martedì 30 giugno 2009

IO SUD: ASSEMBLEA PROGRAMMATICA PER CAPIRE IL FUTURO - da www.lecceprima.it


Si riunisce la prima assemblea programmatica regionale di Io Sud: sul tavolo si discuterà anche di strategie politiche future. Gabellone tende la mano alla Poli, ma il caso Aradeo riporta tensione
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Passata la tornata elettorale, anche per Io Sud, il movimento della senatrice Poli Bortone torna a pensare al proprio percorso politico, in vista dei prossimi obiettivi da raggiungere. È convocata per oggi, 30 giugno, la prima Assemblea programmatica del movimento, su espressa volontà della presidente nazionale. L’appuntamento è previsto alle 18.30 nella sala convegni dell’Antica Rudiae di Lecce, sulla via per S. Pietro in Lama: all’incontro, prenderanno parte i candidati e i rappresentanti pugliesi del movimento, fondato da Adriana Poli Bortone. Sul tavolo di discussione con ogni probabilità un’attenta analisi del risultato del voto, con particolare interesse a quanto accaduto a Brindisi, Bari e Lecce, ma soprattutto gli intendimenti e le valutazioni che l’intero movimento vuole perseguire, soprattutto in vista degli accordi da stringere per far crescere Io Sud sul territorio pugliese e renderlo punto di riferimento anche in ottica delle prossime regionali.
E intanto continuano i veleni col Pdl anche dopo il voto.

E’ Angelo Tondo, presidente provinciale del movimento a sottolineare come nel Popolo della Libertà emergano “Comportamenti in contraddizione”, con chiaro riferimento alle dichiarazioni del neo presidente della provincia, Antonio Gabellone, che, durante la festa di domenica scorsa in prossimità di Palazzo dei Celestini, per ringraziare i simpatizzanti per il successo tributatigli, ha teso la mano ad Io Sud e ad Adriana Poli Bortone, indicandola come una “donna di destra” e una “importante risorsa per il centrodestra”, con cui collaborare se ci sarà il “riconoscimento nel Pdl”. Ma, nonostante le parole ufficiali di distensione, Tondo evidenzia che in qualche comune i fatti stiano dicendo tutt’altro, come nel caso di Aradeo, dove un assessore vicino al movimento è stato estromesso dalla giunta comunale di centrodestra.

“Quello del sindaco di Aradeo, Antonio Perulli, nei confronti dell’assessore Rocco Conte è un atto immotivato” – dichiara Tondo, in riferimento propria alla cacciata dell’assessore dalla giunta comunale. Conte – continua Tondo – è uno degli assessori che più ha dato e più si è speso in termini operativi per l’amministrazione comunale. Un provvedimento che è in contrasto con le dichiarazioni odierne del presidente della Provincia Antonio Gabellone”.

“I comportamenti degli esponenti del Pdl – puntualizza Tondo - sono spesso in contraddizione e dettati soltanto da opportunità momentanee. Fra l’altro va ricordato che i rappresentanti di Io Sud hanno contribuito in maniera attiva e con grande generosità all’elezione del sindaco Perulli”.

Ma il dibattito politico si allarga anche all’annosa questione della sanità: Rocco Palese, capogruppo del Pdl, reputa “vergognose” le liste d’attesa nel Salento, dove per una mammografia ci vorrebbe un anno e mezzo: “La sinistra regionale – afferma - continua a giocare ai quattro cantoni interrogandosi se sostituire o no i manager delle Asl più o meno indagati. Intanto nella inesistente Puglia migliore di Vendola, i cittadini continuano a pagare due volte per il malgoverno della sanità: una prima volta con le tasse tutte aumentate per pagare debiti che invece di diminuire aumentano e una seconda volta con i disservizi e le liste d’attesa che diventano chilometriche”.

“A Lecce – precisa Palese - per una mammografia in un ospedale pubblico si aspetta fino ad un anno e mezzo, mentre ovviamente a pagamento si può fare anche subito. Ennesimo episodio di un film dello sfascio in sanità che va avanti da più di 4 anni ai danni dei pugliesi, prima ingannati e illusi e oggi abbandonati a se stessi, nella sofferenza quotidiana di ospedali sempre più fatiscenti e dove i servizi diminuiscono e peggiorano sempre più. Reparti e centri territoriali inaugurati in pompa magna e presentati come ‘fiori all’occhiello’ della Puglia migliore solo in concomitanza con appuntamenti elettorali e poi dimenticati, non dotati di personale e di macchinari per poter funzionare come dovrebbero. A fronte di questa situazione disastrosa nelle Asl e negli ospedali della Puglia, in cui si pensa ad assistere solo la cattiva politica e non gli ammalati, il Presidente Vendola dovrebbe aver capito che i vertici delle Asl vanno sostituiti in blocco a prescindere da eventuali inchieste giudiziarie”.

BURGESI CHIUDE. I RIFIUTI ATO/LE 3 VANNO A CONVERSANO - da www.lecceprima.it


Decisione del commissario regionale per l’emergenza ai rifiuti: dopo le polemiche e le richieste, mantenuti gli accordi sulla discarica ugentina. Gabellone: “Sono state accolte le nostre richieste”
La discarica di Burgesi.
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La discarica di Burgesi.
E alla fine Burgesi chiude: la discarica ugentina della discordia, che tante polemiche e tante preoccupazioni aveva destato nei mesi scorsi, soprattutto nella fase più critica della gestione rifiuti lo scorso gennaio, come previsto dagli accordi raggiunti da tempo in Prefettura, in particolar modo nella riunione del 7 gennaio scorso (che aveva già dato l’indicazione di chiusura della discarica entro il 30 giugno) e come da impegno dell’ente provinciale, smette di accogliere rifiuti.

I tir dell’Ato Lecce 3, dunque, prendono la via per Conversano. Lo ha deciso il commissario delegato per l’emergenza ai rifiuti in Puglia, il Presidente della Regione, Nichi Vendola, venendo incontro alle richieste del territorio e della provincia, espresse anche nell’ultimo incontro istituzionale di fine settimana scorsa.

Esprime soddisfazione per la notizia il neo presidente della provincia di Lecce, Antonio Gabellone, che saluta questa chiusura come una “svolta per il Salento” e che ritorna sulla questione della gestione dei rifiuti: “Il primo impegno, concreto, - spiega Gabellone - è stato mantenuto: l’emergenza-rifiuti del Salento si avvia a conclusione, si chiude un lungo periodo critico per la nostra provincia che poteva condizionare soprattutto la tenuta economica delle nostre attività turistiche, oltre all’immagine complessiva del Salento”.

Questo il primo commento di Gabellone, che giudica positivamente la chiusura dell’impianto di Ugento “Burgesi”, che pone la parola fine alle rivendicazioni di un intero territorio. “Il conferimento dei rifiuti dell’Ato Lecce 3 in una discarica posta al di fuori della nostra provincia, a Conversano, - sostiene Gabellone - era la soluzione da noi proposta, quella sostenuta nelle sedi istituzionali ed in Prefettura, venerdì, durante il primo lungo vertice del mio mandato. E’ motivo di personale soddisfazione –conclude il presidente -, essere riusciti a venire incontro alle legittime richieste della popolazione di Ugento, ma anche aver alleviato la situazione di estrema difficoltà in cui versa l’impianto di Poggiardo, che adesso potrà trasferire nel barese le sue eccedenze di rifiuti non più trattabili in quell’impianto”.

Emergenza-rifiuti: chiude “Burgesi”. Il Presidente Gabellone: “Il primo impegno, concreto, è stato mantenuto”


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Martedì 30 Giugno 2009 14:07

“Il primo impegno, concreto, è stato mantenuto: l’emergenza-rifiuti del Salento si avvia a conclusione, si chiude un lungo periodo critico per la nostra provincia che poteva condizionare soprattutto la tenuta economica delle nostre attività turistiche, oltre all’immagine complessiva del Salento”. Così, il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone commenta la notizia oltremodo positiva della chiusura dell’impianto di Ugento “Burgesi”, che pone fine alle giuste rivendicazioni di un intero territorio e chiude un capitolo dell’emergenza-rifiuti del Salento.


In data odierna, infatti, il Commissario Delegato per l’Emergenza Rifiuti in Puglia è venuto incontro alle richieste del territorio e della Provincia, espresse nell’ultimo incontro istituzionale.

“Il conferimento dei rifiuti dell’ATO Lecce 3 in una discarica posta al di fuori della nostra provincia, a Conversano, era la soluzione da noi proposta, quella sostenuta nelle sedi istituzionali ed in Prefettura, venerdì, durante il primo lungo vertice del mio mandato.

