mercoledì 27 maggio 2009

Maniglio – Bellanova: Fitto e la destra contro il Salento

“La Maglie-Leuca non parte perché Fitto e la destra vogliono tornare al progetto originario, quello delle quattro corsie fino a Leuca, quello che aggredisce un paesaggio straordinario con cavalcavia e piloni di cemento che sono uno schiaffo ai beni naturali e alle potenzialità di sviluppo del Sud Salento.
E non parte perché Fitto, come per il Petruzzelli di Bari, vuole impedire che le amministrazioni guidate da Vendola e Pellegrino appaiano protagoniste di
questa importante opera per il Salento..
Bene ha fatto il Presidente Pellegrino a dare voce alle esigenze e alle preoccupazioni della comunità salentina.
La “strada a parco”, assolutamente compatibile con il territorio, è stata condivisa pienamente dai sindaci del sud Salento che già nel gennaio 2006 espressero parere positivo al progetto della Provincia e della Regione.
Quel progetto è stato trasmesso al ministero dell’ambiente che nel marzo 2008 lo ha approvato.
Perché ancora oggi il progetto della 275 non è stato ancora approvato dal CIPE? E perché si impedisce l’avvio dei lavori?
Il progetto è stato approvato da oltre due anni, gran parte delle risorse sono nella disponibilità della regione, il CIPE non delibera e la destra spara bufale a ripetizione.
Come si possono definire altrimenti i trionfalistici annunci, del marzo scorso, sulla decisione del CIPE che avrebbe deliberato sulla Maglie-Leuca?
Ad oggi non c’è alcun atto giuridicamente valido, come è stato confermato dagli uffici dell’Anas, che confermi l’approvazione del progetto e l’inizio dei lavori. E questa è una vergogna perché è evidente che questo ostruzionismo ha motivazioni politiche.
Il buon Gabellone, dal suo canto, pur di ingraziarsi i favori del monarca, dopo il nucleare, fa un altro scivolone assegnando i meriti del finanziamento della Maglie-Leuca addirittura a Berlusconi. Niente di più falso. A Gabellone ricordiamo i seguenti inconfutabili dati: i fondi per la “275” sono stati prelevati dalle risorse stanziate per la Puglia dal governo D’Alema con l’accordo quadro sui trasporti (legge 298/98, delibere Cipe 142/99 e 83 e 138 del 2000), risorse contenute nella più ampia intesa interistituzionale sottoscritta dai presidenti D’Alema e Distaso che conferì alla
Puglia una dotazione di oltre mille miliardi di lire. Come si vede dalle date Berlusconi non c’entra un tubo. Ma siccome non vogliamo ripagare la destra con la stessa moneta noi non esitammo, nella scorsa legislatura, a riconoscere i meriti di Fitto nel destinare una parte delle risorse dell’accordo quadro sui trasporti alla Maglie-Leuca. Ma i comportamenti di oggi, penalizzanti per il Salento, cancellano la bontà di quella scelta.
Auspichiamo, pertanto, che si mettano da parte logiche di parte, si prenda atto del progetto di “strada-parco” condivisa da tutto il territorio, si impegni il
Cipe a deliberare, si dia inizio ai lavori. Questo è quanto si aspettano le comunità del Capo di Leuca, questo è quanto compete a chi ha responsabilità istituzionali.

Antonio MANIGLIO- Teresa BELLANOVA

da www.corrieresalentino.it

da www.ilpaesenuovo.it

da www.lecceprima.it

Video da www.salentoweb.tv

da www.iltaccoditalia.info

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