
Interviene così Loredana Capone sulla questione e attacca: “Dopo la censurabile strumentalizzazione politica portata avanti dal centrodestra oggi sembra che laddove l’emergenza, fino a poco tempo fa, veniva sbandierata sia svanita nel nulla. Insieme alla città di Poggiardo, Gallipoli ad esempio resta sporca come lo era settimane fa. I cassonetti sono stracolmi, le strade invase dai rifiuti e il cattivo odore persistente. La situazione è la solita! Anche oggi file di camion sono rimaste ferme fuori dagli impianti di Poggiardo e Ugento, quest’ultimo chiuso fino a tarda mattinata. Questa la realtà con cui i cittadini sono costretti a convivere e che i turisti trovano. Per fortuna il sindaco oggi ci evita le tristi conferenze stampa per sollecitare l’intervento della Provincia di Lecce come già fatto quando addossava la responsabilità alla passata amministrazione lanciando una brutta immagine del salento e incidendo negativamente sulla stagione turistica.”
“Ma perché non interviene per garantire un efficiente servizio di raccolta? –chiede la Capone- Eppure Gallipoli rappresenta la perla dello jonio e la sua immagine concorre all’immagine di tutto il salento. Per questo lo invitiamo ad agire quanto prima –suggerisce Loredana Capone- non basta infatti la chiusura di una discarica per annunciare scampato pericolo. Bisogna andare più a fondo e proseguire il percorso intrapreso, mobilitando tutti i sindaci e le Ato ad un ottimale servizio di raccolta dei rifiuti e a diffondere, con le risorse a loro disposizione, la cultura della raccolta differenziata, solo così si può risolvere il problema all’origine e si possono davvero creare i presupposti per un salento pulito.
“Ma a quanto pare per alcuni, chiuse le urne, l’emergenza rifiuti non esiste più. Con la chiusura di Burgesi –ricorda Loredana Capone- viene rispettato un impegno che NOI del centrosinistra, alla Provincia e alla Regione, abbiamo assunto durante il passato vertice in Prefettura, un impegno sancito e il cui rispetto avevamo garantito nonostante le difficoltà che venivano lanciate ogni giorno da parte del centrodestra. L’emergenza di cui, fino a poco tempo fa, il candidato Gabellone e tutto il centrodestra hanno divulgato senza scrupoli durante la campagna elettorale, si è immediatamente volatilizzata e non perché sia accaduto qualcosa d’improvviso e determinante o perché il presidente neoeletto abbia agito in tal senso, ma semplicemente perché i cittadini hanno già votato. Non ci sta quindi Loredana Capone agli annunci del Presidente Gabellone di scampato pericolo e mette i puntini sulle i. “D’altronde –continua- lo abbiamo sostenuto già in campagna elettorale che c’era un “mandante politico” di quella che veniva definita emergenza rifiuti e dei cassonetti ricolmi che apparivano sugli spot a pagamento e nelle conferenza stampa sollecitate in alcune città e in alcuni luoghi di quelle città. Un vero e proprio slogan elettorale che ritraeva una situazione verso il collasso. Mentre si taceva dei capannoni intestati all’Ato lecce2 stracolmi di rifiuti scaricati abusivamente.
“Resta così –conclude Loredana Capone- l’amaro per il danno all’immagine che è stato fatto al salento dopo tanti sforzi compiuti per valorizzare il territorio e il nostro Salento d’Amare. Evidentemente qualcuno era disponibile a tutto, anche all’assurda strumentalizzazione politica.”