| |
Sabato, 2 maggio 2009, alle ore 12, a palazzo Adorno si terrà una conferenza stampa sul tema: “Ultimi interventi di Regione Puglia e Provincia di Lecce per l’infrastrutturazione del Salento”. Interverranno: il vice presidente della Regione, Sandro Frisullo, il presidente della Provincia Giovanni Pellegrino, la vice presidente Loredana Capone e l’assessore provinciale alle strade, Flavio Fasano. La situazione di crisi che con particolare intensità sta riguardando i settori produttivi del Salento, impone da parte delle istituzioni interventi mirati e coerenti con la complessiva strategia di sviluppo. E’ esattamente questo che, in questa settimana, la Regione Puglia, in stretto accordo con la Provincia di Lecce, ha inteso fare approvando alcune importanti deliberazione che attivano nuove risorse per il Salento e per i settori produttivi. |
giovedì 30 aprile 2009
Frisullo e Pellegrino presentano gli interventi per migliorare le infrastrutture del Salento - da ilcorrieresalentino.it
Il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa a Lecce - da ilcorrieresalentino.it
Giovedì 30 Aprile 2009 17:12 | |
Si terrà domenica 3 maggio, alle ore 10, nella sala conferenze dell’Hotel President di Lecce, la conferenza stampa di presentazione del candidato presidente alla Provincia di Lecce Adriana Poli Bortone. Saranno presenti, oltre il presidente di IO SUD e candidato presidente alla Provincia di Lecce, sen. Adriana Poli Bortone, il segretario nazionale dell’Udc, on. Lorenzo Cesa e il consigliere regionale Dario Stefàno. |
Sanza (Udc): il Pdl chiarisca lo ‘strabismo metodologico’
Giovedì 30 Aprile 2009 18:26 | |
“Qualcuno si erge a paladino di coloro che giustificano la migrazione da un partito ad un altro per nobili ragioni culturali a fronte di quanti, come me, in una stagione particolarmente convulsa, difendono una propria storia che non è certo diversa da quelli che provano a sottolineare una propria coerenza. Un pò tutti gli ex democristiani, come gli ex socialisti, in questi anni, hanno cercato di dar vita a movimenti e a partiti che al ‘centro’ dello schieramento politico italiano recuperassero la propria storia e i propri ideali: chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Lo ha detto il segretario regionale pugliese dell’Unione di Centro, on. Angelo Sanza. “Il mio dovere – aggiunge Sanza - è quello di difendere l’Unione di Centro dalle indebite aggressioni che subisce sul territorio regionale. Chiederei ai novelli custodi dei valori berlusconiani quale atteggiamento dovrebbe avere oggi una personalità politica così profondamente mortificata come l’onorevole Vernola? Rimanere nel Pdl dal quale è stato di fatto espulso? O non continuare l’impegno politico altrove? Ma di questo non spetta a me parlarne. Mi preme, però, segnalare che l’uscita di qualcuno dall’Udc ha solo motivazioni strettamente opportunistiche e, se questo non fosse vero, dovrebbe esser dimostrato con nobili argomentazioni. L’Udc ha deciso, da un anno, di rifiutare la subalternanza alla volontà in sede nazionale del Cavaliere, e dei suoi ‘prodi’ in sede locale. Vorrei tanto che qualcuno spiegasse ai Pugliesi, e in particolare a quanti si ergono a testimoni di una coerenza politica, perchè mai Berlusconi pretenda la semplificazione politica a livello nazionale costringendo tutti, An e cespugli, ad entrare anche con finti congressi nel Pdl, anche se nella stesura delle liste dei candidati per le elezioni europee vengono addirittura rispettate le quote dei partiti di provenienza? Ma ciò che è veramente grave è registrare che quella unità e semplificazione, quando si passa alle elezioni locali, si trasforma in un florilegio esasperato di liste legate alla nascita di partitini voluti da personaggi locali. Gli stessi uomini sono unitari contro l’Udc a livello nazionale e plurali sempre contro l’Udc in sede di elezioni locali. Spieghiamo ai Pugliesi e agli Italiani perchè mai l’Udc debba sentirsi accerchiato da uno strabismo metodologico. E’ giunto il momento – conclude Sanza - di chiarire una buona volta quale ruolo giochino sul territorio regionale quei movimenti che Berlusconi sopprime a livello nazionale: un metodo subdolo per combattere il nostro partito. E’ a tutto questo che intendiamo ribellarci e da cui abbiamo diritto di difenderci”. Il Presidente regionale dell'Udc di Puglia Candidato al Parlamento europeo on. Angelo Sanza |
Loredana Capone: la provincia di Lecce per il lavoro stabile - da ilcorrieresalentino.it
Giovedì 30 Aprile 2009 18:28 | |
![]() Questa opposizione, dopo cinque anni di collaborazione, sta mostrando il suo peggior volto. Continua a parlare contro un’amministrazione che fa e che funziona. Il centrodestra sostiene inoltre che io sia l’ispiratrice delle scelte di Giovanni Pellegrino. Mi sembra un vera e propria caduta di stile nei confronti dell’avvocato Pellegrino che, per la sua storia professionale e politica, non ha certo bisogno di qualcuno che scriva o pensi i suoi atti. Io mi assumo tutte le responsabilità di governo perché questa Provincia ha fatto scelte coraggiose. Sono per la stabilità del lavoro, unica garanzia per avere affidabilità dei servizi, competitività e per dare certezza alle famiglie. Antidoto contro l’idea liquida di una società senza valori che non aiuta ad avere figli e non investe sul futuro. A ciascuno deve essere garantito il lavoro come diritto che è connesso alla sicurezza e alla stabilità, contro la logica del “favore” connesso invece alla precarietà e all’incertezza. Loredana Capone Candidata alla Presidenza della Provincia di Lecce |
Wojtek Pankiewicz , “Accetto la candidatura della PPdT” - da ilpaesenuovo.it

Wojtek Pankiewicz: Accetto la candidatura - da ilcorrieresalentino.it
Ho deciso, d’intesa col mio movimento politico
Ora mi attrae l’idea di poter stabilire una continuità di impegno e di azione tra Palazzo Carafa e Palazzo dei Celestini, nell’ambito del grande progetto politico-amministrativo proposto dal candidato presidente del centrodestra Antonio Gabellone. Per questo ho superato ogni indugio ed ho accettato la candidatura.
Wojtek Pankiewicz
Il centro (della) destra con l’incubo di non farcela al primo turno - Feste e gazebo per la pasionaria - da il paese nuovo
Un pò gli... brucia! E daì! C’è affanno nel centro (della) destra, timori che via via minacciano di trasformarsi in paure, in incubi.
A lenire si ‘armano polemichette senza sostanza per di esorcizzare un sentimento di mancanza che, giorno dopo giorno, monta e pare pervadere i loro sconsolati animi: sembra facile rinunciare alla Senatrice.
Raffiche micidiali di parole! In verità balbetii! Più sussurri che grida per incisività e costrutto politico.
Ieri, tra le e.mail, spiccava quella tutta puntuta dell’onorevole Greco de “La Puglia prima di tutto” scandalizzato per la festa che i giovani dell’Adriana si sono organizzati per festeggiare l’Io Sud.
Traditrice del suo elettorato è Poli Bortone che sale sul palco con le travesta - tuonava su carta l’onorevole fittiano - circondata da corpi dipinti sulle note del “We are the champions” dell’immortale Freddie Mercury reincarnato nell’uguale Piero Venery. Che schifo! Vade retro, c’è Satana! sembra dire tra le righe il timorato Una festa che, in verità, di sudista non aveva niente! O forse il riferimento era alla tamurriata che i femminielli napoletani dedicano, il giorno della Candelora, per grazia ricevuta alla Madonna di Montevergine? Non sappiamo, chiederemo, anche se il riferimento ci sembra molto colto!