È motivo di personale soddisfazione, essere riusciti a venire incontro alle legittime richieste della popolazione di Ugento, ma anche aver alleviato la situazione di estrema difficoltà in cui versa l’impianto di Poggiardo, che adesso potrà trasferire nel barese le sue eccedenze di rifiuti non più trattabili in quell’impianto”.

il PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
Antonio Gabellone

Perrone inaugura la maggioranza a 30: “Tutti per Perrone, Perrone per tutti” - da www.ilpaesenuovo.it

Lecce (salento) - Consiglio comunale: con il sindaco pure Io Sud, Ciardo, Pisanò e Montinaro. Il consigliere eletto nella lista di Rotundo approda nel gruppo misto. Il centrosinistra insorge: ‘Lasci la commissione di Controllo’. Con le dichiarazioni dei capigruppo si fanno chiari i rapporti di forza a Palazzo Carafa. Oggi all’ordine del giorno le “quote rosa”: passerà la mozione del centrodestra.

(Fabio Zollino) - “Tutti per Perrone, Perrone per tutti”. Una maggioranza del genere a Palazzo Carafa non si era mai vista. L’iniziativa del presidente del Consiglio comunale, Eugenio Pisanò ha prodotto degli effetti che potrebbero dirsi “deprimenti” per l’opposizione capitanata da Antonio Rotundo. I capigruppo consiliari hanno infatti risposto a Pisanò che aveva chiesto loro di collocarsi nella maggioranza o nella minoranza e l’effetto per il sindaco non può che dirsi quantomeno benefico. Il primo a rispondere “sto con Perrone” è stato Stefano Ciardo che ha assicurato l’appoggio dell’Udc al primo cittadino. Il suo “sì” convinto coinvolge anche lo stesso presidente del Consiglio Pisanò, che dopo aver corso alle Europee con i centristi ed aver dichiarato la sua adesione al partito di Casini nei giorni scorsi, durante il Consiglio comunale in programma questo pomeriggio annuncerà il suo ingresso ufficiale nel gruppo dell’Udc e, di conseguenza la sua appartenenza alla maggioranza di Perrone. E le critiche fatte al primo cittadino non più di due mesi fa? “Credo che ne stia facendo tesoro e che stia adottando le giuste misure per un’azione amministrativa più incisiva e vicina ai cittadini” risponde Pisanò che si rimette alle decisioni del partito.

Oltre a quello di Ciardo è giunto anche il pieno, ormai scontato e convinto appoggio del gruppo Centro Moderato di Wojtek Pankiewicz il quale si dice “lieto di comunicare” che il proprio gruppo “si colloca nella maggioranza che sostiene il sindaco Perrone”. A due facce invece la comunicazione di appartenenza alla maggioranza di Io Sud, legato d’altra parte indissolubilmente ai “destini” del vicesindaco Adriana Poli Bortone e degli assessori Severo Martini e Luciano Battista in attesa (insieme a Perrone) della sentenza del Consiglio di Stato in merito alla riammissione dei tre in Giunta decisa dal Tar di Lecce.

Io Sud ha comunicato di appoggiare Perrone ma il quadro potrebbe invertirsi nel momento in cui il Consiglio di stato dovesse invertire il giudizio del Tar o il sindaco dovesse azzerare la Giunta dando vita a un nuovo esecutivo privo di esponenti del movimento. Su questo fronte, però, i giochi sono completamente aperti, anche perchè Adriana Poli Bortone, dopo le “aperture” di questi giorni da parte di Raffaele Fitto, Antonio Gabellone e Paolo Perrone, si ritrova infatti “corteggiata” da tutte le parti politiche ed è a dir poco arduo immaginare cosa potrà accadere da oggi alle elezioni regionali del 2010. Un appuntamento cruciale verso il quale assumerà grande importanza anche la partita in corso a Palazzo Carafa.

Tornando alle dichiarazioni dei gruppi consigliari, occorre poi registrare l’importante “salto” condito da dichiarazioni inequivocabili, compiuto da Daniele Montinaro che ha abbandonato “Una buona Azione per Lecce” di Antonio Rotundo e passa nel gruppo misto. Montinaro ha annunciato il proprio appoggio al sindaco Perrone ma per il momento ha deciso di non entrare in uno nei gruppi che fanno parte della maggioranza (destinazioni probabili nel prossimo futuro“Lecce Città del Mondo” o “La Puglia Prima di Tutto”. Approdando nel gruppo misto il consigliere farà curiosamente compagnia ad Antonio Rotundo, attualmente unico componente. Il capogruppo dell’opposizione ha fatto sapere a Pisanò, ovviamente, che il gruppo misto fa parte della minoranza, ma in realtà dovrà convivere con Montinaro che invece appoggia Perrone. Una sorta di equivoco e di scontro che approda nella richiesta a Montinaro da parte del centrosinistra di lasciare la X commissione Controllo e Garanzia che spetta di diritto all’opposizione: “Riteniamo le recenti posizioni espresse dal Consigliere Daniele Montinaro - si legge nel comunicato - incompatibili con la sua presidenza della X Commissione consiliare. Siamo certi pertanto che condividerà l’opportunità di rassegnare quanto prima le dimissioni da tale carica, al fine di consentire all’opposizione l’esercizio delle funzioni di controllo”.

Intanto al Consiglio comunale di oggi pomeriggio approderà la questione- quote rosa: la maggioranza boccerà la proposta di Rita Quarta e approverà quella del centrodestra che mira “a favorire” in maniera generica, la presenza femminile negli organi direttivi (Giunta comunale inclusa) delle società collegate al Comune. Tale proposta dovrà essere poi approvata una seconda volta al prossimo Consiglio”. Perrone potrà così inaugurare la sua maggioranza “iperallargata”.

Provincia, “quote rosa”: spunta il nome di Nunzia Brandi - da www.ilpaesenuovo.it

Lecce (salento) - Nel fine settimana il summit decisivo del Pdl per la formazione della nuova Giunta. Per ora solo incontri formali con gli esponenti delle liste. Soppressioni, accorpamenti, ridimensionamenti. Il presidente della Provincia punta ad esse per piazzare i propri uomini e per contenere i costi. Gallo avverte Uccella e Ruggeri: “Naturale lo spoil system“. Partecipate, la scure di Gabellone.

“Per adesso solo incontri informali, la riunione decisiva verso la fine di questa settimana”. Sta per iniziare il rush finale verso la nascita della nuova Giunta provinciale e il neo presidente Antonio Gabellone, reduce dall’ennesimo festeggiamento di domenica in piazza Santa Croce, è cauto e non fa nomi, mantenendosi fermo sui criteri di scelta dei prossimi assessori di Palazzo dei Celestini: “Stiamo parlando di questo con i responsabili di tutte le liste che mi hanno appoggiato alle elezioni precisa Gabellone -, è chiaro che gli eletti hanno una corsia preferenziale, d’altra parte la rappresentanza territoriale è un punto cardine nella determinazione della Giunta, così come le competenze e le professionalità in campo amministrativo. Ma questo discorso non vale solo per gli uomini. Anche le donne che entreranno nell’esecutivo dovranno rispettare questi criteri”.

Sul fronte “quote-rosa”, sia il presidente che gli altri esponenti del Pdl continuano a mantenere la consegna del silenzio, spunta però un nome nuovo che va ad affiancarsi a quelli di Simona Manca, Mariangela De Carlo, Ada Fiore, Filomena Dantini e Fernanda Metrangolo. E’ quello di Nunzia Brandi, consigliera comunale a Lecce, presidente della Commissione Ambiente e “regina delle preferenze” all’ultima tornata elettorale per Palazzo Carafa. La Brandi verrebbe nominata assessore in quota Azzurro Popolare, il cui presidente Aldo Aloisi ha già fatto sapere di puntare ad un assessorato e alla vicepresidenza. Nel caso in cui Gabellone dovesse puntare a una vice del gentil sesso la scelta a questo punto potrebbe ricadere su una tra Simona Manca e Nunzia Brandi, il cui destino di “quota rosa” a Palazzo dei Celestini o nella nuova Giunta di Perrone a Palazzo Carafa, appare comunque una certezza.

Superato lo “scoglio” Giunta per Gabellone e per il centrodestra che approda alla Provincia dopo 15 anni di “esilio” all’opposizione, partirà il toto-nomine per le società, le agenzie e gli istituti collegato a Palazzo dei Celestini: da Alba Service a Stp, dall’Agenzia assistenza tecnica agli enti locali all’Istituto culture mediterranee, al Consorzio Agenzia dell’Energia e via dicendo. Proprio quest’ultima, insieme a Stp e Alba Service sono sicuramente le entità più “appetibili” soprattutto come compensi ai presidenti e agli amministratori (fra i 30mila e i 50mila euro annui).

