| “Meno di un anno fa il vicepresidente della Giunta regionale, Sandro Frisullo, inaugurava la nuova pista di collaudo della Nardò Technical Center, una società riconducibile, attraverso una società lussemburghese, alle banche Centrobanca e Dresdner Bank (le banche c’entrano dappertutto!). La Nardò Tecnical Center aveva ampliato il proprio stabilimento grazie ad un finanziamento di 10 milioni di euro ottenuti dalla Regione Puglia, in cambio dell’impegno di assumere 35 persone. Ora, c’è la crisi dell’industria automobilistica (nonostante il governo italiano abbia ampiamente foraggiato il settore, mediante il sistema degli incentivi alla rottamazione, che è una tecnica di finanziamento camuffato) e la società lussemburghese non soltanto non sta mantenendo l’impegno delle 35 assunzioni ma sta mettendo in cassa integrazione 106 dipendenti su un totale di 126. La Regione ha già versato 5 milioni di euro, e ne deve versare altrettanti; solo che la Nardò Technical Center non ha mantenuto i propri impegni, non sappiamo se per cause di forza maggiore o per scelte aziendali (la crisi del settore non credo proprio che fermi la ricerca), e dunque sarebbe ridicolo se la Regione continuasse a versare il denaro pubblico ad una società che sta per chiudere. Quelle risorse vengano piuttosto utilizzate per sollevare le condizioni dei cassintegrati. E per le stesse ragioni ed allo stesso modo potrebbero essere utilizzati, come chiede la Fim Cisl, i fondi destinati all’Info-point che la Provincia di Lecce intende attivare all’interno dello stabilimento”. |