Ma una festa è una festa, non si può star lì a cavillare. L’appeal è tutto proteso verso il popolo delle disco, degli aperitivi e degli after hours. Un popolo numeroso e variegato, tendenzialmente già destro. Già acquisito dunque!
Ma in questi giorni d’inizio campagna Poli Bortone si prova nel largo del territorio, gira inattesa tra i gazebo e, a quanto pare, riscuote successi. Preoccupati!?
La riconoscono, le vanno incontro, la invitano. C’è affetto! Non è percepita (ed è il paradosso) come un politica ma come una che ha le ..., che è capace, che è concreta insomma.
E questa sua scommessa di autonomia gasa!
Purtroppo è costretta anche a perdite di tempo, che se non ci fossero gli sciocchi sarebbe molto meglio! Tipo quelli che a scoppio ritardato s’accorgono della non originalità della simbologia adottata da Io Sud. L’ hanno copiato, è un plagio del più noto “I love New York” (uno dei primi concept di marketing territoriale firmato nel 1978 da Milton Glaser).
Che scoperta! Arguti eh, i cecchini! Sparano a vuoto!
Mauro MarinoSi fanno i conti e non tornano! Il ‘danno’ chiama alla militanza, si rispolvera tutta la vèrve necessaria e, la prima linea, ‘alzo zero’, spara a tutta forza... comunicati stampa.
Lecce: SCATTA LA CORSA PER LE ELEZIONI. E IN COMUNE E’ SCONTRO - Il Pdl spinge per il rimpasto - da la gazzetta del mezzogiorno del 29 Aprile 09
«Caro sindaco, occorre subito fare chiarezza all’interno dell’es e c u t i vo » sono ormai state definite le liste per le provinciali
FABIO CASILLI
• «Caro sindaco, occorre fare subito chiarezza all’interno della Giunta di Palazzo Carafa». La sollecitazione è contenuta in una lettera che Cosimo Gallo, nelle vesti di coordinatore provinciale del Popolo della Libertà, ha fatto recapitare a Paolo Perrone. La missiva è stata protocollata ieri in municipio e, di fatto, spinge il primo cittadino a “cacciare” Adriana Poli Bortone e gli altri due assessori a lei vicini, Severo Martini e Luciano Battista, dall’esecutivo. «Si tratta di una presa di posizione legata al quadro politico, che è cambiato rispetto all’avvio dell’Amministrazione - spiega lo stesso Gallo - Perché il rischio è che si ingeneri disorientamento tra gli elettori, in vista delle Amministrative di giugno. Si avvertono confusione e tensione, a Palazzo Carafa, ed è opportuno fare chiarezza. In particolare nella città-capoluogo, ci sarà una campagna elettorale per le Provinciali tra assessori schierati su fronti opposti. Per questo, come Pdl siamo pronti a dare pieno sostegno al sindaco per le decisioni che, nella sua autonomia gestionale, prenderà».
L’imperativo del numero uno salentino del Pdl, però, resta: «fare chiarezza quanto prima». E l’azzeramento della Giunta, col successivo ingresso di Wojtek Pankiewicz (Centro moderato) e, probabilmente, Daniele Montinaro (ex “Una buona azione per Lecce”) e Nunzia Brandi (Pdl, nel rispetto delle “quote rosa”) dovrebbe essere ormai imminente: in molti lo danno per certo entro questa settimana.
Intanto, i partiti danno gli ultimi ritocchi alle liste da presentare proprio in vista delle Provinciali. E proprio nella città-capoluogo si giocherà una partita senza esclusione di colpi. Nel quartiere Stadio si contenderanno un seggio a Palazzo dei Celestini gli uscenti consiglieri provinciali Roberto Martella (per il Pdl) e Maria Antonietta Capone (per la lista Pellegrino), gli assessori Attilio Monosi (per “La Puglia prima di tutto”) e Severo Martini (per “Io Sud”) e Maurizio Ciardo (per l’Udc). Il Pd spinge per la candidatura del vicepresidente vicario del Consiglio comunale Antonio Torricelli, peraltro residente nel quartiere. Ma una guerra all’ultimo voto si prospetta anche nel collegio Centro-Mazzini, dove scendono in campo l’assessore Roberto Marti (per il Pdl), i consiglieri Wojtek Pankiewicz (per la Puglia prima di tutto), Rita Quarta (per il Pd) e Angelamaria Spagnolo (per la lista Pellegrino). Ma anche l’attuale numero uno di Palazzo dei Celestini, Giovanni Pelleg rino, sarà della partita, ma al quartiere Rudiae, dove se la vedrà col presidente circoscrizionale Carmelo Isola (per il Patto per il Sud), i consiglieri Paolo Cairo (per “Io Sud”), Carlo Benincasa (per il Pd), Damiano D’Autilia (per la Puglia, prima di tutto) e, quasi sicuramente, Gigi Coclite (per il Pdl).
Proprio in merito alle candidature su Lecce dice la sua Fabrizio Marra, segretario cittadino del Pd. «Ritengo che il lavoro svolto dalla Segretaria cittadina per l’individuazione delle migliori candidature per la Città di Lecce, sia stato proficuo e costruttivo, trovando la massima disponibilità di tutti i dirigenti, nonché del gruppo consiliare - spiega Marra - Forte sarà anche la presenza delle donne, all’insegna di una parità di genere che ha sempre contraddistinto l’attività politica del Pd, sin dalla sua nascita. Personalmente, ho ritenuto importante dare anche la mia disponibilità per una candidatura, che rappresentasse un ulteriore forma di impegno a servizio del partito».
«Non a caso - conclude - sebbene il collegio Centro-Mazzini mi era stato proposto dai vertici provinciali, e li ringrazio per questo, ho ritenuto che, avendo il Pd di Lecce anche altre valide risorse su quel territorio, fossero importanti la presenza e l’impe gno del segretario in un collegio che ricomprendesse anche le periferie. E’ per questo che il mio collegio, in questa competizione provinciale, sarà quello di Piazza Ariosto-Santa Rosa-Salesiani-Marine».