“Lo spoil system è un processo naturale ad ogni cambio di amministrazione - ammette il coordinatore provinciale del Pdl, Cosimo Gallo - anche se si tratta di incarichi a tempo l’auspicio è quello di un passo indietro da parte di chi è stato nominato da partiti che ora non sono più al governo dell’ente di riferimento”. In linea con le parole di Cosimo Gallo, anche Antonio Gabellone: “Sarebbe un atto di sensibilità politica, non dico presentare le dimissioni, ma quantomeno rimettere il mandato al presidente. E’ chiaro che tra l’Amministrazione provinciale e i vertici di determinate società debba intercorrere un patto di fiducia”.

I vari Uccella, Polimeno, Ruggeri, Caputo e gli altri sono avvertiti insomma. Ma spoil system a parte, la galassia di società, istituti e agenzie che ruotano intorno a Palazzo dei Celestini potranno comunque subire una consistente sforbiciata, in linea con le promesse di contenimento dei costi fatte da Gabellone in campagna elettorale. Un progetto “naufragato” col mantenimento di almeno 12 assessorati, ma che potrebbe essere ripreso con tutte le altre fonti di costo dell’ente: “Faremo una ricognizione ad ampio respiro - assicura Gabellone - ci potranno essere soppressioni, accorpamenti, sostituzioni ma il risparmio dovrà essere la linea guida. Parlerei di una rivisitazione generale del sistema-Provincia”. E la scure, assicura Gabellone si abbatterà anche sulle indennità, a 360 gradi. Le buone intenzioni, insomma, non mancano. Si vedrà.

Convocata per oggi la Conferenza programmatica di Io Sud - da www.corrieresalentino.it


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Martedì 30 Giugno 2009 08:51

Il presidente nazionale di IO SUD sen. Adriana Poli Bortone ha convocato per oggi, 30 giugno 2009, la prima Assemblea programmatica di IO SUD.

L’appuntamento è alle 18.30 nella sala convegni dell’Antica Rudiae di Lecce (sulla via per S. Pietro in Lama).
Vi parteciperanno i candidati e i rappresentanti pugliesi del movimento fondato da Adriana Poli Bortone.

LA RIVINCITA DEL SIGNOR NESSUNO

Grande festa davanti a Palazzo dei Celestini con il popolo del centrodestra accorso per acclamare il neo presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone. Con lui, sul palco, tutta la squadra del centrodestra, pronta già a lanciare la prossima sfida per le regionali del 2010.

"Misure anticrisi del Governo, un vero aiuto per le imprese" Lecce-(salento) - da www.ilpaesenuovo.it

Il consigliere regionale del Pdl, Mario Vadrucci, tesse le lodi alle misure anticrisi del Governo Berlusconi e al lavoro del Ministro Fitto, accusando il centrosinistra pugliese di remare contro.

La parola più inflazionata del momento, "crisi", non è fonte di concordia tra le parti politiche, nè a livello nazionale, nè a livello locale. A sferrare una difesa-attacco in materia è il consigliere regionale del Pdl, Mario Vadrucci (salentino doc), che non usa mezzi termini nel rivolgere alla sinistra l'accusa di aver gonfiato ad arte la portata di questa parola così temuta, crisi. Che pure c'è, secondo il consigliere, avendo colpito, purtroppo, pesantemente anche le famiglie, il commercio, l'agricoltura e le produzioni.

Il Governo, però, a suo dire, non si sarebbe fatto prende dal panico, mettendo a punto delle misure tampone, come gli ammortizzatori sociali che hanno dato un certo sollievo ad alcuni settori compromessi, come il Tac salentino. "Ma questo non basta, ammette Vadrucci. Per ripartire, le aziende devono puntare su ricerca, innovazione, marketing, formazione e nuovi mercati di sbocco".

"Il Ministro Raffaele Fitto -prosegue il consigliere- ha messo in piedi una formidabile cabina di regia tra Regioni e Governo e da tutti gli incontri fatti finora ha riportato risultati notevoli. Ma in Puglia, purtroppo, le classi dirigenti continuano a remare contro, arroccandosi su posizioni preconcette che non aiutano le piccole-medie imprese colpite da un'ondata di fallimenti".

Secondo Vadrucci, il Presidente Vendola e l'assessore Frisullo dovrebbero capire che la nuova manovra anticrisi ideata dal Governo Berlusconi, in sostanza il pacchetto di misure note come Tremonti Ter, rappresenta al momento la migliore cura per uscire dall'empasse.

"Piuttosto che diffondere pessimismo e alimentare un meridionalismo di ritorno, falso e strumentale, conclude il consigliere, gli esponenti del governo regionale dovrebbero cogliere l'occasione offerta da Tremonti per aiutare sul serio la Puglia e il suo comparto produttivo".

"Un soggetto politico all’altezza del progetto riformista” - da www.ilpaesenuovo.it

Lecce (salento) – “Se vogliamo davvero ripartire, dobbiamo saper vedere cosa è successo in questa tornata elettorale, per trarne tutte le conseguenze sul piano delle alleanze politiche e nel processo di costruzione del PD. Che non abbiamo avuto un successo è superfluo dirlo.”

E’ quanto dichiara in un comunicato Umberto Uccella, componente dell’Assemblea Regionale e Provinciale del Pd e Presidnete STP di Terra d’Otranto che prosegue “Ed il risultato salentino del PD e del centrosinistra –seppur non disprezzabile- è molto lontano dal definire i contorni di uno schieramento maggioritario. Non tragga in inganno la manciata di voti che ci distanzia dalla destra nel ballottaggio alle elezioni provinciali. C’è un astensionismo andato ormai di gran lunga oltre la soglia d’allarme, che ci falcidia in modo consistente. E c’è un risultato nelle amministrazioni comunali che è grave ed è l’effetto delle difficoltà politiche e dei problemi irrisolti nei nostri gruppi dirigenti. Quel dato chiama in causa la nostra capacità di esercitare una funzione politica nell’insieme del governo locale e di uscire, perciò, da una condotta meramente municipalistica nei comuni.

Parlo degli indirizzi di governo e degli interlocutori a cui ci rivolgiamo. E parlo della necessità di costruire un partito vero. Sì, perché oggi, spesso, veniamo percepiti –e non a torto- come un confuso movimento dai tratti, prevalentemente, populistici, demagogici e plebiscitari.

Il programma è decisivo. Soprattutto ora che il Salento non è più un lembo marginale dell’Europa, ma va avvicinandosi sempre di più all’epicentro delle grandi questioni aperte su scala mondiale. Al crocevia tra nord e sud del mondo e tra l’Asia, l’Africa e l’Occidente. Su questo, ha ragione Blasi: il nostro assillo dovrà essere quello di una politica all’altezza di quella collocazione ed il nostro meridionalismo andrà coniugato non come il rivendicazionismo residuale di un movimento locale, ma come una grande occasione italiana ed europea di crescita e di sviluppo sostenibile sul piano ambientale e su quello sociale.

Questa è la sfida. Per l’intero partito. Non la sfida di un gruppo consiliare o, persino, di un singolo consigliere. Ed è su questo terreno avanzatissimo che collocherei il confronto dell’insieme del centrosinistra con l’UDC e con il movimento della senatrice Poli Bortone. Solo così, con un colpo d’ala e con una effettiva convergenza di indirizzi e di obiettivi, il PD potrà guardare oltre la vecchia Unione e mettere in piedi quella nuova alleanza per il Mezzogiorno, di cui – non a caso- si è fatto interprete Massimo D’Alema.

Ma, per questo progetto, non saranno indifferenti i caratteri del soggetto politico che dovrà perseguirlo. Si torna al partito. Il PD non può essere un partito liquido costruito attorno ai sindaci e agli amministratori. Non può essere un partito in cui i gruppi dirigenti coincidono con gli eletti a tutti i livelli e nel quale la supplenza di questi nelle funzioni politiche sia totale. Se, tutto sommato, continuassimo ad essere questo, saremmo in balìa degli umori e dei calcoli del notabile di turno pronto ad ogni avventura. Le vicende recenti ne sono la testimonianza.

Ciò che occorre è ben altro. Serve un partito riformista, radicato nella società e nel territorio. Che non si affidi allo schema logoro della dialettica vecchio/nuovo e che, al contrario, assuma il cambio generazionale nelle classi dirigenti come un processo di affermazione progressiva di donne e uomini dotati di esperienze, capacità e competenze. Prendendo atto, definitivamente, che un rinnovamento di stampo giacobino ha fatto fallimento.”

