venerdì 19 giugno 2009

Berlusconi: Fitto, solo coincidenze o conferma complotto?

Bari/Lecce - "Le dichiarazioni di Giovanni Pellegrino sono connotate da specifiche falsità che riguardano il sottoscritto e per le quali valuterò il da farsi nelle sedi opportune, ma soprattutto denotano per l'ennesima volta che Pellegrino ha una dettagliata conoscenza sul merito dell'inchiesta della Procura di Bari e su come essa nasce".

Lo ha affermato il ministro Raffaele Fitto rilevando che si tratta di una "circostanza non nuova visto che lo stesso Pellegrino, in passato, insieme con il senatore del Pd Alberto Maritati, aveva commentato dettagliatamente altre inchieste della Procura di Bari appena nate e delle quali neanche gli interessati avevano ancora ricevuto atti e notizie. Un metodo che - sempre secondo Fitto - caratterizza il rapporto tra alcuni esponenti della sinistra e una piccola parte della magistratura barese e pugliese che, con questi reiterati comportamenti, continua a screditare tutta quell'altra parte della magistratura che lavora seriamente e non si presta a questi giochetti".

"Insomma - ha aggiunto Fitto- più passano le ore più risulta chiaro che non c'è assolutamente nulla di casuale e di scollegato tra le al premier preannunciate domenica scorsa da Massimo D'Alema, lo scoop giornalistico del Corriere della Sera, la fuga di notizie dalla Procura di Bari e la circostanza che nonostante la folla che circondava il Presidente Berlusconi a Bari, la signora D'Addario sia riuscita ad essere spesso sullo sfondo delle foto scattate per strada al Presidente. A questo proposito - si chiede il ministro - è vero o non è vero che nei giorni successivi alla visita, la signora D'Addario ha contattato molte tv locali chiedendo copia delle immagini che la ritraevano a Bari affianco al Presidente? Ed è vero o non è vero che in particolare sia stata a Telenorba chiedendo quelle immagini? E, ancora, è vero o non è vero che sempre la signora D'Addario, il giorno della visita del Presidente, ha contattato il titolare dell'agenzia fotografica Ipiesse News chiedendogli copia di foto e immagini che la ritraessero accanto al Presidente? E, se è vero, perché lo ha fatto?"

Secondo il ministro Fitto "non possono essere tutte coincidenze, sembra, piuttosto, coincidere tutto ancora una volta con un disegno preordinato mirato a screditare il Presidente Berlusconi e a condizionare i ballottaggi. Non è un caso che gli annunci di siano arrivati dalla Puglia; non è un caso che a Bari si tenga domenica e lunedì prossimi uno dei ballottaggi più importanti per il Pd e il centrosinistra; non è un caso che a Bari il candidato del Pd sia Michele Emiliano, ex magistrato, che si ritrova oggi sindaco uscente e segretario regionale del Pd casualmente dopo aver indagato in passato in diverse inchieste, insieme all'attuale Sen. Maritati, su esponenti di rilievo di quello che poco dopo sarebbe diventato il loro partito".

"Non è un caso neanche - sempre secondo Fitto - che a buttare fango sul Presidente Berlusconi e a l'inchiesta barese si unisca oggi al coro il senatore pugliese del Pd Gianrico Carofiglio, anche lui ex magistrato, anche lui nella Procura di Bari, anche lui componente di quella allegra comitiva di amici e vacanzieri composta tra l'altro dalla moglie di Carofiglio, anche lei pm della Procura di Bari che indaga, non so quanto opportunamente, sulla Pubblica Amministrazione nella stessa città in cui il marito è senatore del PD e il sindaco è segretario regionale del partito del marito".

"Le strane coincidenze si sprecano - ha concluso Fitto - se è vero, come è vero, che l'inchiesta della Procura di Bari nell'ambito della quale ci si è imbattuti nella signora D'Addario riguarda presunti illeciti nella gestione sanitaria pugliese targata centrosinistra ma, stranamente, la fuga di notizie riguarda solo la signora D'Addario e dopo quella fuga l'inchiesta viene oggi secretata. Non possono essere tutte coincidenze. Tutto, piuttosto, coincide e dà ragione al Presidente Berlusconi nel parlare di complotto".

da www.corrieresalentino.it

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