mercoledì 29 aprile 2009
Sud Est e alta velocità nel Salento: Vergognoso spot elettorale del PD - da ilcorrieresalentino.it
![]() Ieri e l’altro ieri la stampa salentina scriveva: “Ecco il nuovo treno ma senza binari”. Ma ieri la carovana elettorale del Pd ha inaugurato in pompa magna il nuovo treno parlando addirittura di una alta velocità “versione Sud Est” che non potrà mai esserci, posto che non ci sono i binari, si sono perse le tracce del progetto di soppressione dei passaggi a livello, il cantiere è abbandonato a se stesso e, pure una volta superati questi ostacoli chissà tra quanti anni, non si potrà mai parlare di alta velocità per treni regionali che devono necessariamente fermarsi in tutte le stazioni. E’ quindi evidente che Frisullo, Loizzo e la candidata del Pd alla Provincia, Loredana Capone, casualmente seduta accanto a loro per una provvidenziale indisposizione del Presidente Pellegrino che l’ha delegata a sostituirlo, hanno indecorosamente costruito uno spot elettorale. Non siamo certo meravigliati dagli assessori regionali, né dal Pd; ci meraviglia piuttosto che le Ferrovie Sud Est si siano fatte strumentalizzare come attori in questo spot indecoroso e bugiardo. Sen. Cosimo Gallo Coordinatore provinciale Pdl Lecce On. Luigi Lazzari Deputato Pdl |
Lazzari (Pdl) risponde a Sanza (Udc): Parla di mercenari? Lui è il tartan della cattiva politica pugliese - da ilcorrieresalentino.it
Angelo Sanza questa volta ha passato il limite della decenza. Dopo avere per anni girovagato da un partito all’altro aggrappandosi come Tarzan alle liane di chiunque gli garantisse uno scranno in Parlamento, si permette di chiamare “mercenari” coloro che per coerenza con la propria storia politica, con il consenso ricevuto dagli elettori di centrodestra e con i valori in cui credono hanno deciso di abbandonare l’Udc che anche per “merito” di Sanza se ne va a sinistra, scegliendo invece di sostenere il Pdl restando nel centrodestra. La volgarità di Sanza ci costringe a scendere al suo stesso livello: finora in Puglia nessuno si è mai accordo della sua presenza se non per i danni che ha provocato e per le campagne elettorali in cui è venuto a chiedere voti che oggi devia addirittura sulla sinistra. Dopo nove legislature alla Camera ha ancora la faccia tosta di tornare a chiedere voti in Puglia per assicurarsi poltrone e prebende. Ma siamo certi che i cittadini abbiano ben capito chi è Angelo Sanza e soprattutto che è arrivato decisamente il momento che questo signore se ne torni a casa sua. On. Luigi Lazzari Deputato Pdl |
Il centrodestra fa polemica su tutto - da ilcorrieresalentino.it
![]() La tattica del Pdl è fin troppo chiara: provare a distruggere a parole e con sterili polemiche i risultati ottenuti da questa amministrazione provinciale. Polemiche inutili come nel caso di Alba Service o del Segretario generale Scarascia che servono solo a nascondere la totale assenza di un progetto politico attendibile. Nessun programma, nessuna idea: solo la voglia di partecipare a sterili discussioni su quanto fatto. Il centrodestra dovrebbe proporre qualche idea per il futuro. La metropolitana di superficie, con il potenziamento dei treni ed il concreto finanziamento già disposto del rifacimento delle rotaie, per consentire il miglioramento del sistema sino a Gagliano, è un sogno che si realizza per tutti. Loredana Capone Candidata alla Presidenza della Provincia di Lecce |
UNA CAMPAGNA ELETTORALE TRA BOTTE DA ORBI E VELENI - da lecceprima.it
“La volgarità di Sanza – aggiunge - ci costringe a scendere al suo stesso livello: finora in Puglia nessuno si è mai accordo della sua presenza se non per i danni che ha provocato e per le campagne elettorali in cui è venuto a chiedere voti che oggi devia addirittura sulla sinistra. Dopo nove legislature alla Camera ha ancora la faccia tosta di tornare a chiedere voti in Puglia per assicurarsi poltrone e prebende. Ma siamo certi che i cittadini abbiano ben capito chi è Angelo Sanza e soprattutto che è arrivato decisamente il momento che questo signore se ne torni a casa sua”.
Ma le polemiche al vetriolo colpiscono anche il Pd, soprattutto in merito alla questione dei nuovi treni delle Fse, inaugurati ieri sulla tratta Lecce-Martina: “Da tempo ci chiedevamo – affermano in un comunicato congiunto il coordinatore provinciale Pdl, Cosimo Gallo, e Luigi Lazzari - come mai i nuovi treni delle Sud Est comprati dalla Regione Puglia, arrivati a gennaio scorso, restassero parcheggiati sui binari mentre i cittadini continuavano a viaggiare sulle littorine. Oggi lo scopriamo: la Giunta Vendola li teneva in serbo per consentire a Loizzo, Frisullo e al resto del Pd salentino di farsi campagna elettorale con la consueta dose di propaganda, demagogia e bugie”. Il riferimento degli esponenti del centrodestra è soprattutto alla questione dell’assenza di binari e di linee comode, per garantire la funzionalità dei nuovi treni: “Ma ieri la carovana elettorale del Pd – sottolineano - ha inaugurato in pompa magna il nuovo treno parlando addirittura di una alta velocità versione Sud Est che non potrà mai esserci, posto che non ci sono i binari, si sono perse le tracce del progetto di soppressione dei passaggi a livello, il cantiere è abbandonato a se stesso e, pure una volta superati questi ostacoli chissà tra quanti anni, non si potrà mai parlare di alta velocità per treni regionali che devono necessariamente fermarsi in tutte le stazioni. E’ quindi evidente che Frisullo, Loizzo e la candidata del Pd alla Provincia, Loredana Capone, casualmente seduta accanto a loro per una provvidenziale indisposizione del Presidente Pellegrino che l’ha delegata a sostituirlo, hanno indecorosamente costruito uno spot elettorale. Non siamo certo meravigliati dagli assessori regionali, né dal Pd; ci meraviglia piuttosto che le Ferrovie Sud Est si siano fatte strumentalizzare come attori in questo spot indecoroso e bugiardo”.
E si respira tensione anche al Comune di Lecce, dove il sindaco Paolo Perrone, è stato incoraggiato dai componenti del Pdl locale, a “fare chiarezza” nella sua maggioranza, azzerando la giunta e mettendo fuori Adriana Poli Bortone e i rappresentanti di “Io Sud”. Si attendono evoluzioni. Nel centrosinistra, invece, sembra essere tornato un certo ottimismo sulla prossima competizione elettorale. Lo si evince dalle parole della candidata, Loredana Capone, che parla di “centrosinistra, unito anche in questa competizione elettorale: forte nelle liste, coeso nel gioco di squadra”, che “ha voglia di vincere e di governare”, che “punta sulla valorizzazione delle diverse culture della coalizione e su un programma che guarda alle diversità del Salento, da Guagnano a Santa Maria di Leuca, e al contempo alla voglia di giocare in sintonia”.
Una coalizione, secondo la Capone, rafforzata dalla lunga esperienza di governo, che “non ha mai subito un giorno di crisi, che ha sempre trovato l’unità sulle decisioni”: “Anche in questa occasione – puntualizza la Capone - la squadra si presenta compatta contro un centrodestra che invece è spaccato. Questo punto di forza lo vogliamo giocare perché crediamo che per uscire dalla crisi globale più forte e temprato, il Salento abbia bisogno di armonia nella squadra di governo e proposte fresche che puntano sulla capacità di premiare l’innovazione per fare della provincia di Lecce una delle province più innovative d’Italia”.
Tra i problemi prioritari del Salento, la Capone ne indica due: “l’emigrazione dei giovani talenti e lo scarso investimento sulla managerialità delle nostre imprese e delle pubbliche amministrazioni. Sono problemi che impoveriscono il nostro tessuto produttivo fatto soprattutto di piccole imprese che hanno difficoltà a sostenere i costi dell’investimento in innovazione e management e indebolisce la nostra rete di comuni, la maggior parte dei quali è di piccole dimensioni ma ha comunque bisogno di efficienza”.
La Capone assicura promozione di “opportunità di lavoro nel Salento” attraverso accordi con imprese nei settori strategici e con sostegno dei costi di formazione a carico della Provincia, grazie anche al recente conferimento della delega alla formazione professionale da parte della Regione Puglia all’ente. Poi la candidata del centrosinistra risponde alle accuse del centrodestra in merito alla questione Fse: “È comprensibile che il centro destra si dispiaccia se dopo cinquanta anni ditotale inerzia e di abbandono delle Ferrovie Sud Est, anche da parte della giunta Fitto, finalmente siamo riusciti a dotare studenti e pendolari di treni moderni, accoglienti e tecnologici. Ciò che non comprendo è come anche di fronte ad un grande successo di tutto il territorio, come il primo viaggio dei nuovi treni delle Ferrovie Sud Est che si trasformeranno, grazie all’impegno di Provincia di Lecce e Regione Puglia, in una moderna metropolitana di superficie il centro destra riesca a fare polemica elettorale”.
