Franco Antonacci
Chiunque arriverà al ballottaggio dovrà fare i conti con la lady di ferro della destra salentina: la sen. Adriana Poli Bortone. Nonostante nel primo faccia a faccia televisivo con gli altri due candidati presidenti andato in onda la scorsa settimana abbia evitato in tutti i modi di attaccare la rivale del centrosinistra, LoredanaCapone, per concetrarsi su Antonio Gabellone, candidato presidentedell Pdl, ieri ha provato a smentire patti e presunti feeling con il centrosinistra (“non c’è alcun accordo con la sinistra”) salvo poi tornare a sparare bordate contro gli examici.
Continua lo scontro, soprattutto a destra, in vista delle provinciali del 6 e 7 giugno prossimi. Approfittando della conferenza stampa di presentazione della prima festa di Io Sud in provincia di Lecce in programma domani, 29 aprile, alle 21 nella storica dimora di Villa Elda a Ugento, la Poli Bortone ribadisce gli obiettivi del movimento e replica alle polemiche degli avversari. “E’ irrealistico - ha detto - che qualcuno possa pensare di vincere al primo turno e non abbiamo stretto nessun patto per il ballottaggio. Al secondo turno si guarderà agli obiettivi dell’uno e dell’altro schieramento. Non abbiamo fatto accordi con nessuno. Per questo non possiamo accettare insulti e falsità, ma diciamo sì ai contenuti. Se qualcuno ne ha. Non c’è - ha ribadito - nessun accordo con la sinistra” e a chi in questi giorni sostiene di mancanza di coerenza ricordo che a Copertino il candidato sindaco del Pdl è un esponente storico della sinistra; a Melendugno il Pdl ha stretto un accordo con il Pd; e che il candidato sindaco di Casarano, Claudio Casciaro, non è certo un esponente dell’estrema destra”.
Quindi Adriana Poli Bortone è tornata sulle politiche per il Sud. “Siamo sconcertati che qualcuno ci ricordi sempre la Maglie Leuca – ha sottolineato – e che manchino possibilità concrete di lavoro per i nostri giovani, costretti a fare la fila davanti alle segreterie di questo o quel politico. Noi di IO SUD abbiamo un progetto. Il nostro è un movimento legato al territorio. Siamo seccati degli “schiaffoni” che vengono continuamente dati al Mezzogiorno d’Italia. Non dobbiamo chiedere elemosine a nessuno: basterebbe che ci lasciassero le risorse destinate al Mezzogiorno d’Italia”.
Ma poiché il giorno prima aveva attaccato la Puglia Prima di Tutto (“è nato il Pdl, perché Fitto cerca voti per la sua lista”) il coordinatore regionale, on. Tato Greco, sentendosi chiamare in causa ha puntualmente replicato.
Ma poiché il giorno prima aveva attaccato la Puglia Prima di Tutto (“è nato il Pdl, perché Fitto cerca voti per la sua lista”) il coordinatore regionale, on. Tato Greco, sentendosi chiamare in causa ha puntualmente replicato.
“L’astio della sen. Adriana Poli Bortone nei confronti del ministro Raffaele Fitto e della Puglia prima di tutto è segno di grande nervosismo - dice - e di un maldestro quanto inutile tentativo di inventare incoerenze altrui pere mascherare la propria. Nella Puglia prima di tutto - aggiunge - non c’è un solo dirigente di Forza Italia o di Alleanza nazionale bensì, tra gli altri, tanti ex-dirigenti, ex-militanti ed ex esponenti dell’Udc che non hanno condiviso il passaggio a sinistra del loro partito a braccetto con quello della Poli. La Puglia prima di tutto alle europee voterà e farà votare per il Pdl appoggiandone i candidati; alle amministrative presenterà liste proprie in coerenza con il progetto politico del Pdl e del presidente Berlusconi che punta ad ampliare quanto più possibile il consenso verso il centrodestra. Lo stesso non può dirsi della Poli Bortone, del movimento Io Sud e di quel che resta dell’Udc. A Casarano e a Brindisi sono già ufficialmente alleati con il Pd e la sinistra e altrove hanno già convenuto di appoggiare il Pd e la sinistra in eventuali ballottaggi. Un comportamento incoerente che tradisce la propria storia in modo incontestabile. L’incoerenza non è ascrivile - conclude Greco - né al ministro Fitto, né al Pdl, né alla Puglia Prima di Tutto ma a chi, come la sen. Poli Bortone, mostra ogni giorno di più la propria incoerenza, prima nei confronti di se stessa e della sua storia politica, poi nei confronti del suo elettorato, virando talmente a sinistra da diventare imbarazzante pure per il Pd”.
Ma poiché il giorno prima aveva attaccato la Puglia Prima di Tutto (“è nato il Pdl, perché Fitto cerca voti per la sua lista”) il coordinatore regionale, on. Tato Greco, sentendosi chiamare in causa ha puntualmente replicato