Lecce (salento) - Baldassarre e Gabellone sul piede di guerra per le recenti nomine per l’Ufficio speciale temporaneo, la Salento energia e Alba service. “Come pretoriani vigileremo sull’operato di Pellegrino”.. I “sistemati”: Felline, Giorgino e il consigliere Porpora. “E i 55 in attesa di stabilizzazione lavorano tutti, tranne 6, per chiamata diretta, e non dopo aver superato una prova selettiva”
E’ polemica a palazzo dei Celestini su nomine e stabilizzazioni disposti dal presidente Giovanni Pellegrino. Gabellone “denuncia” la sostituzione del segretario Scarascia con il ragioniere Felline come presidente dell’Ufficio per le stabilizzazioni, l’entrata dell’ex consigliere Porpora nel Cda di Alba service e di Mauro Giorgino a Salento energia.
Giorni infuocati a palazzo dei Celestini questi in cui maggioranza e opposizione sembrano giocarsi il “tutto per tutto” per le prossime elezioni provinciali, i primi con nomine e provvedimenti a raffica nell'“impeto di fine mandato”, i secondi con una protesta serrata nei panni di moderni “pretoriani” a guardia del bene pubblico. Ieri riuniti in conferenza i candidati Pdl, rispettivamente per le Provinciali e per le Europee, Antonio Gabellone e Raffaele Baldassarre, hanno messo in luce punto per punto quelle che sono state chiamate le “manovre di palazzo” di queste ultime settimane pre-elettorali. A cominciare da una “new entry” nel contraddittorio sugli incarichi, presentata da Gabellone in apertura del suo discorso. “E' accaduto un fatto inusuale, il consigliere del Pd Pasquale Porpora si è dimesso dal proprio incarico martedì scorso, a poche settimane dalla fine di questo mandato amministrativo. Ciò che deve far riflettere è che quasi in contemporanea ha presentato domanda per entrare a far parte del Cda di Alba service, per il quale era stato aperto un bando dopo le dimissioni del presidente Ruggeri. Lascio ai cittadini le conclusioni sul modo di essere politici dei rappresentanti di questa maggioranza”. Sulla questione si è immediatamente espresso l'interessato, comunicando la nomina appena avvenuta a consigliere di Alba service. “La cosa è lineare: avendo già deciso di non ricandidarmi alle prossime Provinciali ho inoltrato la domanda, e data l'incompatibilità con l'incarico in Consiglio mi sono prima dimesso. Due mesi fa lo avevo fatto con l'Agenzia per l'energia e infatti la mia domanda non era passata. A Gabellone faccio una controdomanda: perché Pellegrino non dovrebbe riempire un posto vacante, se sarà presidente fino al 6 giugno?”.
La polemica non ha escluso la vicenda del segretario generale Antonio Scarascia, della quale gli ultimi sviluppi sono stati segnati mercoledì scorso con la revoca della sospensione. “Scarascia è stato sospeso perché aveva evidenziato il conflitto d'interesse che riguardava Giorgio Felline, che come direttore dell'Ufficio speciale temporaneo avrebbe dovuto valutare la richiesta di passaggio a categoria lavorativa superiore che riguardava suo figlio. Ora non solo non si fa chiarezza sulla questione, ma addirittura lo si è nominato presidente della delegazione trattante di parte pubblica al posto di Scarascia. Quindi a poco è valsa la nomina di due distinte commissioni per la valutazione delle verticalizzazioni”. Ma su Felline rimangono dubbi di natura più ampia che riguardano il suo incarico nell'Ufficio speciale temporaneo. “Felline era dirigente del servizio edilizia scolastica e attività sportive – continua Gabellone - mi domando cosa c’entra con le risorse umane. Si sarà ritenuto evidentemente un uomo di fiducia che avvallasse la politica di Pellegrino: ma in questo modo si è sottratta competenza a Luigi Amantonico, che era il dirigente del settore Risorse umane e a cui quindi sarebbe spettato quel ruolo. Invece abbiamo il ragioniere Felline, già collocato a riposo con un compenso di 133mila euro, e che ora riceverà un'indennità di posizione di altri 50mila euro come dirigente di settore”. Conclude il quadro la nomina di Mauro Giorgino ad amministratore unico della Salento energia, il cui incarico durerà tre anni. “Sino all'ultimo Consiglio non vedevamo l'urgenza di questa nomina – ha commentato il consigliere di An Roberto Martella – e infatti avevamo anche parlato della possibilità di una fusione della società con Alba service, possibilità abbracciata anche dallo stesso Pellegrino”. “Anche in questo caso, una strana tempestività che cela motivazioni pre-elettorali” le conclusioni di Gabellone.
Duri commenti anche da parte di Raffaele Baldassarre. “In epoca romana ogni imperatore aveva un appellativo. Anche per Pellegrino ne avrei uno: “il grande lottizzatore” . Quella che si sta compiendo è una becera operazione clientelare, ma qui rimangono i “pretoriani” a vigilare sul suo operato”. Una “frecciatina” anche alla candidata Pd per le prossime provinciali: “Questa è la traccia di una linea politica che non è distinta da quella di Loredana Capone, che non è di certo la “vergine vestale” ignara di tutto”. “Io sono per la stabilità del lavoro - la risposta della Capone - unica garanzia per avere affidabilità dei servizi e per dare certezza alle famiglie”.
Ma la polemica, partita dai “vertici” dell'operazione, in realtà la chiama in causa alla radice. Sarebbe poco cristallina, infatti, la stabilizzazione dei 55 precari per i quali Pellegrino ha preso pubblicamente l'impegno perché vengano assunti a tempo indeterminato. “Peccato che tutti tranne 6 occupano il proprio posto per chiamata diretta, perché entrati a progetto o perché dipendevano da società private esterne, e non perché abbiano superato una prova selettiva indetta dalla Provincia”. “A Pellegrino, che a noi ha rivolto tanti messaggi, mando io a dire “giù le mani dalla Provincia” ha concluso Gabellone.