lunedì 11 maggio 2009

"Io Sud" replica a Marti: puntiamo a vincere al primo turno o al ballottaggio

"L’amara considerazione è che questa amministrazione di burocrati, del passato non mantiene nè il ricordo, né la riconoscenza".
“L’Assessore Marti trasuda paura ipotizzando una verità che è solo immaginata nei discorsi fatti al bar con i suoi amici di partito”. E’ la dura replica che arriva dalla segreteria politica di Io Sud in risposta al comunicato stampa dell’Assessore Marti. “Io Sud - si legge nel lungo e articolato comunicato diramato agli organi di stampa - si presenta all’elettorato con la trasparenza di un programma calibrato sulle necessità dei salentini e con la forza di una leader che in quarant’anni di attività politica, svolta a tutti i livelli, da Ministro a Sindaco, non ha mai abbandonato o tradito i valori della destra, e nemmeno li ha barattati in cambio di pochi voti in Consiglio Comunale, ma ha contribuito a diffonderli fino farli diventare patrimonio di una collettività, una comunità che in riconoscenza ha tributato ad Adriana Poli Bortone al suo secondo mandato il 70% delle preferenze.

Preferenze grazie alle quali è stato possibile nominare assessori anche quelli che oggi “provano imbarazzo” a sedere con lei in Giunta e che senza di lei sarebbero proprio come il loro candidato: “dottor nessuno” Chiariamo a Marti, a scanzo di equivoci ed una volta per tutte – prosegue il comunicato della segreteria politica - che Io Sud si candida a vincere al primo turno e se ciò non sarà possibile si candida a vincere al ballottaggio dove non è affatto detto che a competere ci sarà ancora il PDL come risulta evidente dai sondaggi, non commissionati da organi di partito, che danno la coalizione di Gabellone in coda . E nessuno si può aspettare di più da questo centro destra “nominale” considerata la becera campagna che va conducendo, incapace, com’è, di produrre un idea, che non sia un’offesa o un accusa. Capace invece di litigare anche con una delle liste che compongono la sua stessa coalizione, i Liberali ,che promettono di rivolgersi al TAR per i criteri di arrogante selezione adottati dal coordinatore provinciale. Allo stesso modo il PDL non può aspettarsi di essere nelle preferenze dell’elettorato, proprio a causa di quell’immobilismo di cui l’assessore Marti si scrolla di sopra le responsabilità per addebitarle ad altri.

Le “condizioni proibitive ereditate” dovevano essere ben note all’Assessore come al Sindaco Perrone, considerato che entrambi hanno svolto ruoli di peso nei precedenti anni di consiliatura Poli con i mandati di assessore ai servizi sociali il primo e di assessore al bilancio e vicesindaco poi il secondo. E infine – conclude la segreteria – le “condizioni pesanti” dovevano essere note anche quando l’intera campagna elettorale dell’attuale sindaco è stata improntata nel segno della continuità facendo campeggiare sulle gigantografie lo slogan “il futuro si vede dal passato”. Magari. L’amara considerazione è che questa amministrazione di burocrati, del passato non mantiene nè il ricordo, né la riconoscenza".

da www.corrieresalentino.it

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