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E intanto continuano i veleni col Pdl anche dopo il voto.
E’ Angelo Tondo, presidente provinciale del movimento a sottolineare come nel Popolo della Libertà emergano “Comportamenti in contraddizione”, con chiaro riferimento alle dichiarazioni del neo presidente della provincia, Antonio Gabellone, che, durante la festa di domenica scorsa in prossimità di Palazzo dei Celestini, per ringraziare i simpatizzanti per il successo tributatigli, ha teso la mano ad Io Sud e ad Adriana Poli Bortone, indicandola come una “donna di destra” e una “importante risorsa per il centrodestra”, con cui collaborare se ci sarà il “riconoscimento nel Pdl”. Ma, nonostante le parole ufficiali di distensione, Tondo evidenzia che in qualche comune i fatti stiano dicendo tutt’altro, come nel caso di Aradeo, dove un assessore vicino al movimento è stato estromesso dalla giunta comunale di centrodestra.
“Quello del sindaco di Aradeo, Antonio Perulli, nei confronti dell’assessore Rocco Conte è un atto immotivato” – dichiara Tondo, in riferimento propria alla cacciata dell’assessore dalla giunta comunale. Conte – continua Tondo – è uno degli assessori che più ha dato e più si è speso in termini operativi per l’amministrazione comunale. Un provvedimento che è in contrasto con le dichiarazioni odierne del presidente della Provincia Antonio Gabellone”.
“I comportamenti degli esponenti del Pdl – puntualizza Tondo - sono spesso in contraddizione e dettati soltanto da opportunità momentanee. Fra l’altro va ricordato che i rappresentanti di Io Sud hanno contribuito in maniera attiva e con grande generosità all’elezione del sindaco Perulli”.
Ma il dibattito politico si allarga anche all’annosa questione della sanità: Rocco Palese, capogruppo del Pdl, reputa “vergognose” le liste d’attesa nel Salento, dove per una mammografia ci vorrebbe un anno e mezzo: “La sinistra regionale – afferma - continua a giocare ai quattro cantoni interrogandosi se sostituire o no i manager delle Asl più o meno indagati. Intanto nella inesistente Puglia migliore di Vendola, i cittadini continuano a pagare due volte per il malgoverno della sanità: una prima volta con le tasse tutte aumentate per pagare debiti che invece di diminuire aumentano e una seconda volta con i disservizi e le liste d’attesa che diventano chilometriche”.
“A Lecce – precisa Palese - per una mammografia in un ospedale pubblico si aspetta fino ad un anno e mezzo, mentre ovviamente a pagamento si può fare anche subito. Ennesimo episodio di un film dello sfascio in sanità che va avanti da più di 4 anni ai danni dei pugliesi, prima ingannati e illusi e oggi abbandonati a se stessi, nella sofferenza quotidiana di ospedali sempre più fatiscenti e dove i servizi diminuiscono e peggiorano sempre più. Reparti e centri territoriali inaugurati in pompa magna e presentati come ‘fiori all’occhiello’ della Puglia migliore solo in concomitanza con appuntamenti elettorali e poi dimenticati, non dotati di personale e di macchinari per poter funzionare come dovrebbero. A fronte di questa situazione disastrosa nelle Asl e negli ospedali della Puglia, in cui si pensa ad assistere solo la cattiva politica e non gli ammalati, il Presidente Vendola dovrebbe aver capito che i vertici delle Asl vanno sostituiti in blocco a prescindere da eventuali inchieste giudiziarie”.