Lecce (salento) - Lecce decide: Poli o Perrone? I ‘gregari’ del Pdl: no a doppi incarichi. Da martedì riprende la normale vita del Comune, dopo settimane di campagna elettorale con consiglieri “a spasso” e Commissioni praticamente deserte. Le elezioni scioglieranno soprattutto il nodo politico creatosi dopo la cacciata degli assessori comunali di Io Sud.
(Fabio Zollino) - Nelle scorse settimane hanno “funzionato” solo gli uffici e la Giunta comunale che si è riunita tre volte. Ricorso al Tar, 17 giugno la sentenza. Martini: “Vinceremo e poi saremo noi a decidere se rientrare o meno”.
Altre 48 ore (quelle di oggi col voto e di domani con lo spoglio) e le “ferie causa campagna elettorale” di Palazzo Carafa termineranno, tornando così all’abituale routine, salvo scossoni politici di notevole entità. Per carità, non che in queste settimane il portone sia stato chiuso, anzi, gli uffici hanno lavorato normalmente ed anche la Giunta “de-polizzata” si è riunita regolarmente ogni lunedì con tanto di delibere approvate e subito spiegate alla stampa convocata in conferenza. Ma Palazzo Carafa tornerà a vivere principalmente per quanto riguarda i consiglieri comunali, buona parte dei quali impegnati in circa 20 giorni di campagna elettorale per se stessi o per i rispettivi compagni di partito.
Situazione politica. Non c’è alcun dubbio che, per quanto riguarda il futuro del sindaco Perrone e della sua Giunta senza Poli, Martini e Battista, molto dipenderà dall’esito delle elezioni provinciali, a livello provinciale ma, soprattutto, per quanto riguarda la città di Lecce. Un eventuale trionfo del Pdl legittimerebbe politicamente la scelta del primo cittadino che ha deciso di estromettere dalla Giunta gli assessori di Io Sud e la Poli in particolare. Se il Popolo delle Libertà e tutte le sue liste dovessero raccogliere un bottino non entusiasmante o addirittura magro (c’è chi fissa la soglia di “tolleranza” al 50%, chi al 45%) la situazione si ingarbuglierebbe senz’altro, sia per quanto riguarda la mancata legittimazione della città alla scelta di Perrone, sia perchè alcuni consiglieri comunali che si sono di recente avvicinati alla nuova maggioranza (Ciardo, Montinaro, lo stesso Pankiewicz) potrebbero fare un passo indietro mettendo in serio pericolo la “tenuta” del sindaco, in considerazione del fatto anche che all’opposizione non c’è più il solo Pd ma anche una forza agguerrita e ben guidata come quella di Io Sud. A non far dormire sonni tranquilli a Perrone, poi, ci sono anche gli “avvertimenti preventivi” giunti da alcuni consiglieri comunali del centrodestra come Solero e Lanzilao che, all’unisono, hanno lanciato nei giorni scorsi un messaggio chiaro ad assessori e consiglieri comunali candidati alla Provincia di Lecce: “Chi verrà eletto - hanno affermato - non si sogni di fare l’assessore o il consigliere al Comune e contemporaneamente l’assessore o il consigliere anche alla Provincia. Bisogna scegliere perchè non ci possono essere personaggi che ricoprono due o tre incarichi e i soliti “gregari” che portano l’acqua perennemente dai banchi del Consiglio comunale. Già nel Pdl non c’è grande democrazia interna, ci manca solo questo”. Un messaggio chiaro e tondo ai vari Monosi, Marti, Martella (che già ricopre le posizioni di consigliere sia alla Provincia che al Comune) e così via e che chiama in causa direttamente anche l’opera di mediazione del sindaco.
Sentenza-Poli del Tar. E’ prevista per il 17 giugno (proprio alla vigilia dell’eventuale ballottaggio per la residenza della Provincia) la sentenza del Tar di Lecce sull’estromissione degli assessori di Io Sud dalla Giunta. Il Comune di Lecce è difeso dall’avvocato Portaluri e la Poli da Fabio Valente. L’ex assessore ai Lavori Pubblici Severo Martini canta già vittoria ed ironizza: “Vinceremo senz’altro ma poi saremo noi a decidere se ritornare in Giunta o meno”.