“La tattica del Pdl è fin troppo chiara – puntualizza - provare a distruggere a parole e con sterili polemiche i risultati ottenuti da questa amministrazione provinciale. Polemiche inutili come nel caso di Alba Service o del segretario generale Scarascia che servono solo a nascondere la totale assenza di un progetto politico attendibile. Nessun programma, nessuna idea: solo la voglia di partecipare a sterili discussioni su quanto fatto. Il centrodestra dovrebbe proporre qualche idea per il futuro. La metropolitana di superficie, con il potenziamento dei treni ed il concreto finanziamento già disposto del rifacimento delle rotaie, per consentire il miglioramento del sistema sino a Gagliano, è un sogno che si realizza per tutti”. Sul nodo candidature, nel centrosinistra, chiarita la discesa in campo di Marra nell’area dei Salesiani, il collegio più interessante resta quello di Maglie, dove si giocano la candidatura tre big del Pd: Giovanna Capobianco, assessore uscente, Nicolino Sticchi, e Sergio Blasi. A breve, anche la soluzione di questo dubbio politico.
PROVINCIALI: TRA CANDIDATURE, LISTE E UN PO’ DI NUMERI - da lecceprima.it
Si discute anche nel centrodestra sulle candidature nei collegi e sul possibile moltiplicarsi delle liste a sostegno di Antonio Gabellone, che potrebbero variare, secondo i rumors degli addetti ai lavori, tra le undici alle quattordici. Ma intanto c’è già la prima certezze: Destra di Base, formazione politica che si propone di rappresentare nel Pdl i valori della destra, rimasta orfana di An, non presenterà una propria lista. La decisione è maturata dopo un incontro lungo, votata a maggioranza dal direttivo provinciale, nella propria sede a Maglie, appena alcune ore dopo l’atteso incontro con il ministro Raffaele Fitto, il coordinatore provinciale del Pdl, Cosimo Gallo, ed il candidato presidente, Gabellone.
Ddb, pur sostenendo elettoralmente il Pdl alle prossime provinciali, non ha ritenuto che vi fossero attualmente “le condizioni politiche favorevoli alla formazione di una lista propria”: la partecipazione attiva dell’associazione alla campagna elettorale darà, dunque, garantita con l’inserimento di propri candidati, tutti già tesserati in An, nella costituenda Lista del Presidente. Dal direttivo di Ddb spiegano il perché di questo approdo: “Purtroppo, il ruolo politico richiesto da Ddb, indispensabile per garantire politicamente sul territorio i nostri esponenti e i nostri candidati, specialmente i consiglieri e gli assessori che amministrano i comuni assieme ad altri autorevoli candidati del Pdl, non ci è stato concesso. E quindi Ddb non potendo avere gli strumenti necessari per poter allestire la migliore lista possibile su tutto il territorio salentino, sarà presente in questa tornata elettorale con propri candidati solo in alcuni collegi della provincia”.
Emerge, tuttavia, una qualche amarezza in questa decisione: “è un peccato, perchè la nostra sarebbe stata una lista competitiva e soprattutto completamente composta da amministratori ed nostri esponenti locali provenienti da Alleanza Nazionale che in questo Pdl provinciale non si sentono ancora ben tutelati e che ben avrebbero rappresentato gli elettori di An, che tra i candidati del Pdl non troveranno tesserati di An da votare, visto che tutti i candidati de La Città messi in quota ad An, non sono tesserati di An, e oltretutto nulla hanno a che fare da anni con il nostro elettorato. Così è, e noi nulla possiamo fare se non mantenere un contegno fermo e dignitoso con chi pur non rappresentandoci si ostina a voler decidere anche per noi, senza nemmeno consultarci”.
Chiaro, dunque, il riferimento agli esponenti de La Città, che nelle liste del Pdl andrebbero ad occupare le percentuali spettanti alla vecchia An, senza contenere, come sostenuto da Ddb, un solo tesserato An: “Per noi, cari rappresentanti di An nel Pdl – puntualizzano dal direttivo di Ddb -, decidiamo solo noi. In ogni caso chiunque proviene da An e non sente rappresentato da costoro, sappia che potrà sempre fare affidamento su Destra di Base che, oltre a rappresentare l’identità e la partecipazione della destra nel Pdl, è oggi impegnata nell’ardua impresa di far comprendere bene a tutti quanti che il popolo della destra salentina non è buono solo come rincalzo elettorale durante il periodo delle elezioni per far eleggere i soliti noti, ma è una grande comunità militante con un cuore immenso e un carattere forte orgoglioso che tutti devono riconoscere e rispettare sempre”.
E, al contrario di quanto si fossa far credere, le lamentele espresse da Ddb dimostrano, senza alcun equivoco, che i malumori presenti nell’ala ex An siano tutt’altro che frutto di fantasiose ipotesi. Intanto, da Io Sud, che nella serata darà vita alla festa più chiacchierata del momento (soprattutto grazie all’equivoco ormai noto alle cronache), danno un po’ i numeri del proprio portale, che in poco più di cinquanta giorni, ha raggiunto quota 100.000 mila pagine viste e 20.000 utenti “unici” che lo hanno visitato, con tantissimi ospiti stranieri. Gran successo anche per il profilo su Facebook di Adriana Poli Bortone, che, in poco tempo, ha registrato 5.000 utenti “amici”, ed altri 2.100 in attesa di risposta. Successo, insomma, per tutti i canali di informazione e di comunicazione, messi a disposizione dal movimento, a dimostrazione di un’attenzione intorno a “Io Sud” che evidentemente è sempre più crescente.
Damone: “Poli Bortone come Vendola” - da ilcorrieresalentino.it
In primo luogo devo registrare con rammarico che ancora una volta è stata sconfitta la Politica, quella vera, quella con la lettera maiuscola, che dovrebbe rappresentare la stella polare di tutti coloro che profondono impegno nell’agone pubblico per offrire un contributo di crescita e di servizio.
La cosa che lascia sgomenti è che tale inusitato e violento attacco, che ha travalicato i limiti della critica e della dialettica, è arrivato da un soggetto che ha ricoperto i più alti incarichi politici proprio grazie alla appartenenza ad un partito, ad una coalizione, ad una storia, ad una tradizione: tutto cancellato con una naturalezza che lascia basiti.
Proprio adesso che dopo anni ed anni di assenza la nostra regione è rappresentata ai massimi livelli dal ministro Raffaele Fitto, non si sentiva proprio il bisogno di inutili e sterili polemiche da parte di chi – dopo essere stato Ministro, parlamentare italiano ed europeo, esponente di primo piano del centro-destra – per mero capriccio personale ha fondato un nuovo partito di cui nessuno sentiva il bisogno.
In verità si fa fatica a registrare differenze sostanziali tra l’on. Nichi Vendola e l’on. Adriana Poli Bortone che per motivi di protagonismo e per imporre la propria persona hanno scelto di creare due nuovi partiti che vanno ad aumentare la confusione e la frammentazione dello scenario politico attuale.
Tutto ciò va contro quello che il ministro Fitto ha fatto e sta facendo per la crescita del nostro territorio e del nostro Mezzogiorno.
Non va dimenticato, infatti, l’egregio lavoro svolto dal ministro Fitto in materia di federalismo fiscale solidale, mediante la mediazione e la trattativa Politica (quella con la lettera maiuscola), che ha raccolto il consenso unanimemente convinto da parte di tutte le forze politiche ed istituzionali.
Né va dimenticato l’impegno quotidiano e costante del medesimo Ministro nei vari problemi che investono il suo dicastero, non ultimo quello sul cosiddetto ‘Piano Casa’ che lo ha consacrato leader nazionale di primissimo livello, facendo individuare nel suo modus operandi un esempio di dialogo e concertazione da seguire anche per altre questioni, ribattezzato dai media ‘Metodo Fitto’.
Perché, non va dimenticato, il Ministro ha una esperienza politica che proviene da lontano, guidando il Governo regionale proponendo riforme e risanamenti troppo tardi valorizzati ed apprezzati, fino ad arrivare all’odierna affermazione sulla scena politica nazionale.
A fronte di questo percorso politico caratterizzato dalla coerenza e dalla capacità, non è possibile ammettere lezioni e prediche da parte di chi opera turismo politico, inseguendo traguardi personali slegati dalla necessità di rafforzare la presenza coesa di rappresentanti territoriali vincolati da visioni comuni, sulla base di predicate e non praticate garanzie per i cittadini del sud.
