giovedì 4 giugno 2009

RIFIUTI, EMERGENZA ESTATE: “PRESIDENTE ATO, TI DIFFIDO" - da www.lecceprima.it


Luciano Cariddi, sindaco di Otranto.

Luciano Cariddi, sindaco di Otranto.
Pattumelle e sacchi di rifiuti nelle strade: il servizio di raccolta non passa ed Otranto ripiomba nell’emergenza. Rifiuti in casa, fino a nuovo ordine: questo l’invito degli amministratori locali, per ridurre i disagi che sembrano chiaramente non dipendere da loro. Nonostante la raccolta differenziata ed il nuovo regime di gestione dei rifiuti sia stato partorito dall’Ato Le 2 solo un mese fa, i disagi restano d’attualità e la perla del Salento, a pochi giorni dall’estate, non sembra permettersi una vetrina piena di ombre.

Per questo, il sindaco, Luciano Cariddi, preoccupato per la situazione che sembra essere solo agli inizi, tuona contro l’Ato, dopo averla a lungo sollecitata a fornire risposte utili ai disagi lamentati, e punta il dito contro la ditta che si è aggiudicato il recente appalto di gestione dei raccolta dei rifiuti solidi urbani: “Nonostante un mese superato di rodaggio – afferma - che abbiamo voluto accordare alla ditta che si è aggiudicata l’appalto, ci sembra che rimangano una serie di disagi ai quali né il presidente dell’Ato Le 2, né la sua struttura tecnica che più volte abbiamo sollecitato, né tanto meno la ditta appaltante o sub appaltante, ci abbiano saputo rispondere. E, quindi, ci rimane la preoccupazione perché siamo soltanto all’inizio della stagione estiva turistica”.

“Ad oggi – puntualizza Cariddi - avremmo dovuto avere, visto che l’appalto, impostoci dall’Ato, non è nemmeno tanto economico, visto che siamo passati a circa un milione e seicento mila di costo totale, anche a carico della ditta vincitrice una serie di servizi collaterali a quello di r.s.u. e vale a dire, la cura del verde cittadino, la potatura degli alberi ad alto fusto, la manutenzione e la pulizia di pinete e spiagge”

“Oggi tutti questi servizi – sottolinea il sindaco - o non sono per niente partiti o stentano a decollare, perché evidentemente improvvisati. Lo stesso dicasi sul piano delle attrezzature e degli automezzi, che ancora la ditta dimostra di non avere disponibili, nonostante abbia avuto novanta giorni di tempo dalla firma del contratto e nonostante ne siano passati ulteriori trenta da quando è iniziato l’appalto su Otranto”.

Cariddi, pur comprendendo che lo stesso disagio lo stiano vivendo anche tutti gli altri comuni che appartengono all’Ato Le 2, evidenzia come Otranto non possa permettersi questo tipi di disagio: “Farci trovare – spiega - come è accaduto a Napoli o a Palermo in questi giorni, sinceramente mi lascia molto preoccupato. Se poi a questo ci aggiungiamo il ripetersi dei problemi collegati al funzionamento delle discariche o comunque del recapito finale di questo ciclo di smaltimento, allora i problemi diventano veramente enormi e, come sta accadendo proprio in questi giorni, rischiamo già di far trovare sulle nostre strade alcuni sacchi e pattumelle, con rifiuti che non vengono portati via”.

In quanto all’appalto assegnato e agli organismi di controllo che avrebbero dovuto meglio vigilare sulla reale efficienza della ditta, risultata vincitrice, Cariddi non le manda a dire e punta l’indice contro la struttura tecnica dell’Ato: “È lì per quello: l’abbiamo più volte chiamata e ci siamo più volti lamentati; e nonostante abbiamo messo a disposizione personale, automezzi, autocarri nostri, per sopperire ai disagi che questa ditta ci sta creando, né la struttura tecnica, né il presidente, né il consiglio di amministrazione dell’Ato, ci hanno fatto pervenire alcuna risposta, né alcun atto che ci possa far sperare in una immediata risoluzione di questi disagi: oggi, purtroppo, mi sono visto costretto a presentare una formale diffida al presidente, Silvano Macculi, perché si faccia carico di queste emergenze che non vogliamo si tramutino in vere e proprie tragedie per il nostro territorio quest’estate”.

Il comune di Otranto, peraltro, non vive una situazione facile di suo con la questione dei rifiuti, vista la presenza, documentata in consiglio comunale, di una richiesta da parte della vecchia ditta di gestione del servizio di una somma di arretrati di circa 1800000 euro, che potrebbero gravare sui bilanci di Palazzo Melorio. Il sindaco ribadisce come la ditta oggi non abbia nemmeno il minimo indispensabile, previsto dal contratto, perché ancora non le sarebbero pervenuti gli automezzi, che, come sostiene Cariddi, invece, avrebbero dovuto avere preventivamente, già alla partecipazione all’appalto, o almeno fin dall’inizio del contratto.

“A questo punto – afferma il primo cittadino - non ritengo malsana l’idea del ministro Calderoli, in questa sua proposta di legge, di eliminare anche queste sovrastrutture inutili, create per i comuni e che sono le Ato. Temo – ribadisce - che si gestiva molto meglio il servizio, quando si dava la possibilità a ciascun comune di determinarsi in maniera autonoma, anche perché il più delle discussioni e delle assemblee, a cui ho partecipato, in seno all’Ato, sono state riunioni, in cui ci si battibeccava sulle diverse posizioni delle parti politiche e sul rimpallo continuo di responsabilità tra gli enti, senza badare concretamente a risolvere i problemi del territorio. L’ho anche detto pubblicamente in uno dei miei pochi interventi nelle assemblea, inimicandomi forse la maggior parte dei colleghi”.

da www.corrieresalentino.it

da www.ilpaesenuovo.it

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Video da www.salentoweb.tv

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