![]() | ![]() | ![]() |
Giovedì 04 Giugno 2009 12:12 | |
Per la campagna elettorale non solo promesse, ma soprattutto una sottoscrizione di lettera d'impegno su temi importanti quali la tutela ambientale, della salute pubblica e del paesaggio salentino questo è quanto è stato proposto e richiesto nei giorni scorsi dal Forum Provinciale Ambiente e Salute e da oltre 40 associazioni, comitati e meetup aderenti al forum e attive nel Salento a tutti i candidati alle prossime elezioni comunali, provinciali ed europee. Attraverso la firma di una lettera di impegno indirizzata a tutti i candidati di tutti gli schieramenti politici il Forum provinciale Ambiente e Salute di Lecce vuole portare ad una maggiore sensibilizzazione ed una chiara e concreta presa d'atto individuale su tematiche ambientali, sanitarie e del territorio tutti i partecipanti alla prossima tornata elettorale.La consapevolezza sui rischi e i disumani scenari verso cui l'attuale politica energetica da fonti 'tradizionali' e da fonti 'rinnovabili' sta caoticamente e irrazionalmente precipitando, per il Forum Ambiente e Salute, è la base da cui partire per i futuri amministratori pubblici. Difatti, il territorio salentino, recita in premessa la lettera d'impegno, è attualmente soggetto ad una dissennata e selvaggia corsa per l'impianto di megacentrali eoliche, fotovoltaiche e a biomassa, esponendo a gravissimi rischi di devastazione molti siti di altissimo interesse storico, ambientale, paesaggistico e rurale in tutto il Salento. L'installazione di impianti per la produzione energetica, che si andranno ad aggiungere, e non a sostituire, alle produzioni elettriche da fonti fossili già esistenti in Puglia, emarginano ancora di più la nostra regione in quel ruolo storico di "colonia energetica". Tale ruolo è confermato dalle attuali percentuali di produzione energetica pugliese pari al 90% in più dei suoi reali fabbisogni e tale esubero sarà destinato, in avvenire, ad aumentare. I rischi di consumo e di deturpazione del territorio salentino sono prodotti anche dalla mancata attuazione di un piano di gestione dei rifiuti d'importanza prioritaria per tutto il Salento. La politica sui rifiuti, anticamera di una drammatica e imminente emergenza, non punta intelligentemente alla drastica riduzione della produzione del rifiuto attraverso una tassazione sugli imballagi, all'incentivo di una prassi semplice ed efficace quale è il compostaggio domestico e alla raccolta differenziata porta a porta spinta e condivisa con tutti i cittadini, ma ha generato e genererà la riapertura di pericolose discariche e impianti di incenerimento tanto inutili e vetusti quanto dannosi per l'ambiente e per la salute pubblica. La lettera d'impegno tra le considerazioni, lungi dal demonizzare l'energia prodotta dalle fonti rinnovabili, punta il dito soprattutto contro quelle scelte politiche e amministrative adottate attraverso il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) sganciate da ogni sensato principio di pianificazione energetica innescando una proliferazione incontrollata, distorta e speculativa, di impianti che mira a profitti effimeri e monopolistici, incentivando così fenomeni diffusi di malcostume politico e amministrativo, portando allo snaturamento di ampi tratti di territorio, affossando e estinguendo consolidate e sostenibili vocazioni locali di sviluppo, il tutto a vantaggio di pochissimi e a danno dell'intera collettività. L'impegno chiesto ai candati è quello di bloccare attraverso una moratoria presso le sedi opportune questo pericoloso processo di furto del territorio, impegnandosi in prima persona nella promozione di una revisione sostanziale del PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale), ricalibrandolo attraverso l'applicazione di una corretta pianificazione energetica che comporta la drastica riduzione dei consumi attraverso l'attenta analisi degli stessi, aumentando la nostra efficienza energetica, controllando e riequilibrando la reale domanda e la giusta offerta energetica a seconda delle esigenze territoriali, puntando di fatto ad una virtuosa autosufficienza su base regionale e subregionale in modo da ridurre al minimo tutte le infrastrutture di trasporto elettrico vera causa di rischi elettromagentici e di consumo di paesaggio e territorio. Di importanza basilare, inoltre, è l'impegno di ciascun candidato a promuovere l’approvazione di efficaci strumenti di pianificazione energetica a livello provinciale e comunale, con l’attuazione di tutte le prescrizioni della normativa vigente in tema di risparmio energetico: bilanci e piani energetici comunali e provinciali, controllo delle prestazioni energetiche degli edifici-impianti con adeguamento dei regolamenti edilizi vigenti, certificazioni energetiche, solarizzazione degli edifici, incentivi fiscali a favore del risparmio e delle fonti rinnovabili, campagne per il risparmio energetico, e l'adozione quale obiettivo della azione politica di ciascun candidato del modello di produzione e consumo di energia basato su un uso razionale dell’energia, sulla produzione diffusa da fonti rinnovabili (microgenerazione), e soprattutto l'adozione come buona prassi amministrativa della condivisione e controllo da parte di tutti i cittadini su tutte le scelte energetiche operate. l'associazione Nuova Messapia |