“Statale 275: il centrodestra ora dia risposte chiare al Salento” - da www.ilpaesenuovo.it

Lecce (Salento) - “Se le risorse economiche ora ci sono allora non si perda ulteriore tempo. Senza l’approvazione definitiva del progetto non possono partire i lavori di un’arteria fondamentale per tutto il salento. Dimostrino con i fatti che i fondi sono stati davvero sbloccati.”

Sollecita così Loredana Capone, portavoce del gruppo di opposizione alla Provincia di Lecce, e incalza: “E’ necessario fare chiarezza sulla questione e dotare, quanto prima, il territorio di una infrastruttura di vitale importanza come la statale 275 Maglie-Santa Maria di Leuca, al centro di una lunga querelle politica. Come già sostenuto durante tutta la campagna elettorale l’attesa è durata fin troppo tempo. Ora bisogna passare ai fatti concreti.”

Preme la Capone. “Lo faccia quindi il centrodestra che ha annunciato, nei giorni scorsi, la disponibilità dei fondi Cipe per il completamento della Maglie-Leuca. I presunti 136 milioni di euro deliberati e sbandierati dal Ministro agli Affari Regionali Raffaele Fitto non servono a nulla se il governo Berlusconi non compie il passo decisivo. Per questo sollecito – insiste Loredana Capone- la velocizzazione delle procedure che portano all’approvazione del progetto della 275 in modo da partire finalmente con gli appalti e l’inizio dei lavori. Ogni ritardo accumulato non fa che creare ulteriore danno per lo sviluppo del territorio e dell’economia salentina. A risentire del disagio sarebbero soprattutto le imprese e tutto il tur ismo della nostra terra. Basta quindi con l’ambiguità: è tempo di fare chiarezza. Il centrodestra ha finora parlato di un progetto che non c’è e di uno stanziamento che lo stesso centrodestra non chiariva dove fosse. Ora dica, con carte alla mano, dove sono i soldi! Nessuna menzione infatti sulla 275 compare sulla delibera del 6 Marzo scorso, né viene ora citato lo stanziamento specifico negli atti emersi dalla riunione del Cipe del 26 Giugno scorso come pubblicati sul sito dello stesso Cipe. L’unica verità è che da mesi si parla di uno stanziamento ancora indefinito e di un progetto non ancora approvato. Restano quindi troppi dubbi ancora da sciogliere! Che mi auguro presto siano risolti. Ma è necessario aprire il cantiere e consegnare al nostro territorio una strada più sicura e nel pieno rispetto dell’ambiente”.

Appalti e Lavori pubblici: una proposta di legge per il rispetto dei prezzi di mercato- da www.corrieresalentino.it


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Lunedì 29 Giugno 2009 15:59

Una proposta di legge per arginare gli effetti delle cattive prassi che rischiano di bloccare il comparto delle Opere Pubbliche, oggetto ormai di due veri e propri mercati paralleli. Questo l’intento del presidente della commissione Sviluppo economico Dario Stefàno, che ha presentato la Proposta di legge “Norme per la formazione e l’aggiornamento dell’elenco regionale dei prezzi dei lavori pubblici”. “Si tratta – spiega Stefàno – di una consuetudine ormai diffusa e consolidata presso le stazioni appaltanti pugliesi, quella di bandire gare d’appalto per la realizzazione di lavori pubblici riferendosi ai prezzari non più in vigore”. “Ma succede anche che - aggiunge - seppure si faccia riferimento ai prezzari vigenti, si applichino poi prezzi “scontati”

, cioè decurtati di una certa percentuale, in funzione della provvista economica dell’appalto”. Prezzi, in sostanza, che non risultano in linea con le valutazioni di mercato “Tutto questo – prosegue – non fa che determinare conseguenze negative a catena, più volte denunciate dalle associazioni di categoria, che si riflettono sulla “tenuta” delle imprese del settore, sulla qualità dell’opera finita e sulla sicurezza degli operai”.


“Se a questo si aggiunge poi - sottolinea il presidente della IV Commissione – che applicare prezzari non più in vigore o tariffe inferiori a quanto richiesto dal mercato, è a tutti gli effetti una palese violazione delle regole che normano l’affidamento dei lavori pubblici, ci troviamo dinnanzi a vere e proprie procedure di gara illegittime, che andrebbero dunque annullate ope legis”.
Se la legge, infatti, è chiara quando prevede che “l’affidamento e l‘esecuzione di opere e lavori pubblici servizi e fornitura, deve garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza”( il Dlgs 163/2006 ), non lo è la sua applicazione, quando vengono stabiliti prezzi lontani dalla valutazione di mercato. Valutazione che la legge (il citato dlgs e il D.p.r 554/1999) chiaramente dispone debba avvenire seguendo i listini ufficiali o i prezzi correnti di mercato”.
“Basterebbe – aggiunge Stefàno - che tutti gli enti appaltanti seguissero quanto previsto dalla nostra legge regionale (15/2008), l’obbligo cioè di rispettare il prezzario unico regionale, motivando ogni eventuale scostamento ”.

“Invece – continua – esistono ormai due mercati paralleli dei lavori pubblici: uno, promosso dagli enti rispettosi del prezzario regionale, ed un altro in cui si bandiscono appalti con prezzi ben al di sotto da quelli che il mercato richiederebbe. Ciò non fa che violare la libera concorrenza, non garantire la qualità dell’opera, incentivare il lavoro irregolare e la elusione delle norme di sicurezza a tutela dei lavoratori”.
“La recentissima indagine di Banca d’Italia Bari – conclude Stefàno – ha rilevato una consistente contrazione dell’attività produttiva nel comparto delle opere pubbliche, le cui imprese faticano a tenere il passo dell’attuale crisi congiunturale, a causa dei ritardi nell’erogazione delle risorse finanziarie e dei prezzi scarsamente remunerativi dovuti proprio ai meccanismi d’asta. Ce n’è abbastanza perché le Istituzioni si facciano carico di tale cattiva prassi, creando le condizioni affinché uno dei settori chiave dell’economia pugliese, il sistema delle imprese edili, possa competere regolarmente al fine di realizzare opere di qualità e nel rispetto delle condizioni di sicurezza dei lavoratori”.

Angelo Tondo: “Nel Pdl comportamenti in contraddizione”- da www.corrieresalentino.it


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Lunedì 29 Giugno 2009 20:30

“Quello del sindaco di Aradeo, Antonio Perulli, nei confronti dell’assessore Rocco Conte è un atto immotivato”. E’ quanto affermato dal presidente provinciale di IO SUD Angelo Tondo a proposito della cacciata dell’assessore Rocco Conte dalla giunta di Aradeo. “Conte – continua Tondo – è uno degli assessori che più ha dato e più si è speso in termini operativi per l’amministrazione comunale. Un provvedimento che è in contrasto con le dichiarazioni odierne del presidente della Provincia Antonio Gabellone.

I comportamenti degli esponenti del Pdl sono spesso in contraddizione e dettati soltanto da opportunità momentanee. Fra l’altro – conclude il presidente Tondo – va ricordato che i rappresentanti di IO SUD hanno contribuito in maniera attiva e con grande generosità all’elezione del sindaco Perulli”.

Angelo Tondo
Presidente provinciale IO SUD

lunedì 29 giugno 2009

Ballottaggio: nel Pd Capone e Blasi la pensano diversamente - da www.ilpaesenuovo.it

Lecce (salento) - Da una parte il segretario provinciale, Capone, dall’altra il sindaco di Melpignano, Blasi. C’è bisogno o no di un rinnovamento del Partito Democratico nel Salento all’indomani della sconfitta della candidata presidente della Provincia, Loredana Capone, al ballottaggio di domenica scorsa con il “signor nessuno” del Pdl, Antonio Gabellone?

(Franco Antonacci) - L’altro giorno si è riunita la segreteria provinciale, è stato avviato un dibattito sull’analisi del voto che prossimamente sfocerà nell’assemblea provinciale.

Dice Salvatore Capone, segretario provinciale in carica: “Un salentino su due ha votato Loredana anche se abbiamo perso sul filo di lana. Ora occorre ripartire da questo dato per riproporci in futuro. In questi mesi il gruppo dirigente del partito è stato costantemente impegnato coinvolgendo tanti giovani alla loro prima esperienza. Rinnovamento? In questo momento tutto va riportato all’assemblea. Il problema è la proposta politica, ovvero: quale partito democratico vogliamo all’interno di un quadro nazionale e regionale?”.