Nel rispedire al mittente le infondate e risibili censure, devo ancora una volta pubblicamente ringraziare a nome di tutti i cittadini pugliesi e di tutti gli abitanti del Mezzogiorno d’Italia il ministro Raffaele Fitto, auspicando che il suo impegno sia sempre costellato dai successi che hanno caratterizzato la sua carriera e comportato benefici e progressi per la collettività del Sud”.
Un centrosinistra forte e coeso per il Salento - da ilcorrieresalentino.it
Una coalizione rafforzata dalla lunga esperienza di governo. “In questi anni la Provincia di Lecce, come ha più volte ricordato Giovanni Pellegrino, ha saputo vivere una stagione felice per il centrosinistra, con una coalizione coesa e forte, che non ha mai subito un giorno di crisi, che ha sempre trovato l’unità sulle decisioni. Anche in questa occasione la squadra si presenta compatta contro un centrodestra che invece è spaccato”, precisa Loredana Capone che guarda al futuro e propone nuovi spunti programmatici.“Questo punto di forza lo vogliamo giocare perché crediamo che per uscire dalla crisi globale più forte e temprato, il Salento abbia bisogno di armonia nella squadra di governo e proposte fresche che puntano sulla capacità di premiare l’innovazione per fare della provincia di Lecce una delle province più innovative d’Italia. Mi chiedono spesso”, prosegue la candidata del centrosinistra “quali siano i problemi che considero prioritari nel Salento. Ne indico due correlati tra loro che ci impegniamo a risolvere: l’emigrazione dei giovani talenti e lo scarso investimento sulla managerialità delle nostre imprese e delle pubbliche amministrazioni. Sono problemi che impoveriscono il nostro tessuto produttivo fatto soprattutto di piccole imprese che hanno difficoltà a sostenere i costi dell’investimento in innovazione e management e indebolisce la nostra rete di Comuni, la maggior parte dei quali è di piccole dimensioni ma ha comunque bisogno di efficienza”.“Il nostro impegno è quello di promuovere opportunità di lavoro nel Salento attraverso accordi preventivi con le imprese nei settori strategici (servizi, acqua, rifiuti, energia, manifatturiero e agricoltura) e con i comuni, finalizzati alla formazione e alla successiva assunzione dei giovani formati. La Provincia si impegnerà a sostenere i costi della formazione finanziando anche il tirocinio annuale, nelle aziende e nei centri di eccellenza mondiali”, precisa Loredana Capone che conclude con un auspicio. “Abbiamo cominciato in questi anni ma ora occorre un salto di qualità e un maggior investimento. Ci aiuterà molto il recente conferimento della delega alla formazione professionale da parte della Regione Puglia, da anni richiesta e prima di Vendola mai avuta, ci aiuterà molto”.
Pd, Marra corre al Salesiani. Dubbi per Maglie - da ilpaesenuovo.it

martedì 28 aprile 2009
MA QUALI “DRAG QUEEN” AD UGENTO? L’EQUIVOCO È SERVITO - da lecceprima.it
Nelle ultime ventiquattrore della politica salentina, si è consumato un “caso” giornalistico che evidentemente caso non era: non siamo ai livelli drammatici dell’esempio sopra citato, ma poco ci manca. Sì, perché, nella giornata di ieri, era circolata una notizia, capace di animare un dibattito complesso e di avviare tutta una discussione sui valori della politica: si era “appreso” da un comunicato stampa del coordinatore regionale de “La Puglia prima di tutto”, Salvatore Greco, che, nella festa organizzata dal movimento di Adriana Poli Bortone, nella cornice di Villa Elda ad Ugento, tra gli ospiti fosse computata una “drag Queen” (ossia un cantante prevalentemente, ma non necessariamente, gay o transgender, che si esibiscono in abiti femminili).
“Chissà se la Poli Bortone parlerà di coerenza e valori – aveva chiesto provocatoriamente il responsabile del movimento facente riferimento al ministro Fitto – a Ugento nella festa di Io Sud, sullo stesso palco di un gruppo di scalmanate Drag Queen?”. Da quel momento, panico tra i media e le varie testate, per sentire le reazioni dei diretti interessati, fino al comunicato stampa di ieri sera, giunto da Palazzo Caràfa, a firma del capogruppo di “Io Sud” al comune di Lecce, Paolo Cairo, che spostava i toni della polemica su altri valori, difendendo la festa “trasgressiva”, ma non risolvendo a pieno l’equivoco. Si, perché proprio di equivoco si tratta, visto che basta dare uno sguardo al programma degli ospiti della festa ad Ugento, per scoprire che di “drag queen” neanche l’ombra… figurarsi un intero “gruppo di scalmanate drag Queen”. Ci sono solo nomi di deejay ed animatori, noti fra il pubblico giovanile, ma soprattutto i “White Queen”, una celebre band pugliese, nato nel 2003, che si ispira al repertorio storico dei mitici Queen. Il gruppo, per altro, ha un certo seguito anche fuori dai confini pugliesi, proprio per l’unicità e la fedeltà con cui ciascun componente riveste il suo corrispettivo idolo, ma soprattutto per la somiglianza del leader al celebre Freddie Mercury. Certo, nei loro spettacoli, fanno spesso uso di abiti stravaganti e provocatori, a testimonianza dell’attenzione allo stile proprio del gruppo ai cui si ispirano: ma da qui, a confonderli per “drag queen”, ce ne passa. Col dato, peraltro, che per ventiquattrore e dopo inchiostro speso in merito alla questione, si è praticamente parlato del nulla. Una bufala servita e consumata con gusto.
E siccome è sempre giusto non farsi mancare niente, nella giornata di oggi, si ripropone il problema, con la puntata speciale del programma “Scoprire l’acqua calda”. Si, perché, guarda caso, sul “banco degli imputati” finisce ancora una volta “Io Sud”, marcato stretto da operatori dell’informazione in cerca di “scoop”. E lo scoop, per l’appunto, sarebbe che il logo di “Io Sud” si rifaccia al “Love Ny”, notizia, tra l’altro, chiarita fin dalla nascita del movimento e non, quindi, una classica ultima ora scoppiettante.
E lo staff di “Io Sud” a riguardo precisa: “Appare strano che qualche giornalista si sia accorto solo ora che il logo di Io Sud si rifà al I love NY. Nessuno ha fatto nulla per nasconderlo. Appare ridicolo, invece, che qualche giornalista attento non sappia che il riferimento è proprio al celeberrimo I love New York e che creda che sia stato copiato da Studio Universal. Alla pari è strano che qualcuno si affidi a qualche anonimo sito internet (che in quanto a newsletter ha dei contenuti tutti da verificare!) e non si sia piuttosto preoccupato di assistere nemmeno ad una delle conferenze stampa nelle quali, più volte, sono stati spiegati tutti i riferimenti e le motivazioni del logo”.
“In particolare – precisano dal movimento -, sin dalla prima conferenza stampa di Io Sud (tenuta a Bari il 14 febbraio 2009), la fondatrice, sen. Adriana Poli Bortone aveva spiegato che il logo (sulle cui caratteristiche, anche cromatiche, e significati ha lavorato un gruppo di volontari e nessun consulente di marketing) era stato volutamente ripreso da un concetto di marketing territoriale datato 1978 e firmato Milton Glaser. Non certo dalla Universal. I volontari che hanno lavorato al logo, si sono semplicemente limitati a: cambiare i colori (inserendo l’azzurro dell’Italia, il rosso del cuore e il bianco della neutralità); scegliere il font; spiegare che per noi non significa solo I love Sud, ma significa soprattutto Io Sud, un nuovo modo di coniugare il Sud al presente”.
