Ore decisive per la nomina degli assessori, ma con qualche ansia finale: i piccoli partiti non mollano la presa e chiedono pari dignità. Nell’esecutivo qualche novità interessante in attesa di un “sì"
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![]() ![]() Antonio Gabellone: alcuni nodi ancora da sciogliere. |
Non fanno sconti, invece, i “nanetti”che continuano a tenere la giunta col fiato sospeso, visto che non ci stanno a venire ridimensionati nel nuovo esecutivo: singolare la posizione del Patto per il Salento di Mario Pendinelli, che preme perché sia riconosciuto un ruolo assessorile ad una delle proprie candidate, Maria Assunta Panico e Maria Angela Di Carlo. Non si esclude l’esclusione a sorpresa del partito del sindaco di Scorrano dalla giunta. Sulla stessa linea d’onda anche l’Udeur, che rischierebbe il posto nell’esecutivo. Se così fosse, possibile anche il semplice appoggio esterno alla maggioranza da parte delle due piccole componenti.
Gabellone, al momento, preferisce non rilasciare dichiarazioni ufficiali, ma spiega che in un percorso così particolare ci sta che “occorra operare qualche limatura”, ma assicura che la squadra è in dirittura d’arrivo. Posto assicurato in giunta, invece, per Simona Manca, che rappresenterà territorialmente Trepuzzi e rafforzerà la connotazione politica del Pdl nell’esecutivo.
Ecco, salvo sorprese, quella che dovrebbe essere la prossima squadra di governo: i nomi certi per il Pdl sono quelli di Ernesto Toma e Silvano Macculi (quest’ultimo, però, con una possibile sorpresa, visto che si è a lungo parlato della delega all’ambiente, ma che, invece, potrebbe ottenere il bilancio), Giovanni Ippazio Stefano e Salvatore Marcello Di Mattina; sempre nel Pdl, in quota ex An, Pasquale Gaetani e la coordinatrice provinciale de “La Città”, Simona Manca”; per la Puglia prima di tutto, esclusione a sorpresa, dunque, per Mino Miccoli ed assessorati a Pierluigi Pando e Pompilio Massimo Como; Luigi Ciccarese rappresenterà in giunta “Progetto Provincia”; Carlo Merenda dovrebbe essere il nome dell’Udeur, se non ci dovessero essere intoppi dell’ultima ora; Stefano Minutello e Salvatore Polimeno si giocano l’assessorato in quota Azzurro Popolare; Maria Assunta Panico potrebbe essere il nome del Patto per il Salento, mentre l’ultima postazione rosa si gioca tra Filomena D’Antini, moglie di Solero, capogruppo Pdl al comune di Lecce, Silvia Nascetti, Fernanda Metrangolo e Marcella Rucco.
Interessante resta capire cosa succederà con l’Udc, partito con cui Gabellone sta tentando di avvare un dialogo per un possibile coinvolgimento nel governo provinciale dell’ultima ora. Per ora Ruggeri continua a negare, ma non si escludono colpi di scena. Di certo, il fatto che il Pdl cerchi un contatto con l’Udc è il segnale del desiderio di avere una stabilità di governo forte, che forse le ultimi vicissitudini coi piccoli partiti stanno mettendo in dubbio. Questo l’elenco dei consiglieri provinciali eletti, che, con la nomina degli assessori, è destinato a subire nuove variazioni con qualche le surroga.
Per il gruppo “Popolo della Libertà” saranno undici i consiglieri: Ernesto Toma, Silvano Macculli, Roberto Marti, Giovanni Marra, Francesco Pagella, Pasquale Luigi Gaetani, Giorgio Antonio Primiceri, Giovanni Ippazio Stefano, Salvatore Marcello Di Mattina, Francesco Cimino, Livio Nisi.
Per “La Puglia Prima di Tutto” cinque consiglieri: Cosimo Miccoli, Pierluigi Pando, Sandro Quintana, Pompilio Massimo Como, Antonio Ermenegildo Renna.