Di tutt’altro parere Sergio Blasi, sindaco di Melpignano fresco di elezione in Consiglio provinciale in quota Pd e soprattutto sfidante della Capone nelle primarie per la candidatura alla presidenza della Provincia. Dopo alcuni giorni ieri ha deciso di rompere la consegna del silenzio che si era imposto. “Non faccio analisi sui numeri che sono importanti ma mi fermo al dato politico: Dal 1995 al 2009 abbiamo governato la Provincia di Lecce. Adesso non più. Le mie posizioni erano note e quindi tutti sapevano che avevo un’altra idea in testa. Ho provato a raccontarla ma il gruppo dirigente ha deciso di prendere un’altra strada. I gruppi dirigenti si scelgono in base a quello che fanno”.

Lei è stato il primo segretario provinciale di Lecce del Pd, salvo dimettersi dopo le politiche del 2008. Ora ritiene che ci sia bisogno di una discontinuità?

“Veramente siamo in un periodo congressuale e tutto ciò sarà oggetto di discussione. Ritengo, tuttavia, improprio partire da lì. Piuttosto sarebbe opportuno cominciare dal nodo delle alleanze e del candidato da mettere in campo. Da questo punto di vista mi pare di essere arrivati tardi con il progetto. Non ero d’accordo sul metodo e nel merito. Poi bisogna prendere atto delle elezioni e i cittadini si sono espressi abbastanza chiaramente. Hanno cioé dato un giudizio chiedendo un cambio a Palazzo dei Celestini. Il mio è che si era al di sotto della sufficienza. E’ mancato da parte nostra un progetto di cambiamento che è in atto nel Mediterraneo. Che ruolo pensa di svolgere il Salento? L’idea della continuità non mi piaceva non per marcare una differenza netta rispetto a Pellegrino ma perché necessario rispetto al nostro tempo”.

Eletti e quote rosa in Giunta: giorni decisivi per Gabellone - da www.ilpaesenuovo.it

Lecce (salento) - Incontri serrati per l’assegnazione degli assessorati. Le almeno 12 poltrone promesse in controtendenza rispetto al generale abbattimento dei costi delle Pa. Inizia oggi una settimana decisiva per la formazione della Giunta Gabellone che governerà per i prossimi cinque anni a Palazzo dei Celestini.

(Faabio Zollino) - Gli assessori, come preannunciato dallo stesso presidente della Provincia saranno almeno 12, verrà mantenuto così come minimo il numero dei collaboratori di Giovanni Pellegrino.

Una decisione che smentisce le dichiarazioni pre-elettorali del centrodestra in merito alla diminuzione dei costi del sistema-Provincia (anche se Gabellone ha assicurato che diminuirà la consistenza dello “staff” di Palazzo dei Celestini) e che stride anche con la tendenza che vuole in buona parte delle amministrazioni locali pugliesi e del resto d’Italia una graduale diminuzione del numero di assessorati per un conseguente contenimento dei costi della pubblica amministrazione.

Ma la situazione per Gabellone non permette affatto di procedere in questa direzione, non solo perchè tutti i partiti della coalizione vincente (anche i più “piccoli” come l’Udeur stanno “battendo cassa” pretendendo almeno un assessorato, ma a questo si aggiunge anche il “problema” quote rosa. Già, perchè quello della scelta delle donne di centrodestra che faranno parte della Giunta Gabellone si sta rivelando sempre più un problema. Anzi, si potrebbe dire che è in corso una vera e propria “lotta” per potersi accaparrare uno dei tre posti a disposizione.

In pole position ci sono sempre Mariangela De Carlo, presidente della III Circoscrizione di Lecce e candidata con Patto per il Salento di Mario Pendinelli e Simona Manca (che sembrerebbe poter aspirare persino alla vice-presidenza), coordinatrice provinciale dei 50 circoli salentini de “La Città” che fanno riferimento al sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano. Di questa corrente fanno parte peraltro parte circa 60 amministratori locali del territorio. Per la terza poltrona i nomi in ballo restano sempre gli stessi (Ada Fiore, Filomena Dantini, Rosanna Metrangolo) anche se il presidente Gabellone potrebbe tirare fuori dal “cilindro” un nome a sorpresa. A parte Macculli, destinato all’Ambiente, per il resto i giochi relativi all’assegnazione dei diversi assessorati sono completamente aperti. Sono in corso riunioni dei vertici delle diverse liste ma gli appuntamenti-clou verranno proprio nei prossimi giorni e al massimo entro dieci giorni il presidente presenterà la lista dei componenti del suo esecutivo, che sarà composto comunque (a parte le quota rosa), dagli eletti con le percentuali più alte nei vari collegi del Salento. Dopo il toto-assessori si passerà poi alla nomina dei vari dirigenti nelle società della Provincia come la Stp e Alba Service.

Pace Poli-Perrone? ‘Solo se viene nel Pdl’

Lecce (Salento) - Il sindaco è sicuro di poter fare a meno dell’appoggio di Io Sud. “E’ stato dimostrato che se va da sola raccoglie consensi, ma se si sposta a sinistra l’elettorato non la segue”. “A Rotundo vorrei chiedere che fine hanno fatto le sue tante battaglie contro l’ex sindaco, Iskenia, Boc, ecc.”.

(Fabio Zollino) - In attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato sul ricorso alla sentenza del Tar il primo cittadino, ribadisce la “vittoria di Gabellone” in città contro due leccesi “doc” e delinea i possibili scenari futuri al Comune. Tante critiche e un’apertura alla senatrice.

Sindaco Perrone, a distanza di quasi una settimana dal responso del ballottaggio e di oltre 20 giorni dal primo turno delle provinciali, non si capisce ancora chi abbia davvero vinto a Lecce.

“Lo ribadisco ancora una volta: abbiamo vinto noi. Gabellone, molto poco conosciuto in città, se l'è dovuta vedere con due avversarie leccesi doc e decisamente popolari. Al primo turno ci siamo imposti su entrambe e al ballottaggio è stato raggiunto un sostanziale pareggio nonostante Io Sud abbia condotto una sotterranea ma capillare campagna elettorale a favore del centrosinistra. Ci sono centinaia di sms, mandati dagli esponenti del movimento alla vigilia del 21 giugno, in cui si invitava a votare Capone, a testimonianza di ciò che dico”.

Ma i suoi auspici prima delle elezioni erano quelli di stravincere a Lecce.

“Non è vero, avrei firmato per un risultato del genere. I miei auspici non erano assolutamente migliori di ciò che è venuto fuori dalle urne”.

I leccesi hanno fiducia nella sua Amministrazione?

“I leccesi mi sono vicini e credono nell'azione che stiamo portando avanti”.

E' vero che non convocherà più Giunte fino al pronunciamento del Consiglio di Stato sulla sentenza del Tar, al fine di non permettere ad Adriana Poli Bortone di partecipare ad altre riunioni dell'esecutivo?

“Non è vero, non ho problemi a convocare altre Giunte, anzi, lo farò senz'altro. Non questa settimana però, visto che da lunedì sarò a Roma. E poi la senatrice ha assicurato che voterà tutte le delibere. Che problemi dovrei avere a convocare le Giunte?”

Insomma, Io Sud promette “fedeltà” ma lei continua a non volere Poli, Battista e Martini in Giunta.

“La fedeltà che promette oggi stride parecchio con il comportamento avuto negli ultimi due anni e con la campagna elettorale delle provinciali. Direi che è una “fedeltà” di facciata, funzionale anche al pronunciamento del Consiglio di Stato. Senza dimenticare i continui ammiccamenti col centrosinistra. A tal proposito mi sorprendono molto le aperture di Rotundo alla senatrice. Vorrei chiedergli dove sono andate a finire tutte le sue battaglie contro le Amministrazioni-Poli: le questioni “Brenta”, “Boc”, “Iskenia” e tante altre. Credo che le abbia riposte nel cassetto per non imbarazzare il nuovo alleato”.

E' convinto che Io Sud stia andando a sinistra?

“Beh l'intenzione è evidentemente questa ma i salentini hanno dato alla senatrice un sonoro stop, anzi, un doppio stop: innanzitutto Gabellone l'ha battuta a Lecce ed ha vinto la corsa alla presidenza della Provincia, ma soprattutto, al ballottaggio è stato dimostrato che quando la Poli va da sola, pur “nell'equivoco”, raccoglie consensi ma quando prova a spostare i suoi voti a sinistra l'elettorato non la segue affatto”.

Una pace con la leader di Io Sud è ancora possibile o il “giocattolo” si è rotto definitivamente?

“Se il movimento dimostrasse di far parte della maggioranza, non solo al Comune, ma anche altrove tutto sarebbe possibile. Mi spiego meglio, Adriana Poli Bortone non può stare con noi a Palazzo Carafa e poi combattere il Pdl in altre realtà. Se rientrasse con Io Sud all’interno del Popolo delle Libertà, il dialogo potrebbe riaprirsi senz’altro.