Si sottolinea, inoltre, come il logo sia stato regolarmente depositato in Camera di Commercio, dopo aver condotto accurata ricerca di anteriorità: “Questo significa – si precisa - che è stato accertato che nessuno lo aveva registrato in Italia prima del movimento Io Sud”.
In tutto questo marasma, è persino logico credere che i “White Queen” non abbiano (giustamente) gradito la querelle equivoca. Si consolino magari, pensando che nella corrente equivoca dell’ignoranza politica, ci sono finiti personaggi anche del calibro di Nelson Mandela, definito dal parlamentare Udc, Francesco Paolo Lucchese (sempre nelle famose interviste), “un presidente un po’... sudamericano… del Brasile… Ah sì è vero del Sudafrica…”. Sarà stato un “lapis”… un “cactus”. Pardon, un lapsus.
Botta e risposta con la Puglia Prima di Tutto che secondo la leader di Io Sud è una lista voluta dal ministro Raffaele Fitto ma in contraddizione con il Pdl - Poli: Determinanti al ballottaggio - da ilpaesenuovo.it
Ma poiché il giorno prima aveva attaccato la Puglia Prima di Tutto (“è nato il Pdl, perché Fitto cerca voti per la sua lista”) il coordinatore regionale, on. Tato Greco, sentendosi chiamare in causa ha puntualmente replicato.
Sanza: in Puglia l'Udc e' piu' forte di prima - da ilcorrieresalentino.it
"In Puglia l’Unione di Centro persegue, e non da oggi, con chiarezza l’obiettivo di dar vita ad un contenitore politico capace di dare ospitalità a quanti sono insoddisfatti dei due finti partiti. Stiamo trasformando il partito degli assessori in un partito di princìpi e valori Abbiamo un consenso crescente ed abbiamo scelto – conclude Sanza - dei vertici per le amministrazioni locali che godono l'apprezzamento degli elettori".
Il Presidente regionale dell'Udc di Puglia
Candidato al Parlamento europeo
on. Angelo Sanza
Chiarimenti sul logo di IO SUD - da iosud.it
![]() |
Marra: ”Lavoro proficuo per le candidature alle provinciali” - da cittamagazine.it
![]() In merito alle candidature al Collegio provinciale sulla Città di Lecce, interviene Fabrizio Marra Segretario cittadino del Pd della Città capoluogo. “Ritengo che il lavoro svolto dalla Segretaria cittadina per l’individuazione delle migliori candidature per la Città di Lecce, sia stato proficuo e costruttivo, trovando la massima disponibilità di tutti i dirigenti, nonché del gruppo consiliare. Forte sarà anche la presenza delle donne, all’insegna di una parità di genere che ha sempre contraddistinto l’attività politica del Partito Democratico sin dalla sua nascita. Personalmente ho ritenuto importante dare anche la mia disponibilità per una candidatura, che rappresentasse un ulteriore forma di impegno a servizio del Partito Democratico. Non a caso, se bene il collegio Centro/Mazzini mi era stato proposto dai vertici provinciali, e li ringrazio per questo, ho ritenuto che, avendo il PD di Lecce anche altre valide risorse su quel territorio, fosse importante la presenza e l’impegno del Segretario in un collegio che ricomprendesse anche le periferie, all’insegna di un’attenzione del PD leccese, non solo sbandierata, ma sempre praticata verso quelle aree della Città. È per questo che il mio collegio in questa competizione provinciale sarà quello di Piazza Ariosto – Santa Rosa – Salesiani – Marine.” |
Popolari Udeur: Ecco i primi nomi della lista - da ilpaesenuovo.it

ADRIANA ALL’ATTACCO: “NESSUN ACCORDO CON LA SINISTRA” - da lecceprima.it
“È irrealistico – ha sottolineato l’eurolady - che qualcuno possa pensare di vincere al primo turno. Noi, comunque, non abbiamo stretto nessun patto per il ballottaggio. Al secondo turno si guarderà agli obiettivi dell’uno e dell’altro schieramento. Non abbiamo fatto accordi con nessuno. Per questo non possiamo accettare insulti e falsità, ma diciamo sì ai contenuti. Se qualcuno ne ha”.
Non le manda a dire la presidente di Io Sud, che ribadisce ulteriormente come non ci sia “nessun accordo con la sinistra”; quanto sulla questione coerenze, rispondendo alle accuse di chi dal Pdl le rinfaccia la mancanza di conformità alle scelte politiche passate, la Poli ha ricordato: “A Copertino il candidato sindaco del Pdl è un esponente storico della sinistra; a Melendugno il Pdl ha stretto un accordo con il Pd; e che il candidato sindaco di Casarano, Claudio Calsciaro, non è certo un esponente dell’estrema destra”.
Un passaggio, poi, la senatrice l’ha riservato alle politiche per il Sud: “Siamo sconcertati – ha chiarito - che qualcuno ci ricordi sempre la Maglie Leuca e che manchino possibilità concrete di lavoro per i nostri giovani, costretti a fare la fila davanti alle segreterie di questo o quel politico. Noi di Io Sud abbiamo un nostro progetto. Il nostro è un movimento legato al territorio. Siamo seccati degli schiaffoni che vengono continuamente dati al Mezzogiorno d’Italia. Non dobbiamo chiedere elemosine a nessuno: basterebbe che ci lasciassero le risorse destinate al Mezzogiorno d’Italia”.
E nel dibattito politico, con attenzione alle polemiche sulla festa del movimento, interviene anche Paolo Cairo, capogruppo di Io Sud a Palazzo Carafa, che afferma: “Capisco che in campagna elettorale si utilizzi qualsiasi mezzo, eccetto l’intelligenza, per rappresentare le virtù proprie ed ingigantire i difetti altrui, ma veramente vogliamo scandalizzarci per una festa, nata dai giovani e per i giovani, fosse pure realmente trasgressiva?”
A chi parla di tradimento dei valori, Cairo risponde: “Non sono questi i valori che non vogliamo vedere traditi. Non volevamo vedere tradito il sentimento di partecipazione alla Festa della Liberazione, intesa come festa di tutti, come reale momento di pacificazione e unificazione in cui si affermasse forte che per essere democratici oggi in Italia non è necessario offendere i morti della Repubblica di Salò, che pure certamente credevano nel valore della nazione italiana. E invece ci dobbiamo accontentare di avere riconosciuto ad alcuni l’onore e ad altri la pietas, di veder passare l’unificazione nazionale per mezzo del fazzoletto tricolore della Brigata Maiella legato al collo del Premier, di vedere mediate le posizioni attraverso l’azzeramento dei diritti di una parte”.
“Considerare la Repubblica sociale – prosegue Cairo - come un tutt’uno in cui non si distinguono assassini come Koch da gentiluomini come Bolla, fanatici come Preziosi da uomini come Gentile – scriveva Renzo de Felice già quindici anni fa – è il frutto amaro della cultura dei vincitori. Un’attitudine culturale che ha il suo contrappeso anche nei vinti e nei loro eredi, incapaci di guardare con occhio obiettivo ai fatti della storia, una miopia storiografica aggravata da una presbiopia ideologica, ma anche politica, che ha accomunato destra e sinistra negli ultimi cinquant’anni e che ora invece trasfonde e mescola i valori di una nell’altra”.
“Ma tant’è – conclude - e dobbiamo farcene una ragione, pensando con tristezza ai veri valori traditi”.
