sabato 27 giugno 2009

“Tagli allo staff della Provincia”: ma Gabellone mantiene la sua Giunta a 12

Lecce (salento) - I partiti battono cassa e sono pronte 12 poltrone. Il neo-presidente ha preso possesso della stanza di Pellegrino. Ieri mattina il passaggio di consegne, in un clima di “bon ton” istituzionale. ”Le finanze sono in ordine ma le risorse sono poche”. In casa del centrodestra scoppia la “grana” quote rosa: favorite Manca e De Carlo, calano le possibilità per Metrangolo, Fiore e Dantino.

(Fabio Zollino) - Il grande giorno è arrivato. Dopo mesi di dura campagna elettorale e i giorni caldi della chiamata alle urne e dello spoglio con la vittoria del centrodestra, il nuovo presidente della Provincia, Antonio Gabellone, accompagnato dalla moglie e dal figlio Francesco, si è insediato nello studio presidenziale di Palazzo Adorno e ieri sera ha ricevuto il decreto di nomina alla Corte d’Appello.

Ma il momento più significativo della giornata di ieri è stato sicuramente il passaggio di consegne tra il presidente uscente Giovanni Pellegrino e Gabellone concretizzatosi in un clima di festa per i tanti esponenti del Pdl presenti e di “bon ton” istituzionali tra i due, che Pellegrino ha definito come un classico esempio di “miracolo del dopo-voto”. Dopo l’esito delle elezioni, ha sottolineato, “torna finalmente quel reciproco rispetto e stima che c’erano prima della campagna elettorale. Spero che il clima di correttezza istituzionale ritorni anche nel prossimo Consiglio provinciale così come è stato negli ultimi cinque anni”.

L’ex presidente ha infatti messo in evidenza come i lavori dell’assise siano proceduti sempre nel migliore nei modi e non ci sia mai stato ostruzionismo da parte dell’opposizione. Gabellone ha già dimostrato saggezza e impegno e sono convinto che sarà un buon presidente della Provincia. E poi - ha ironizzato Pellegrino - se vale il proverbio “presidenza bagnata presidenza fortunata” può lavorare sul velluto visto che da quando è stato eletto non smette di piovere!”. In coda al suo intervento ha anche ricordato che l’agenzia di rating ha appena giudicato come “eccellente” la situazione finanziaria dell’ente e quindi, nonostante qualche effettiva “ingessatura del bilancio, lasciamo al Pdl una Provincia con i conti apposto”.

“Le finanze saranno anche in ordine - ha precisato poi il neo presidente - ma le risorse sono poche e bisognerà cercarle tra le spese inutili per poterle reinvestire in ambiti di maggiore importanza”. E i primi costi che taglierà Gabellone verranno individuati nella fase di organizzazione dello “staff” di Palazzo dei Celestini e nell’eliminazione di alcune consulenze esterne ritenute inutili. Ribadisce che non ci sarà il portavoce del presidente (molto criticata questa figura dal centrodestra durante la campagna elettorale) e la riduzione delle spese “proseguirà poi nel corso del mandato anche in altri ambiti”.

Un costo che non verrà però diminuito è quello che riguarda gli assessorati che quasi certamente saranno 12 come nella Giunta Pellegrino: “Non ho mai detto che ce ne saranno di meno - precisa Gabellone - ma solo che eviterò “superassessorati” con molte deleghe. Ognuno dovrà impegnarsi in un campo specifico e non avere mille cose di cui occuparsi”.

Sul fronte assessori, intanto, la questione quote-rosa si fa sempre più ingarbugliata. Scendono le “quotazioni” della fittiana Fernanda Metrangolo (nel collegio di Squinzano “premono” Miccoli e Marra) e di Ada Fiore (che paradossalmente sarebbe sindaco di centrosinistra a Corigliano e assessore col centrodestra alla Provincia) mentre salgono esponenzialmente quelle di Simona Manca “mantovaniana doc” che farebbe però crollare le possibilità della consigliera comunale di Surbo Filomena Dantino (stesso collegio della Manca). L’assessorato alla Manca farebbe peraltro decadere le tre condizioni dettate da Gabellone per l’assegnazione degli assessorati: rappresentanza territoriale (a Trepuzzi il Pdl è crollato al primo turno), quorum elettorale (non era nemmeno candidata) e competenze amministrative (non ha mai ricoperto ruoli in Amministrazioni). Si verrebbero a creare così diversi “mal di pancia” anche perchè la Manca bloccherebbe la strada anche a Biagio Ciardo e a Gaetani, anch’essi della corrente- Mantovano. Un’altra quota rosa “blindata” sembrerebbe poi essere quella della presidente della III circoscrizione di Lecce, Mariangela De Carlo che fa riferimento alla “corrente-Gasparri”.

da www.corrieresalentino.it

da www.ilpaesenuovo.it

da www.lecceprima.it

Video da www.salentoweb.tv

da www.iltaccoditalia.info

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