggiudicarsi la poltrona più importante di Palazzo dei Celestini e la maggioranza in Consiglio provinciale.
La competizione, nonostante il successo relativo conseguito dal Pdl e dalle “liste-satellite” del centrodestra il 6 e 7 giugno, si presenta alquanto incerta, perchè le variabili che gravano sul voto di oggi e domani sono davvero “pesanti”. Quanta gente andrà al voto? Ci sarà un astensionismo maggiore tra gli elettori di Gabellone o tra quelli della Capone? Quale dei due sceglieranno i sostenitori dell'Udc che al primo turno ha raccolto più del 10% dei consensi in tutta la provincia? Chi voteranno i fedelissimi di Adriana Poli Bortone e di Io Sud che al primo turno ha raccolto un risultato analogo a quello dei centristi?
L'analisi del voto che partirà subito dopo lo scrutinio di tutte le schede sarà incentrata soprattutto su questi elementi ma al momento fare pronostici risulta a dir poco ostico. Difficile soprattutto determinare “dove andranno” gli elettori del Terzo Polo, se al mare o se seguiranno le indicazioni più o meno “velate” dei propri leader. In teoria, infatti, Udc e Io Sud si sono detti “neutri” in merito alla competizione Capone-Gabellone, in pratica non è propriamente così.
La Poli ha più volte attaccato in questi giorni il Pdl accusandolo di una “feroce campagna” condotta contro di lei nelle settimane precedenti al primo turno (qualcuno dice addirittura che i candidati consiglieri di Io Sud abbiano raccomandato ai propri elettori di optare per la Capone), mentre per quanto riguarda l'Udc, a fronte della “neutralità” proclamata dal segretario provinciale Totò Ruggeri, il coordinatore regionale è arrivato a dire che il partito appoggia senza ombra di dubbio la candidata del centrosinistra, seguendo così l'indicazione del presidente nazionale Pierferdinando Casini che in settimana aveva annunciato “d'ora in poi solo alleanze col centrosinistra”.
Un fatto è certo, fino a qualche mese fa il centrodestra era più che convinto di strappare senza il minimo affanno, dopo ben 15 anni, Palazzo dei Celestini a Pellegrino & Co. Ma lo “strappo” consumatosi in primavera tra il Pdl e Adriana Poli Bortone ha provocato una “reazione a catena” che ora rischia seriamente di far perdere clamorosamente la Provincia al centrodestra.
La campagna elettorale per il primo turno delle elezioni è stata durissima, con la cacciata degli assessori di Io Sud dalla Giunta comunale di Lecce (operazioni analoghe anche a Matino e Surbo) operata dal sindaco Paolo Perrone (ma con la “regia”, sostiene sempre qualcuno, del ministro Raffaele Fitto), continue polemiche e frecciate al veleno reciproche tra Io Sud e Pdl e i programmi elettorali dei tre candidati messi “tacitamente” da parte.
Ma giunti ormai a questo punto, un altro fatto è certo: anche oggi, nonostante il Terzo Polo sia ormai “fuori gioco”, a decidere i giochi sarà ancora una volta lei, l'“eurolady di ferro”. La sfida Capone- Gabellone si gioca all'ombra del vero scontro di questa tornata elettorale, quello tra Adriana Poli Bortone e Raffaele Fitto. E sullo sfondo c’è la corsa alla Regione in programma per l’anno prossimo.