Anche senza Io Sud pensa di avere i numeri in Consiglio comunale per andare avanti?

“La maggioranza di centrodestra in Consiglio c’è, con o senza Poli”.

L’Udc è con lei?

“Il capogruppo dell’Udc Ciardo ha già ribadito la sua collocazione nella maggioranza”.

Nel caso non dovesse spuntarla al Consiglio di Stato, è pronto l’azzeramento?

“E’ una delle ipotesi sul tavolo, ma comunque sia, anche se la sentenza dovesse essere favorevole a noi ho già annunciato che dei ritocchi alla Giunta ci saranno senz’altro”.

Per esempio...

“Troppo presto per parlarne”.

Pensa di poter reggere ad una opposizione Poli-Rotundo?

“Mi appoggia una maggioranza molto unita, non credo ci saranno problemi anche contro la “strana coppia”.

Durante la campagna elettorale ha detto che del filobus se ne sarebbe riparlato dopo le elezioni, ci siamo.

“Le corse partiranno certamente dopo l’estate, manca ancora il direttore d’esercizio”.

sabato 27 giugno 2009

“Ancora una volta il Governo si dimostra sensibile dinanzi ai problemi delle famiglie dei lavoratori dell’Adelchi”.


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Sabato 27 Giugno 2009 13:55

Al termine della riunione svoltasi in prefettura, i rappresentanti istituzionali del centrodestra, i deputati Ugo Lisi e Luigi Lazzari, hanno immediatamente chiesto al Ministro del Welfare Caludio Scajola e al Sottosegretario di Stato Pasquale Viespoli di impegnarsi a prorogare la cassa integrazione ordinaria dei dipendenti Adelchi che terminerà già la prossima settimana, creando disagi enormi a tante famiglie.


“Sia il Ministro che il Sottosegretario – affermano Lisi e Lazzari -, ancora una volta, hanno dimostrato grande sensibilità nei confronti del mondo del lavoro e del comparto calzaturiero salentino in particolare.
Comprendiamo, infatti, perfettamente, che sia necessario agire su due leve: una di carattere sociale più immediata, che tenda a tutelare e salvaguardare le famiglie dei lavoratori, l’altra di carattere industriale e manageriale che sia finalizzata a sostenere, per quanto possibile, il rilancio dell’azienda che si è impegnata a presentare un interessante piano industriale fatto di investimenti che prevedono, tra l’atro, il rilancio pubblicitario, l’apertura di nuovi showroom e la riqualificazione delle maestranze.
Non possiamo tuttavia – concludono i deputati - non essere ottimisti, dinanzi al clima che si è instaurato, un clima in cui la cooperazione e la collaborazione tra tutti i soggetti deputati, ha avuto la meglio su qualsiasi possibile fronte di accesa discussione.
Già dalla settimana prossima saremo a Roma per sollecitare un po’ di più la già rapida attivazione del Governo Berlusconi”.

Ugo Lisi e Luigi Lazzari

Sanza: “E’ l’ Udc il motore della nuova politica pugliese”


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Sabato 27 Giugno 2009 14:00

“Un noto detto meridionale dice: ‘Passata la festa, gabbato lu santo’. Proprio perchè l’Udc non vuole fare la parte del ‘santo gabbato’, è preoccupata che così operando si determini confusione, si confondano i ruoli e si pregiudichino le alleanze future. L’Udc rivendica il ruolo di chi ha promosso dalla lontana fase preelettorale un progetto programmatico che individuasse gli uomini giusti per la sua attuazione”. Lo ha detto il segretario regionale dell’Udc di Puglia, on. Angelo Sanza.


“Brindisi – continua - è il capolavoro di questo percorso dove programma politico, uomini della statura di Massimo Ferrarese, e partiti (Udc, Io Sud e Pd) hanno dato vita ad una proposta politica vincente. Se non ci fosse stato il laboratorio di Brindisi difficilmente l’Udc avrebbe potuto convenire negli apparentamenti al secondo turno nelle amministrative per il comune di Foggia, di Bari e per la provincia di Taranto. E’ vero che bisogna superare vecchi schemi e dar vita a nuove alleanze guardando ai problemi dei governi locali, ma è nostro dovere, per la delicatezza del ruolo che ci siamo assunti, operare con gradualità dando il tempo necessario perchè maturino le condizioni per un eventuale progetto regionale. Correndo oltre i limiti delle odierne potenzialità dei singoli soggetti politici si rischia di andare fuori strada compromettendo quanto di buono sinora si è realizzato.
A Bari l’Udc ha avuto il coraggio di liberarsi dai condizionamenti di programmi e di uomini di una destra stantìa, scegliendo nella società civile chi potesse intepretare un ruolo autonomo dai due poli. Ma spenti i riflettori della festa è l’Udc che torna protagonista di questo progetto e sceglierà se e come condividere le proposte per la guida del governo cittadino, ricordando di essere stato il partito e non la coalizione di centro a partecipare all’apparentamento per il secondo voto. Ci intriga la proposta di Emiliano di fare di Bari la ‘cittadella simbolo’ per la nuova questione meridionale, ma è proprio la nostra storia di ‘popolari’ convinti che ci porta a rivendicare, anche con la sempre sollecitata e condivisa presenza della Poli Bortone, un ruolo da protagonisti. La cittadella deve essere un’area plurale e pertanto siamo interessati a vedere in faccia gli invitati al progetto. Perchè sia chiaro, ancora una volta, che nostre assunzioni di responsabilità, come mi auguro quelle di Io Sud, incontrerebbero limiti oggettivi se fossero chiamate a ruoli significativi forze politiche provenienti dalla sinistra antagonista. E’ pertanto opportuno – conclude Sanza - placare le euforie, attardare riflessioni su progetti a volte fantasiosi, attendere le celebrazioni dei congressi, tra cui quello dell’Udc, e porsi responsabilmente e democraticamente a meditare perchè il ‘laboratorio Puglia’ diventi riferimento sia per il Mezzogiorno che per l’intero Paese”.




Il Presidente regionale dell'Udc di Puglia
on. Angelo Sanza

Buccoliero: “Adelchi: il piano di rilancio dell'azienda coinvolga tutti, dalle istituzioni al sistema bancario”


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Sabato 27 Giugno 2009 16:53

Moderata soddisfazione, al termine dell'incontro in Prefettura sulla crisi Adelchi, è stata espressa dal Vice Segretario nazionale dei Popolari Udeur e consigliere della Regione Puglia, Antonio Buccoliero. “Da una parte – ha dichiarato Buccoliero – vi è la necessità urgente di scongiurare il rischio che circa 600 famiglie si ritrovino, a partire dal 3 luglio prossimo, senza una certezza lavorativa.

In questo senso, è di fondamentale importanza l'incontro che si terrà, nei prossimi giorni, a Roma, presso il Ministero del Lavoro. Accanto all'urgenza di mantenere l'attuale livello occupazionale, vi è poi la necessità di sostenere attivamente un'azienda, che ha contribuito, in maniera sensibile, alla crescita e allo sviluppo del Capo di Leuca e che ha saputo investire, secondo quelle che sono state le linee guida delle istituzioni, nella ricerca e nell'innovazione. Oggi l'azienda Adelchi ha messo a punto un importante brevetto, che necessità, però, di essere immesso sul mercato. È importante che le istituzioni, che hanno spinto le aziende ad investire nella ricerca, oggi continuino a sostenerle per far sì che i loro prodotti, frutto dell'innovazione, possano entrare nel mercato, sostenendo la concorrenza.
È importante che anche gli istituti di credito facciano la loro parte, non chiamandosi fuori da un ciclo economico – produttivo che, se adeguatamente rilanciato, potrebbe risultare vantaggioso per tutti. È triste constatare come il sistema bancario sia quasi del tutto assente nella fase di sostegno e di investimento alle imprese virtuose, limitandosi ad accogliere i risparmi, quando potrebbe, invece, rispondere a specifiche esigenze sociali, sostenendo le imprese locali che non solo hanno investito in ricerca e innovazione, ma che hanno dimostrato di avere un concreto piano industriale. Se si innescasse un circolo virtuoso del sistema economico – produttivo, del resto, tutti gli attori impegnati nella fase di rilancio e di sostegno ne trarrebbero effetti positivi.
Si tratta di sentirsi realmente responsabili di una crescita, che dovrebbe coinvolgere tutti a vari livelli.
L'auspicio sincero, intanto – conclude Buccoliero – è che dal prossimo tavolo tecnico nazionale possano arrivare risposte positive per i circa 600 operai salentini, che chiedono solo di potere contribuire, in maniera efficace, attraverso il loro lavoro, alla crescita dell'intero Salento”.

