Lecce (salento) - Oggi e domani 730mila salentini alle urne per europee e provinciali. Spenti gli ultimi fuochi della campagna elettorale il presidente di Confindustria di Lecce, Piero Montinari, promuove i tre candidati presidenti alla Provincia augurandosi un ente dalla P maiuscola.
Sono più di 730 mila gli aventi diritto al voto che oggi 6 e domani 7 giugno sono chiamati alle urne per eleggere i propri rappresentanti al Parlamento europeo e a scegliere direttamente il presidente della Provincia di Lecce.
Allo stesso tempo si vota anche in 32 comuni salentini per eleggere il sindaco e rinnovare il Consiglio comunale di cui due, Casarano e Copertino con più di 15 mila abitanti. Per la prima volta si comincia a votare di sabato, dalle 15 alle 22, per continuare domani domenica (7-22) mentre in passato veniva utilizzato il lunedì come seconda giornata. Ieri è stata giornata di chiusura della campagna elettorale con i comizi finali dei candidati. Il presidente di Confindustria Lecce, Piero Montinari ha colto l’occasione per complimentarsi con i tre candidati alla Provincia di Lecce augurandosi che chiunque sia il vincitore ne faccia un ente con la P maiuscola.
Il “la” lo ha dato il presidente della Regione, Nichi Vendola. Andrà a votare, da candidato alle europee di Sinistra e Libertà, domani mattina alle 10 e 30 a Terlizzi, suo comune di residenza, nel seggio numero 7. Più veloce Francesco Schittulli, candidato presidente del Pdl alla Provincia di Bari. Andrà a votare nella scuola "Fraccacreta" di Palese addirittura all'apertura del seggio: alle 15 di oggi sabato 6 giugno. A Lecce è la candidata presidente alla Provincia di Io Sud-Udc, sen. Adriana Poli Bortone, la più veloce. Nonostante l’età che avanza andrà al seggio presso la scuola elementare del rione Casermette di Lecce, sulla via di Monteroni, giusto alle 15. Antonio Gabellone, candidato presidente del Pdl lo farà solo domani alle 11, a Tuglie presso la sezione numero 1 della scuola elementare Cesare Battisti accompagnato dalla moglie Donatella e dai figli Silvia e Francesco.
Per quanto riguarda le operazioni di voto, dunque, la novità rispetto al passato è che si comincia oggi sabato dalle 15 alle 22 e si continua domani dalle 7 alle 22. Anticipato anche lo scrutinio: dal momento della chiusura delle urne, domani sera dopo le 22 con le schede per il parlamento europeo. Dalle 14 di lunedì tocca alle amministrative dando la precedenza alle provinciali e a seguire le comunali. Scheda arancione per le europee dove si possono esprimere fino a un massimo di tre preferenze. Scheda gialla per le provinciali dove però non è possibile il voto disgiunto tra candidato presidente di uno schieramento con un candidato consigliere di un altro pena l’annullamento. Scheda azzurra per i comuni con più di 15mila abitanti. E intanto sull’ultima polemica che ha animato la campagna elettorale, il mercato dei voti, interviene l’on. Antonio Rotundo, portavoce dell’opposizione al Comune di Lecce. “L’allarme lanciato da Maritati - afferma - chiama in causa la politica. Spetta ai partiti fare pulizia e innovarsi. Dispiace che Fitto l’abbia liquidato con fastidio. Il tema è l’alto costo delle campagne elettorali. Bisognerebbe essere tutti d’accordo che laddove c’è uno scarto evidente tra redditi e spese si rendono necessari accertamenti patrimoniali per verificare - conclude - se i fondi vengono dai candidati, dai partiti o hanno altre provenienze”.
A chiusura della campagna elettorale interviene il presidente di Confindustria Lecce, Piero Montinari che traccia un bilancio positivo dei tre candidati alla presidenza della Provincia di Lecce. “Ho avuto modo di apprezzarli - dice - e a campagna elettorale ultimata, interpretando un sentimento condiviso da molti, li ringrazio della sobrietà che ha caratterizzato il loro impegno ad accreditarsi come persone e politici meritevoli di fiducia mantenendo uno stile signorile lasciando però intuire quanta determinazione nascondano e quale disponibilità abbiano all’ascolto prima e al dialogo poi. Tutti e tre hanno dimostrato attitudine alla mediazione che non vuol dire facilità al compromesso ma ricerca della soluzione ragionata. Ma soprattutto Capone, Gabellone e Poli Bortone vogliono una Provincia con la P maiuscola, importante. E c’è un solo modo per raggiungere tale status: essere al servizio della Provincia come amministratori e non viceversa. Domani, però solo uno avrà responsabilità di raccogliere le sfide alle quali è vocato il nostro territorio dove insistono industrie, turismo e agricoltura, servizi avanzati e commercio”.