IO SUD IN FESTA A UGENTO ECCO IL PROGRAMMA - da iosud.it
![]() |
Paolo Cairo: “Questi sono i veri valori traditi” - da ilcorrieresalentino.it
| | |
Martedì 28 Aprile 2009 08:23 | |
![]() Interviene Paolo Cairo capogruppo di Io Sud a Palazzo Carafa che a chi parla di tradimento dei valori risponde: “Non sono questi i valori che non vogliamo vedere traditi. Non volevamo vedere tradito il sentimento di partecipazione alla Festa della Liberazione, intesa come festa di tutti, come reale momento di pacificazione e unificazione in cui si affermasse forte che per essere democratici oggi in Italia non è necessario offendere i morti della Repubblica di Salo', che pure certamente credavano nel valore della nazione italiana. “ E invece ci dobbiamo accontentare – continua Cairo - di avere riconosciuto ad alcuni l’onore e ad altri la pietas, di veder passare l’unificazione nazionale per mezzo del fazzoletto tricolore della Brigata Maiella legato al collo del Premier, di vedere mediate le posizioni attraverso l’azzeramento dei diritti di una parte”. “Considerare la Repubblica sociale come un tutt’uno in cui non si distinguono assassini come Koch da gentiluomini come Bolla, fanatici come Preziosi da uomini come Gentile – scriveva Renzo de Felice già quindici anni fa – è il frutto amaro della cultura dei vincitori. Un’attitudine culturale che ha il suo contrappeso anche nei vinti e nei loro eredi, incapaci di guardare con occhio obiettivo ai fatti della storia, una miopia storiografica aggravata da una presbiopia ideologica, ma anche politica, che ha accomunato destra e sinistra negli ultimi cinquant’anni” e che ora invece - aggiunge Cairo - trasfonde e mescola i valori di una nell’altra”. “Ma tant’è e dobbiamo farcene una ragione, pensando con tristezza ai veri valori traditi”. |
Giovanni Pellegrino non si presenterà nei collegi di Maglie e Taviano. Top secret i nomi di Io Sud Niente scontro tra “ex” - Il presidente non sfida Ria - da il paesenuovo.it
Intanto continuano ad essere “top-secret” le candidature di Io Sud che sarebbero gestite in prima persona da Adriana Poli Bortone e con ogni probabilità si sapranno solo all’ultimo momento. La senatrice avrebbe deciso questa segretezza per evitare il verificarsi dello stesso “fenomeno” che ha colpito l’Udc, per il quale alcune candidature note da tempo sono state “soffiate” dal Pdl e dalla Puglia Prima di Tutto in particolare che negli scorsi mesi e nelle scorse settimane in particolare, ha fatto incetta di personaggi politici schierati con i centristi.
Io Sud: si aprono le danze - da ilpaesenuovo.it

lunedì 27 aprile 2009
Greco risponde alla POLI BORTONE: «Incoerente è chi, come lei, tradisce elettori e storia politica salendo addirittura sui palchi con le drag queen»
«L’astio della senatrice Adriana Poli Bortone nei confronti del ministro Raffaele Fitto e della Puglia prima di tutto è segno di grande nervosismo e di un maldestro quanto inutile tentativo di inventare incoerenze altrui per mascherare la propria». Lo dichiara l’on. Salvatore Greco, coordinatore regionale della Puglia prima di tutto.
«Nella Puglia prima di tutto – spiega Greco – non c’è un solo dirigente di Forza Italia o di Alleanza nazionale; ci sono invece, tra gli altri, tanti ex dirigenti, ex militanti ed ex esponenti dell’Udc che non hanno condiviso il passaggio a sinistra del loro partito a braccetto con quello della Poli. La Puglia pima di tutto,alle elezioni europee voterà e farà votare per il Pdl appoggiandone i candidati; alle elezioni amministrative presenterà proprie liste in coerenza con il progetto politico del Pdl e del presidente Berlusconi, che punta ad ampliare quanto più possibile il consenso verso il centrodestra. La Puglia prima di tutto, laddove presenta liste lo fa in appoggio al Pdl e al centrodestra e dove non le presenta lavora per portare consensi al Pdl e al centrodestra».«Lo stesso non può dirsi della senatrice Poli Bortone, del movimento Io Sud e di quel che resta dell’Udc – aggiunge – A Casarano e a Brindisi sono già ufficialmente alleati con il Pd e la sinistra, e altrove hanno già convenuto di appoggiare il Pd e la sinistra in eventuali ballottaggi: un comportamento incoerente che tradisce la propria storia in modo incontestabile». «L’incoerenza – incalza Greco – non è ascrivibile né al ministro Fitto, né al Pdl, né alla Puglia prima di tutto, ma a chi, come la senatrice Poli Bortone, mostra ogni giorno di più la propria incoerenza, prima nei confronti di se stessa e della sua storia politica, poi nei confronti del suo elettorato, virando talmente tanto a sinistra da diventare quasi imbarazzante pure per il Pd».
«Chissà se la Poli Bortone parlerà di coerenza e valori – chiede provocatoriamente – stasera a Ugento nella festa di “Io Sud”, sullo stesso palco di un gruppo di scalmanate Drag Queen?».
«Io, il ministro Fitto, la Puglia prima di tutto – conclude Greco – non si sono mai mossi da dove si trovavano l’ultima volta che hanno chiesto fiducia agli elettori: ossia nel centrodestra. Nessuno di noi “cerca voti” a titolo personale o a nome di una singola lista per portare acqua alla sinistra. Noi, dall’interno della coalizione di centrodestra della quale siamo parte integrante, alleati fedeli e coerenti, lavoriamo al servizio di un progetto politico, quello del centrodestra come sempre, quello del Pdl e del presidente Berlusconi. E sulla base di questo chiediamo la fiducia degli elettori pugliesi. Con estrema coerenza».
Adriana Poli Bortone: “Non c’e’ nessun accordo con la sinistra e nessuno può pensare di vincere al primo turno” - da corrieresalentino.it
| |
Adriana Poli Bortone è tornata anche sulle politiche per il Sud. “Siamo sconcertati che qualcuno ci ricordi sempre la Maglie Leuca – ha sottolineato – e che manchino possibilità concrete di lavoro per i nostri giovani, costretti a fare la fila davanti alle segreterie di questo o quel politico. Noi di IO SUD abbiamo un nostro progetto. Il nostro è un movimento legato al territorio. Siamo seccati degli “schiaffoni” che vengono continuamente dati al Mezzogiorno d’Italia. Non dobbiamo chiedere elemosine a nessuno: basterebbe che ci lasciassero le risorse destinate al Mezzogiorno d’Italia”. |
GABELLONE CAUSTICO CON LA CAPONE: "IO, AMICO DI RIA" - da lecceprima.it
La parola è poi passata al candidato del Pdl alle prossime europee, Raffaele Baldassarre, particolarmente in vena di frecciate umoristiche agli avversari politici, primo fra tutti, il locale consigliere regionale, Dario Stefàno: “Ho apprezzato molto questa iniziativa di Francesco Bruni, visto che Otranto ha avuto anche se solo per una settimana un candidato presidente alla provincia, di cui non abbiamo più notizie e di cui si sono smarrite persino le tracce dei suo percorsi politici. Abbiamo fatto bene a portare subito Gabellone ad Otranto, per evitare che la gente pensasse che potesse sparire anche questo candidato”.
Baldassarre che ha denotato la sua possibile elezione a Bruxelles, come un “segnale politico di gradimento del governo Berlusconi in Puglia”, precisando di non voler andare a fare il “pensionato di lusso” (“perché non è uno stile che mi contraddistingue e perché, con una battuta, con la solita fortuna che mi accompagna, da questa legislatura, gli stipendi degli europarlamentari verranno dimezzati”) è tornato sulla competizione provinciale, sottolinenando come Otranto sia stato un centro “penalizzato da questa amministrazione” nonostante “qui si concentri il maggior interesse turistico ed economico del Salento”: “Tutto perché – ha spiegato Baldassarre si doveva favorire altri centri, come Melpignano, Sternatia, Martignano, dove, con tutto il rispetto la gente si porta via solo un tamburello”.