Passaggio di consegne: Pellegrino cede la poltrona a Gabellone - da www.ilpaesenuovo.it

Lecce-(salento) Passaggio di consegne a Palazzo Adorno: Gabellone fa ingresso nella stanza presidenziale dopo l'abbraccio con Pellegrino.

(Maria Pia Mazzotta) Non c’è politica senza rituali. Le elezioni ne sono un esempio emblematico, regolate in termini procedurali e simbolici: si pensi al significato culturale e istituzionale della scheda o all’apposizione della croce su questo o quel partito. Rituali che danno la legittimazione a qualcuno togliendola ad altri, proprio come quello che si è svolto nella sala giunta di Palazzo Adorno, dove è avvenuto il passaggio di consegne da Pellegrino a Gabellone in un clima disteso.

Dopo i duri scontri della campagna elettorale, si respira infatti un’aria diversa, quasi amichevole: il Presidente appare emozionato in un momento così importante, al quale non poteva mancare la sua famiglia, che ha sempre rappresentato un saldo punto di riferimento in questa sfida e non solo. Il piccolo di casa, che avrebbe "preferito" una sconfitta del padre per averlo sempre accanto, oggi è al suo fianco per sostenerlo.

Strette di mano, abbracci e sorrisi, fra l’ex e il neo Presidente, che sanciscono così l’inizio di un nuovo capitolo per l’ente provinciale. E proprio in questi gesti è racchiuso un passaggio, riconosciuto pubblicamente, che comporterà senz’altro dei cambiamenti. In primo luogo perché a governare la Provincia sarà una squadra di centrodestra che subentra dopo 14 anni di legislatura del centrosinistra.

Un atto formale e sostanziale secondo Antonio Gabellone che, dopo l’entusiasmo dell’elezione, guarda già avanti affinché il Salento possa continuare un percorso di crescita e avere un’occasione in più in questo momento di difficoltà generale. E in merito al futuro amministrativo annuncia: “La giunta sarà sintesi di diverse componenti; al momento non ci sono nomi, ma senz’altro terrò conto di alcuni criteri importanti come il consenso elettorale, lo spessore politico e l’esperienza amministrativa dei diversi candidati”.

Tornando poi indietro di qualche settimana, alla sua attività di consigliere di minoranza, Gabellone riflette su quello che sarà il ruolo della nuova opposizione.“ Capisco il compito gravoso -ha detto- di chi seguirà i problemi del territorio da un’ottica diversa rispetto a quella della maggioranza. In una democrazia, un rapporto dialettico tra le parti, basato sul rispetto reciproco, sulla lealtà e sulla correttezza non può che arricchire un percorso istituzionale”.

“Non metteremo da parte tutto ciò che è stato costruito dai nostri predecessori, ha aggiunto, riprenderemo ciò che merita attenzione e apporteremo modifiche in base al nostro progetto di Salento”.

Pellegrino ascolta il discorso e quand’è il suo momento esordisce dicendo: “Miracoli delle urne. Dopo il risultato, tra me e Gabellone è tornato il sereno, è rinato il rapporto di stima che c’è sempre stato. Ha delle doti di saggezza che lo faranno essere un buon Presidente”.

L’ex numero uno di palazzo dei Celestini ricorda poi l’alto livello di confronto stabilito in questi ultimi cinque anni con una minoranza che non ha mai fatto ostruzionismo. Ora Pellegrino ritornerà alla sua vita di avvocato, ma chissà se tra i banchi della provincia pioveranno tutti questi complimenti. Sarà il tempo a dirlo.

Oggi, però, è stato il giorno in cui Antonio Gabellone ha ricevuto il testimone e ha fatto ingresso per la prima volta nella stanza presidenziale, dove ad attenderlo c’era l’ambita poltrona. "Vedrò con il tempo se è comoda o meno –ha scherzato-“.

Intanto nel pomeriggio lo attende il primo compito ufficiale da Presidente: un incontro in prefettura con l’assessore regionale all’ambiente, Michele Losappio, per trovare una soluzione al problema rifiuti. Confermata la chiusura della discarica di Burgesi e la non idoneità di Castellino ad accogliere nuovi carichi, ora si dovranno cercare delle alternative.

Buon lavoro, Presidente!

CIPE: fitto, approvato completamento Maglie-Leuca - da www.ilpaesenuovo.it

Lecce (salento) - Il piano infrastrutture 2009 deliberato oggi dal Cipe prevede il finanziamento di alcune opere in Puglia, fra cui il completamento della statale Maglie-Santa Maria di Leuca. A renderlo noto è stato il ministro per i Rapporti con il parlamento ed ex governatore della regione Puglia in una nota.

Il Cipe ha dunque previsto per la SS275 Maglie-Santa Maria 136 milioni di euro, che si aggiungono ai 153 milioni di euro messi a disposizione all'epoca dalla giunta Fitto, nella convenzione stipulata con l'Anas in data 21-11-2003, si legge nella nota.

Il Cipe dovrebbe approvare definitivamente il progetto definitivo a luglio 2009. Via libera anche a interventi nell'area metropolitana di Bari che dovrebbero essere approvati definitivamente a ottobre 2009, al finanziamento della piastra logistica di Taranto per 33,6 milioni di euro che si aggiungono ai 135 milioni di euro messi a disposizione da Autorità portuale e soggetti privati, e a interventi per le ferrovie meridionali.

"Il completamento dell'iter della Maglie-Leuca è un impegno primario per la realizzazione di un'opera che riguarda la sicurezza e la qualità della vita di un grande numero di cittadini che abitano su quell'asse e per i non pochi turisti che frequentano quell'area nel periodo estivo", ha sottolineato Fitto, e dunque "sono pienamente soddisfatto che si colmi un ritardo prodotto da alcune sconsiderate posizioni assunte dalla Giunta Vendola".

Anche le opere per Bari e Taranto, ha aggiunto, "recano il segno della volontà di modernizzazione di questo governo nei confronti della aree meridionali".

Simona Manca assessore? Gli amici di Facebook dicono Si

Lecce (Salento) - Potrebbe essere la nord-salentina Simona Manca una delle tre donne che farà parte Giunta del neo presidente Antonio Gabellone. Su Facebook tutto l’appoggio dei suoi sostenitori.

E ancora una volta il network più popolato del mondo funge da mezzo per sostenere la nord-salentina Simona Manca, una delle tre donne che farà parte dell’esecutivo del presidente Gabellone.

Questi alcuni dei messaggi lasciati sulla sua “bacheca virtuale”:

-“6 la migliore!”

-“Sicuramente si! Te lo meriti. In bocca al lupo Simona” “

-“Forza Simona!!!”

-“Forza Simona........siamo con te”

-“Simona questa è un'occasione importante... non lasciartela scappare. Possiedi tutte le qualità per essere un ottimo assessore provinciale.

-“Non sarà facile ma vedrai che alla fine la spunteremo ... credici noi siamo con te!

“Tagli allo staff della Provincia”: ma Gabellone mantiene la sua Giunta a 12

Lecce (salento) - I partiti battono cassa e sono pronte 12 poltrone. Il neo-presidente ha preso possesso della stanza di Pellegrino. Ieri mattina il passaggio di consegne, in un clima di “bon ton” istituzionale. ”Le finanze sono in ordine ma le risorse sono poche”. In casa del centrodestra scoppia la “grana” quote rosa: favorite Manca e De Carlo, calano le possibilità per Metrangolo, Fiore e Dantino.

(Fabio Zollino) - Il grande giorno è arrivato. Dopo mesi di dura campagna elettorale e i giorni caldi della chiamata alle urne e dello spoglio con la vittoria del centrodestra, il nuovo presidente della Provincia, Antonio Gabellone, accompagnato dalla moglie e dal figlio Francesco, si è insediato nello studio presidenziale di Palazzo Adorno e ieri sera ha ricevuto il decreto di nomina alla Corte d’Appello.

Ma il momento più significativo della giornata di ieri è stato sicuramente il passaggio di consegne tra il presidente uscente Giovanni Pellegrino e Gabellone concretizzatosi in un clima di festa per i tanti esponenti del Pdl presenti e di “bon ton” istituzionali tra i due, che Pellegrino ha definito come un classico esempio di “miracolo del dopo-voto”. Dopo l’esito delle elezioni, ha sottolineato, “torna finalmente quel reciproco rispetto e stima che c’erano prima della campagna elettorale. Spero che il clima di correttezza istituzionale ritorni anche nel prossimo Consiglio provinciale così come è stato negli ultimi cinque anni”.

