Lecce (Salento) - Il candidato del centrodestra sostiene che Pellegrino voglia far finta di niente sulla questione edella strada statale 257 per far dimenticare ai salentini i finanziamenti ricevuti per l'allargamento e mai usati per per rimettere i sesto la strada. La Maglie-Leuca è tristemente conosciuta per l'alta percentuale di gravi incidenti stradali.
Il candidato provinciale per il PdL, Antonio Gabellone, ritorna sulla questione della statale Maglie – Leuca, da lungo tempo uno degli argomenti più delicati dell’agenda politca che ancora non ha trovato soluzione pratica. Nella sua dichiarazione Gabellone dice che il presidente Pellegrino “sembra dimenticare e voler far dimenticare ai salentini che il raddoppio della Strada Statale 275 Maglie – Leuca non è ancora stato realizzato per colpa della sua Giunta e della Giunta Regionale di Nichi Vendola. Quel raddoppio fu interamente finanziato con 152 milioni di Euro a fine 2003 dalla Giunta Fitto e dal Governo Berlusconi. La Giunta Vendola decise con propria delibera che il raddoppio non doveva arrivare fino a Leuca ma fermarsi a Montesano per cedere alle richieste di chi sosteneva che l’impatto ambientale di quel progetto sarebbe stato troppo forte.”
Secondo Gabellone fu solo dopo le proteste del PdL, dei sindaci e delle popolazioni dei comuni interessati, che Regione e Provincia chiamarono i sindaci attorno ad un tavolo di trattative, dal quale emerse l’accordo su un progetto meno invasivo ma più costoso “la Giunta Pellegrino, poi, decise che quella doveva diventare una strada-parco e questo nuovo progetto fu sottoposto all’approvazione del Ministero delle Infrastrutture”.
“Oggi siamo a 6 anni dal finanziamento inizialmente erogato e se non fosse stato per i governi provinciali e regionali di centrosinistra il raddoppio della strada sarebbe già realtà. Invece è stato necessario trovare altri soldi che il Governo, grazie all’intervento del Ministro Fitto, ha reperito e il Cipe ha stanziato a febbraio scorso”.
Conclude il candidato che non c’è alcuna ragione di preoccuparsi perché la strada si farà "ancora una volta per merito del Governo Berlusconi e del Ministro Fitto e mancano solo i tempi tecnici per la definitiva approvazione dei progetti. È il colmo che oggi proprio chi ha rallentato per anni l’iter di apertura dei lavori di un’opera infrastrutturale così strategica per il Salento abbia ancora il coraggio di parlare”.