Il portavoce Pdl a Palazzo dei Celestini ha poi evidenziato come alla competizione elettorale partecipino tre schieramenti, ma solo due, Pdl e centrosinistra, per governare; il Terzo Polo lavorerebbe solo ad accordi per favorire il centrosinistra, lacerato e all’“esaurimento di questi quindici anni disastrosi” (compresi evidentemente anche quelli gestiti da Ria, fino a qualche settimana fa, indicato come possibile candidato Pdl, bocciato, secondo Giovanni Pellegrino, dallo stesso Baldassarre e lasciato “solo” dal centrodestra, n.d.a). Ha poi invitato i presenti ad un impegno, perché “il centrodestra può vincere al primo turno, perché ci sono gli uomini, c’è l’entusiasmo, ci sono le liste, c’è l’aria positiva che accompagna il centrodestra”.
È stato, quindi, il turno di Gabellone, che ha definito la propria candidatura come “non quella di un leader”, sottolineando il valore della squadra del centrodestra nei cinque anni di opposizione: “Pellegrino, quando afferma che il 63% delle delibere sono state approvate all’unanimità, non è veritiero, perché dimentica il contributo in termini di contenuti che l’opposizione ha fornito alle decisioni, spesso stravolgendo le idee originarie”. Quindi, è tornato sul ruolo di Otranto nel Salento e sulle mancanze di attenzione del centrosinistra “Lecce-centrico” alla città, a partire dalle questioni aperte, sollevate dal consigliere Bruni a Palazzo dei Celestini: dal sistema di depurazione delle acque all’erosione delle coste, dai dati sulla falda acquifera ai finanziamenti “ingenerosi”. Gabellone non ha risparmiato critiche a Pellegrino sulla gestione di “professionalità di cui la provincia non aveva bisogno” (riferimento al portavoce personale del presidente) e sul caso della revoca del segretario generale, modo per “rastrellare ed asservire le istituzioni alla politica”.
Al termine dell’incontro, Gabellone, intervistato sulle accuse di “incoerenza del Pdl” mosse dalla Poli, ha risposto: “Se incoerenza c’è, ed io sono convinto che c’è, è la sua, nel senso che, dopo anni nella destra e dopo aver esaltato il progetto del Pdl, oggi ne riscopre tutte le negatività, nonostante sia stata ministro con al fianco cinque ministri leghisti. Non si spiega, invece, come oggi, la senatrice, non avendo trovato un ruolo di governo, abbia la necessità di controbilanciare le azioni della Lega. Noi siamo nella coerenza, perché siamo nella continuazione di una storia di partiti, che hanno deciso di creare, con il consenso politico della Poli, di creare un nuovo soggetto politico che facesse sintesi nella logica del parlare di meno, del fare e non del promettere. Quanto alla Puglia prima di tutto, occorre dire che queste sono elezioni periferiche e ci sono le diverse sensibilità ed una ricchezza di idee e di contributi di cui tener conto”.
E Gabellone invita la Capone, dopo qualche punzecchiatura circa la propria candidatura ed il rapporto con l’ex Ria, a “preoccuparsi molto più del suo schieramento. Lei si preoccupa troppo spesso della mia candidatura. Io mi onoro di essere amico da sempre di Lorenzo Ria, a cui sono legato da un rapporto di stima e di rispetto reciproco, e di Raffaele Fitto, che resta per me un modello politico. Se questo dispiace al candidato del centrosinistra, sono problemi suoi. Ma io sono dell’avviso che lei dovrebbe preoccuparsi di più di quello che sta avvenendo in provincia in questi giorni e se sia corretto lasciare solo un presidente della provincia in difficoltà, paventando la necessità di chiarirsi. Quando abbiamo chiesto noi chiarezza in consiglio, ce l’hanno negata: occorre chiarire se gli atti sono nel rispetto delle leggi, se sono nella legittimità piena (e il segretario generale non mi pare di questo avviso). Confrontiamoci su questo: del resto, la Capone non può far finta di non aver amministrato in questi anni e non può sottrarsi dal valutare la questione”.
REPLICA ANCHE LA PUGLIA PRIMA DI TUTTO
E dalla Puglia prima di tutto arriva la risposta alla Poli sulla questione coerenza, a firma del coordinatore regionale, Salvatore Greco, che definisce “l’’astio della senatrice” nei confronti di Fitto e della Ppdt, “segno di grande nervosismo e di un maldestro quanto inutile tentativo di inventare incoerenze altrui per mascherare la propria”.
Greco spiega come nella sua formazione “non ci sia un solo dirigente di Forza Italia o di Alleanza nazionale; ci sono invece, tra gli altri, tanti ex dirigenti, ex militanti ed ex esponenti dell’Udc che non hanno condiviso il passaggio a sinistra del loro partito a braccetto con quello della Poli”. E quanto alla collocazione nel Pdl, de La Puglia prima di tutto, Greco specifica pieno appoggio alle europee e alle amministrative al progetto politico berlusconiano: “Lo stesso non può dirsi della senatrice Poli Bortone, del movimento Io Sud e di quel che resta dell’Udc. A Casarano e a Brindisi sono già ufficialmente alleati con il Pd e la sinistra, e altrove hanno già convenuto di appoggiare il Pd e la sinistra in eventuali ballottaggi: un comportamento incoerente che tradisce la propria storia in modo incontestabile”.
“L’incoerenza – incalza Greco – non è ascrivibile né al ministro Fitto, né al Pdl, né alla Puglia prima di tutto, ma a chi, come la senatrice Poli Bortone, mostra ogni giorno di più la propria incoerenza, prima nei confronti di se stessa e della sua storia politica, poi nei confronti del suo elettorato, virando talmente tanto a sinistra da diventare quasi imbarazzante pure per il Pd”.
“Chissà se la Poli Bortone parlerà di coerenza e valori – chiede provocatoriamente –a Ugento nella festa di Io Sud, sullo stesso palco di un gruppo di scalmanate Drag Queen? Io, il ministro Fitto, la Puglia prima di tutto non si sono mai mossi da dove si trovavano l’ultima volta che hanno chiesto fiducia agli elettori: ossia nel centrodestra”. Intanto a Casarano, in seguito alle note evoluzioni politiche del centrodestra locale, per “garantire continuità, coerenza e incisività all’azione politica del Pdl” in vista delle amministrative, il coordinatore provinciale, Cosimo Gallo, avoca a sé la guida del partito.
da www.corrieresalentino.it
da www.ilpaesenuovo.it
da www.lecceprima.it
Video da www.salentoweb.tv
da www.iltaccoditalia.info
Tutto sulle Elezioni Provinciali Leccesi 2009
- AGENDA PUBBLICA CANDIDATI PRESIDENTE (60)
- ASSESSORI GIUNTA Provinciale Lecce (18)
- BIOGRAFIA CANDIDATI PRESIDENTE (3)
- CANDIDATI CONSIGLIERI PROVINCIALI e LISTE di TUTTI i COLLEGI (4)
- CANDIDATI CONSIGLIERI PROVINCIALI e LISTE nel COLLEGIO di TRICASE (2)
- CANDIDATI CONSIGLIERI PROVINCIALI ELETTI (3)
- Centro (356)
- Centro Destra (563)
- Centro Destra Tricase (15)
- Centro Sinistra (406)
- Centro Sinistra Tricase (16)
- Centro Tricase (8)
- INFO e PRECEDENTI RISULTATI provinciali (10)
- PROGRAMMI dei CANDIDATI PRESIDENTE (2)
- RISULTATI FINALI PROVINCIALI LECCE 2009 (6)
- Sondaggi (1)
- SPECIALE REFERENDUM 21 giugno 2009 (4)
- Video (36)
Ulteriori notizie politiche:
NEWS!!! CANDIDATI CONSIGLIERI ELETTI
NEWS!!! ASSESSORI DELLA GIUNTA PROVINCIALE
NEWS!!! RISULTATI TUTTI COLLEGI PROVINCIA DI LECCE
- RISULTATI PRECEDENTI PROVINCIALI LECCE 2004
- SPECIALE REFERENDUM ELETTORALE 21 Giugno 2009