L’ex presidente ha infatti messo in evidenza come i lavori dell’assise siano proceduti sempre nel migliore nei modi e non ci sia mai stato ostruzionismo da parte dell’opposizione. Gabellone ha già dimostrato saggezza e impegno e sono convinto che sarà un buon presidente della Provincia. E poi - ha ironizzato Pellegrino - se vale il proverbio “presidenza bagnata presidenza fortunata” può lavorare sul velluto visto che da quando è stato eletto non smette di piovere!”. In coda al suo intervento ha anche ricordato che l’agenzia di rating ha appena giudicato come “eccellente” la situazione finanziaria dell’ente e quindi, nonostante qualche effettiva “ingessatura del bilancio, lasciamo al Pdl una Provincia con i conti apposto”.

“Le finanze saranno anche in ordine - ha precisato poi il neo presidente - ma le risorse sono poche e bisognerà cercarle tra le spese inutili per poterle reinvestire in ambiti di maggiore importanza”. E i primi costi che taglierà Gabellone verranno individuati nella fase di organizzazione dello “staff” di Palazzo dei Celestini e nell’eliminazione di alcune consulenze esterne ritenute inutili. Ribadisce che non ci sarà il portavoce del presidente (molto criticata questa figura dal centrodestra durante la campagna elettorale) e la riduzione delle spese “proseguirà poi nel corso del mandato anche in altri ambiti”.

Un costo che non verrà però diminuito è quello che riguarda gli assessorati che quasi certamente saranno 12 come nella Giunta Pellegrino: “Non ho mai detto che ce ne saranno di meno - precisa Gabellone - ma solo che eviterò “superassessorati” con molte deleghe. Ognuno dovrà impegnarsi in un campo specifico e non avere mille cose di cui occuparsi”.

Sul fronte assessori, intanto, la questione quote-rosa si fa sempre più ingarbugliata. Scendono le “quotazioni” della fittiana Fernanda Metrangolo (nel collegio di Squinzano “premono” Miccoli e Marra) e di Ada Fiore (che paradossalmente sarebbe sindaco di centrosinistra a Corigliano e assessore col centrodestra alla Provincia) mentre salgono esponenzialmente quelle di Simona Manca “mantovaniana doc” che farebbe però crollare le possibilità della consigliera comunale di Surbo Filomena Dantino (stesso collegio della Manca). L’assessorato alla Manca farebbe peraltro decadere le tre condizioni dettate da Gabellone per l’assegnazione degli assessorati: rappresentanza territoriale (a Trepuzzi il Pdl è crollato al primo turno), quorum elettorale (non era nemmeno candidata) e competenze amministrative (non ha mai ricoperto ruoli in Amministrazioni). Si verrebbero a creare così diversi “mal di pancia” anche perchè la Manca bloccherebbe la strada anche a Biagio Ciardo e a Gaetani, anch’essi della corrente- Mantovano. Un’altra quota rosa “blindata” sembrerebbe poi essere quella della presidente della III circoscrizione di Lecce, Mariangela De Carlo che fa riferimento alla “corrente-Gasparri”.

PASSAGGIO DI CONSEGNE ALLA PROVINCIA

Cambio della guardia a Palazzo dei Celestini. Antonio Gabellone ha ricevuto da Giovanni Pellegrino il testimone alla guida della Provincia di Lecce; una cerimonia cordiale che si è conclusa con il presidente uscente che stringeva le mani al personale e Gabellone che, per la prima volta, entrava nella presidenza che per cinque anni sarà il suo quartier generale.

Fasano attacca: una ‘cupola’ ha impedito apparentamento con Udc - da www.ilpaesenuovo.it

Fasano attacca: una ‘cupola’ ha impedito apparentamento con Udc

Lecce (Salento) - Pd, rinnovamento e alleanze. Riunione-fiume ieri sera a Lecce, si punterà su giovani e più votati. Domenica summit a Melpignano. Hanno partecipato anche Frisullo, Maniglioi, Salvatore Capone e Loredana Capone che ha ringraziato tutti.

Gli stati generali provinciali del Partito Democratico si sono riuniti ieri sera nella sede leccese in via Torquato Tasso per analizzare il voto di questa tornata elettorale per Palazzo dei Celestini che ha visto la coalizione di centrosinistra crollare di 15 punti al primo turno rispetto al 2004 e perdere invece di pochissimo (51% A 49%) al ballottaggio del 21 e 22 giugno tra la Capone e Gabellone.

Una riunione, quella di ieri sera che secondo il sindaco di Leverano e consigliere provinciale, Cosimo Durante, è servita per “un’analisi serena e tranquilla del voto e per decidere come riorganizzare il partito sul territorio salentino per recuperare il consenso perduto”. Un commento troppo “surreale” per essere vero, viste le dichiarazioni e le polemiche dei giorni scorsi, soprattutto in riferimento al mancato apparentamento con Io Sud, ma, ancor di più con l’Udc.

“C’è stata una “cupola” del partito che non ha voluto cercare l’intesa ufficiale dei centristi”: l’accusa arriva da uno dei grandi assenti al summit di ieri sera, l’ex assessore provinciale Flavio Fasano che, probabilmente in segno di polemica, ha preferito non essere alla riunione. All’ordine del giorno della riunione- fiume (più di 4 ore la durata), soprattutto il rinnovamento della classe dirigente guardando in particolare ai giovani e al territorio (coloro che raccolgono più consensi), una richiesta partita da Durante che ha chiesto esplicitamente un rinnovamento “partendo dalla base”.

Hanno partecipato anche Frisullo, Maniglio, Salvatore Capone e Loredana Capone che ha ringraziato tutti per l’impegno profuso nella campagna elettorale alla fine della quale ha sfiorato la vittoria nonostante il 36% raccolto al primo turno. Si è parlato anche di mancati apparentamenti, stabilendo che d’ora in poi si costruiranno nel tempo, partendo da subito, e non si cercheranno all’ultimo momento. Alleanze durature, dunque, e costruite gradualmente. Pare che i presenti al summit siano stati invitati domenica sera a Melpignano dal sindaco Blasi per un nuovo incontro.

Il presidente Gabellone domenica ringrazierà il Salento


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Venerdì 26 Giugno 2009 16:51

È fissato per domenica 28 GIUGNO 2009, alle 20.30, in Piazza Santa Croce, sullo sfondo del Complesso dei Celestini, il comizio di ringraziamento del Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone.

Alla manifestazione interverranno il Ministro per i Rapporti con le Regioni On. Raffaele Fitto, il Sottosegretario all’Interno Sen. Alfredo Mantovano, la deputazione salentina del centrodestra, i consiglieri regionali e provinciali, il Sindaco di Lecce Paolo Perrone e tutti gli amministratori del capoluogo, oltre ai vertici provinciali dei 9 partiti che hanno sostenuto la candidatura di Gabellone alle Provinciali 2009.

Buccoliero: “Antonio Gabellone il presidente il tutti”- da www.corrieresalentino.it


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Venerdì 26 Giugno 2009 15:29

“Le grandi doti umane, la competenza e l'amore sincero per il Salento fanno di Antonio Gabellone il presidente di tutti”. È quanto dichiara il Vice Segretario nazionale dei popolari Udeur e consigliere della Regione Puglia, Antonio Buccoliero, intervenendo a margine del passaggio ufficiale di consegne, a Palazzo dei Celestini, tra Antonio Gabellone e Giovanni Pellegrino. “Per certi versi – prosegue Buccoliero – il presidente Gabellone rappresenta l'antipolitico, nel senso che va contro una politica urlata, autocelebrativa e poco rispettosa degli avversari.

Privilegiando la moderatezza, il dialogo, il confronto e il ragionamento scevro da facili e scontate partigianerie, Antonio Gabellone saprà essere un presidente della Provincia attento ai reali bisogni di tutto il territorio, in un'ottica di confronto con la stessa minoranza, il cui apporto politico è necessario per una reale e positiva crescita di tutto il nostro Salento.
Ritengo che Antonio Gabellone, che nel passaggio ufficiale di consegne non ha frenato la propria emozione e che per l'intera campagna elettorale ha dimostrato di avere valori forti alle spalle, saprà offrire un volto nuovo alla politica, avvicinando quanti, per varie ragioni, si sentono oggi lontani dal suo percorso.
L'immediatezza umana e la disponibilità – conclude Buccoliero – rappresentano un punto di forza di Antonio Gabellone, che lo portano ad essere non solo il presidente di tutti, ma anche il vicino di casa che in tanti vorrebbero avere”.

da www.corrieresalentino.it

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