Per il gruppo “Progetto Provincia – Lista del Presidente” due consiglieri: Bruno Ciccarese, Antonio Rosario. Per il gruppo “Azzurro Popolare” due consiglieri: Stefano Minutello, Salvatore Polimeno; per il gruppo “Patto per il Salento – PPS”: Mario Pendinelli. Per il gruppo “Udeur – Popolari”: Carlo Giuseppe Merenda.
Ecco chi potrebbe entrare, tramite surroga, dopo la nomina degli assessori: nel Pdl, scaldano i motori Pasquale Guido, sindaco di Monteroni, Biagio Ciardo (che potrebbe essere il presidente del consiglio provinciale o il vicepresidente provinciale, in alternativa alla Manca), Francesco Bruni, già sindaco di Otranto (che potrebbe raccogliere l’eredità di Gabellone quale capogruppo consiliare del Pdl), Raffaele Capone e Renato Stabile, che in extremis ha sorpassato nel riconteggio Luigi Coclite. Due nuovi posti in consiglio per la Puglia prima di tutto prenotati da Antonio Del Vino e Luigi Tramacere. Al posto dell’assessore in pectore Ciccarese, per “Progetto provincia”, in consiglio dovrebbe entrare Roberto Marra; per l’Udeur, il cui posto in giunta non sembra assicurato (si pensa a qualche incarico di sottogoverno), ma qualora arrivasse l’assessorato per Merenda, posto a disposizione per Massimo Andrea De Marco. Azzurro Popolare potrebbe schierare Salvatore Perrone.
Tra i banchi dell’opposizione troveranno posto altri sei gruppi consiliari. Per il gruppo “Partito Democratico” cinque consiglieri: Cosimo Durante, Sergio Blasi, Alfonso Rosario Rampino, Gabriele Umberto Mario Caputo. Per “Salento C’è”: Giovanni Siciliano. Per l’“Italia dei Valori”: Gianfranco Coppola. Per il gruppo “Partito Socialista”: Vittorio Potì. Per il gruppo “Giovanni Pellegrino per il Salento”: Aurelio Antonio Gianfreda. Per il gruppo “Casini – Unione di Centro” due consiglieri: Cosimo Frasca, Giovanni Tundo. Per il gruppo “Io Sud” due consiglieri: Paolo Cairo, Severo Martini. Tra i banchi di Palazzo dei Celestini troveranno posto, inoltre, gli altri candidati sconfitti alla carica di presidente della Provincia di Lecce: Loredana Capone ed Adriana Poli Bortone.
"DONNE NEL CENTRODESTRA, SOLO UN PROBLEMA DI QUOTE ROSA?"
“Le donne per il centrodestra sono solo un problema di quote rosa? Questo sembra emergere dal dibattito all’interno della nuova maggioranza di palazzo dei Celestini”, afferma intanto Paola Martino, coordinatrice del Forum provinciale delle donne del Partito democratico, “La Provincia di Lecce di Antonio Gabellone ha ereditato dalla precedente amministrazione di centrosinistra, uno statuto che prevede la seguente dicitura, all’articolo 2, comma 2: Ai fini delle Pari Opportunità tra uomo e donna dovrà essere assicurata la presenza di entrambi i sessi nella Giunta e negli Organi Collegiali della Provincia nonché negli Enti, Aziende, Agenzie ed Istituzioni da essa dipendenti. A tal fine nelle nomine nessuno dei due sessi può essere di norma rappresentato in misura superiore a ¾ quando i componenti da nominare superano le tre unità. Una norma antidiscriminatoria frutto della ferma posizione delle donne del centrosinistra che ora le donne del centrodestra si trovano in eredità”.
“Ci auguriamo che le donne della nuova coalizione ne sappiamo fare buon uso – prosegue Paola Martino - e che coloro che saranno “nominate” assessore nella nuova Giunta dimostrino che una politica delle donne è possibile anche da destra. Così come ci auguriamo che la scelta cada su donne competenti e che non sia solo una scelta di immagine per non violare l’obbligo statutario”. D’altronde le donne professioniste e competenti ci sono anche tra le fila del centrodestra; anche se l’assenza di donne elette nella maggioranza non facilita il compito e nello stesso tempo denota come vi siano ancora molti passi da fare per raggiungere la parità sostanziale”.