giovedì 18 giugno 2009

Una legge regionale contro il nucleare

- 17/6/2009


La candidata del centrosinistra alla Presidenza della Provincia di Lecce Loredana Capone è intervenuta questa mattina alla conferenza stampa di presentazione della proposta di Legge Regionale, avanzata dai consiglieri del Partito Democratico, "Puglia denuclearizzata". Oltre alla candidata sono intervenuti i consiglieri regionali Antonio Maniglio, Vincenzo Cappellini, Giuseppe Taurino e il segretario dei giovani democratici Stefano Martina.

"Nel momento in cui c´è una Legge Regionale, qualora il Governo dovesse perseguire nella sua idea di imporre le centrali sui vari territori allora si arriverebbe di fronte alla Corte Costituzionale", ha dichiarato Loredana Capone. "Speriamo che i consiglieri regionali del centrodestra cambino idea sul loro atteggiamento visto che solo poche settimane fa si erano rifiutati, uscendo dall´aula, di approvare un ordine del giorno su questo stessa tema. Noi siamo stati chiarissimi sulla questione della centrale nucleare in Puglia sottolineando sempre il nostro NO ad ogni tipo di centrale e di presenza delle scorie. Perché il nostro no scaturisce da un´idea di ambiente pulito e di uno sviluppo sostenibile. Noi vogliamo puntare sulla raccolta differenziata, anche attraverso il finanziamento alle Ato che finora non sono riuscite a spendere le risorse, sulla realizzazione degli impianti di stoccaggio, sulla rivalutazione del nostro paesaggio, degli ulivi, dei muretti a secco. Questo impegno proviene anche dall´approvazione del Piano Territoriale Provinciale. Contro tutto questo ragionamento si inserisce l´idea di una centrale nucleare".
"Di fronte a questo tema il Pdl ha assunto un atteggiamento contraddittorio negli ultimi mesi. Prima le dichiarazione di Rocco Palese e del Ministro Raffaele Fitto che in una intervista a Libero (24 settembre 2008) sottolineava come "le centrali dovranno essere costruite. Quando un piano nazionale sarà pronto e saranno garantite tutte le condizioni di sicurezza, allora perché no in Puglia", poi gli appunti con alcune proposte per il Salento consegnati dal candidato del Pdl Gabellone durante un incontro a Confindustria nel quale si auspicava "il potenziamento dell´uso di energie "pulite": energia nucleare, energie rinnovabili di origine eolica, marina, solare e termica, nell´ottica della competitività e del rispetto dell´ambiente".
"Forse pentitosi", prosegue Loredana Capone, "Gabellone ha cambiato idea mentre il candidato del Pdl alla Provincia di Brindisi Saccomanno in più di una intervista ha dichiarato la sua disponibilità ad accogliere sul territorio di Brindisi una centrale nucleare. E poi ci sono le dichiarazioni di Berlusconi che prima annuncia che "dovremo usare l´esercito per la costruzione delle centrali nelle zone che verranno scelte" e poi da Bari propone invece di esportare una centrale sui Balcani. Ora siccome questo non è un impero, lui non è un imperatore e i Balcani non sono una colonia dell´Italia è facile capire che si tratta di una battuta del premier più che di una proposta concreta".
"Il Salento è già passato da questa situazione perché i cittadini salentini si schierarono contro la realizzazione della centrale di Cerano eppure un DPCM impose la centrale. Oggi non siamo disponibili che si faccia una centrale nucleare a Brindisi o in tutta la Puglia. Noi", prosegue
Loredana Capone "ribadiamo il nostro sostegno in favore di questa legge elettorale e l´impegno affinché non si faccia una centrale nucleare in Puglia e nel Salento. E poi c´è l´impegno dei nostri parlamentari affinché non passi il disegno di Legge che prevede che solo il Governo decida dove fare le centrali nucleari. C´è un Salento che ha orgoglio, chiarezza e dignità e quindi si ribella verso un progetto di sviluppo che vuole sottometterlo e conquistarlo rispetto ad un progetto di Salento che vuole crescere".

da www.corrieresalentino.it

da www.ilpaesenuovo.it

da www.lecceprima.it

Video da www.salentoweb.tv

da www.iltaccoditalia.info

Ulteriori notizie politiche:

o